Rai: Carlo Fuortes ad un passo dal San Carlo di Napoli, palinsesti a luglio, stagionali avanti fino a fine giugno (Retroscena TvBlog)
I programmi del day time e le prime serate stagionali avanti fino a fine giugno, palinsesti con i nuovi direttori a luglio, mentre si cerca il modo per portare Carlo Fuortes al San Carlo di Napoli
Alea iacta est, almeno così parrebbe. Secondo le ultime notizie che TvBlog ha avuto modo di verificare, pare davvero che il dato sia tratto e che la decisione sia stata presa, o almeno, si va verso quella direzione. Si deve solo trovare il “modo”, ma vediamo di spiegarvi bene come stanno le cose. Parliamo -ancora dirà qualcuno, ma le notizie si rincorrono ed è corretto star loro dietro, sopratutto per la nostra storica rubrica di retroscena– del futuro prossimo venturo della Rai, radio televisione italiana. In particolare ci riferiamo al nodo che si tenta di sciogliere da mesi, da quando ciò l’attuale maggioranza governativa ha deciso di dimissionare l’attuale amministratore delegato della televisione pubblica Carlo Fuortes, la cui scadenza naturale è fissata al luglio 2024.
Ebbene, tutto ruota attorno al nome di Fuortes, che naturalmente accetterebbe di lasciare il suo incarico in anticipo di un anno con una adeguata contropartita. Sfumato l’incarico di soprintendente alla Scala di Milano, si aspettavano altre offerte, fra queste spiccava quella del teatro San Carlo di Napoli. Nelle ultime ore, secondo quanto ha avuto modo di verificare TvBlog, pare che il futuro di Carlo Fuortes possa essere davvero sulla poltrona di soprintendente del prestigioso teatro partenopeo, poltrona certamente appetitosa, che però è attualmente occupata da Stéphane Lissner il cui incarico per altro non è prossimo a scadenza. Anzi, Lissner pare sia ben deciso a restare al suo posto, anche se sembra che i rapporti con l’attuale ministro della cultura Gennaro Sangiuliano non siano cosi idilliaci.
Qualcuno ipotizza, siamo nel campo delle indiscrezioni, che si potrebbe studiare una specie di ordinanza ministeriale che in qualche modo accelerasse l’uscita di Lissner dal suo incarico attuale. L’ipotesi è di mettere un tetto d’età all’incarico di soprintendente a 70 anni e Lissner guarda caso ne ha compiuti proprio 70 lo scorso gennaio, portando così Carlo Fuortes sulla poltrona di soprintendente del teatro San Carlo di Napoli. Questa strada però non sarebbe tecnicamente cosi facile da percorrere e ci sarebbero delle titubanze all’interno dell’area governativa.
Qualora però Fuortes possa davvero arrivare al San Carlo, la road map futura della Rai vedrebbe a fine maggio l’addio dell’attuale AD della Rai alla televisione pubblica, quindi ad inizio giugno l’approdo del tandem Roberto Sergio – Giampaolo Rossi alla guida della tv di Stato, quindi a seguire le nomine delle direzioni di genere con Marcello Ciannamea all’intrattenimento prime time, Angelo Mellone all’intrattenimento day time e Paolo Corsini agli approfondimenti giornalistici, nomine queste che a ruota porterebbero alla definizione dei palinsesti autunnali la cui presentazione slitterebbe a luglio.
Se invece Carlo Fuortes dovesse ancora restare, allora toccherebbe agli attuali dirigenti stilare i palinsesti, con i “nuovi” che arriverebbero fra l’estate e l’autunno con la “sola” incombenza di scrivere i palinsesti primaverili (ma sappiamo che i programmi del day time partono a settembre e vanno avanti fino ad inizio giugno). In considerazione di tutto ciò tutti i programmi cosi detti “stagionali” (del day time e del prime time) sono stati prolungati fino alla fine di giugno, ovvero Unomattina, Storie italiane, Fatti vostri, E’ sempre mezzogiorno, Domani è un altro giorno, La vita in diretta, Carta bianca e tutte le altre trasmissioni che partono a settembre e vanno avanti normalmente per tutta la stagione televisiva. Tutto questo in attesa di quel che accadrà fra maggio e giugno, mentre si dice che le società esterne proprietarie dei format che sono andati forte in questa stagione tv della Rai, premano per la definizione dei futuri contratti, pena il passaggio verso altri lidi. Quindi per il bene della Rai, con i vecchi o con i nuovi, si faccia in fretta.