Rai: giallo sul “Piano Cappon” per gli esuberi
Il supplemento economico del quotidiano Libero aveva pubblicato ieri un articolo destinato a far tremare i polsi a molti dipendenti Rai, sfatando il mito dell’intangibilità del posto di lavoro nella Tv di Stato. Secondo l’autore, Antonio Castro, il Direttore Generale Claudio Cappon avrebbe pronto un piano, al momento ancora top secret, per “snellire” in maniera
Il supplemento economico del quotidiano Libero aveva pubblicato ieri un articolo destinato a far tremare i polsi a molti dipendenti Rai, sfatando il mito dell’intangibilità del posto di lavoro nella Tv di Stato. Secondo l’autore, Antonio Castro, il Direttore Generale Claudio Cappon avrebbe pronto un piano, al momento ancora top secret, per “snellire” in maniera radicale l’organico della Rai con oltre 3.600 uscite in tre anni.
Il quadro proposto su Libero Mercato, diretto da Oscar Giannino, è di quelli catastrofici. Il ricorso massiccio alle agevolazioni in uscita dei dipendenti, attraverso prepensionamenti forzati e possibili dimissioni forzate, si sarebbe reso necessario per riequilibrare i conti di un’azienda in crisi (80 mln di euro di “rosso” nel 2006), incapace di contenere i costi nonostante le buone intenzioni annunciate nei mesi e negli anni scorsi.
Il “piano segreto” prevederebbe l’allegerimento dell’organico degli 11mila dipendenti Rai di oltre 1000 unità nel giro di due anni, un taglio che andrebbe a colpire ogni settore della macchina produttiva dai giornalisti ai tecnici, dagli operai agli impiegati. La reazione della Rai è arrivata in serata con una nota ufficiale che definisce “destituite di ogni fondamento le notizie riportate e soprattutto le cifre che si sostiene essere state estrapolate dal Pino Industriale 2008 – 2010 recentemente approvato dal CdA Rai“.
Una smentita in piena regola che lascia dei dubbi sull’intera vicenda, a partire dall’operazione giornalistica di Libero, ma non solo. Possibile che una mole di dati così particolareggiati su esuberi e novità organizzative siano stati totalmente inventati dal quotidiano?
Se così non fosse, e quindi se la notizia dei previsti tagli al personale fosse vera, perchè la Rai la smentisce in maniera così netta? Cosa ci sarebbe di male nell’ammettere la necessità di “sfoltire” gli 11mila dipendenti della tv pubblica?