Rai Fiction: dal web The Pills e Willwoosh, per PIF una serie da La mafia uccide solo d’estate
La Rai presenta i suoi nuovi progetti fictional agli Screenings di Venezia: PIF è il nuovo ‘eroe’ di Mamma Rai, che però si guarda in giro e pesca format e autori dal web.
Il successo di Una Mamma Imperfetta di Ivan Cotroneo ha convinto ‘Mamma’ Rai a spingere sul pedale dell’innovazione del formato fictional e a guardare in maniera insistente alle web-series. Certo, non si può dire che la fiction italiana precorra i tempi, visto che arriva comunque in discreto ritardo su un fenomeno narrativo e produttivo conclamato anche in Italia e che ha prodotto veri e propri cult, ma è pur sempre una buona notizia. Sempre che non resti solo un proclama e non si traduca in qualcosa di vecchio, però presentato con un vestitino trendy.
Per adesso bisogna fare buona impressione agli Screenings di Venezia, vetrina annuale nella quale la Tv di Stato presenta i propri prodotti e i propri progetti ai buyers esteri. Un po’ di pomposa autocelebrazione, quindi, è inevitabile.
Ma una certa buona volontà però c’è visto che tra le new entry della fiction Rai c’è anche PIF, vero e proprio ‘cocco di mamma’ (Rai) dopo l’exploit a Sanremo 2014 con la sua anteprima ironica sul ‘Festival nascosto’. La sua prima opera cinematografica, La Mafia uccide solo d’estate, diventerà una miniserie tv in sei puntate. Come racconta Avvenire, si partirà dal film per accogliere nella serie tv anche quello che nella pellicola non si è potuto inserire: e così gli autori – ovvero PIF, Stefano Bises e Michele Astori – sono già in scrittura per riprendere la storia di quel bambino cresciuto a Palermo tra gli anni ’70 e ’80 col mito di Andreotti per raccontare una realtà complicata, tra quotidianità e ‘straordinarietà’ come la Mafia vista dagli occhi di un ragazzino che cresce ‘in guerra’. Ancora pochi dettagli, sia sul regista che sul cast, considerato che prima di un anno, un anno e mezzo non vedremo la miniserie in tv, ma PIF è già molto felice dell’idea di
“raccontare la mafia attraverso la fiction perché entra nelle case della gente come un film non riesce a fare. Poi al massimo la mafia metterà una bomba ai ripetitori Rai, ma pazienza, li ricostruiremo”.
PIF è senza dubbio uno dei personaggi ‘nuovi’ per la Rai e per il suo pubblico (nonostante si appresti a presentare la sesta edizione del suo Il Testimone con uno speciale al cinema, a dimostrazione di quanto Pierfrancesco Diliberto sia probabilmente il personaggio più crossmediale della scena italiana, al momento), ma non è l’unica risorsa cui guarda la Rai per ‘rinnovare’ il suo parco fictional.
Partiamo dall’esperienza di The Pills (di cui potete vedere un estratto nel video di apertura, che parodia proprio Una Mamma Imperfetta): gli autori Luca Vecchi, Luigi Di Capua e Matteo Corradini, in collaborazione con Matteo Rovere e Sidney Sibilia (rivelazione cinematografica dell’anno con Smetto quando voglio) hanno realizzato Zio Gianni, serie in 25 puntate da 7′ che andrà in onda su Rai 2 da novembre subito dopo il Tg2, nella stessa collocazione che aveva Una mamma imperfetta. La storia è quella di un 50enne rimasto senza lavoro, abbandonato dalla moglie, che si ritrova a dividere casa con tre 25enni ancora molto immaturi. Tema molto, fin troppo attuale, a dimostrazione che la formato breve e la scrittura brillante possono raccontare la realtà in maniera molto più verosimile di una paludata e drammatica miniserie.
Ci vorrà almeno un anno e mezzo per vedere su Rai 1 Romanzo familiare, diretto da Francesca Archibugi che con la sceneggiatrice Elena Bucaccio sta realizzando una miniserie tv e il suo prequel web, un po’ come successo per Una grande famiglia. Come ha spiegato la Bucaccia all’Ansa, la serie tv è incentrata sulle vicende di una sedicenne che resta incinta del suo maestro di musica, mentre sul web si racconterà la storia della mamma della protagonista, anche lei ragazza madre sedicenne. Una storia che si ripete, quindi, di 16 anni in 16 anni, che però trova due diverse realizzazioni, una per la tv e una per il web.
Non poteva mancare anche un progetto di matrice ‘storica’, visto che la storia recente è da sempre uno dei cavalli di battaglia della Fiction Rai. E’ il caso di 100 anni dopo, web serie costruita sulle storie dei soldati della Prima Guerra Mondiale attraverso le loro lettere che arriverà in tv nel centesimo anniversario dell’ingresso in guerra dell’Italia.
Chiudiamo con Baciato dal sole, su cui sta lavorando Willwoosh, alias Guglielmo Scilla, esploso qualche anno fa sul web e ormai vicino al ‘mainstream’ sia con la sua collaborazione con Radio Deejay sia per le sue esperienze cinematografiche, che lo hanno visto nel cast di Matrimonio a Parigi, di Claudio Risi, in 10 regole per fare innamorare, tratto da un suo libro, e poi in Fuga di cervelli. Ora Scilla approda in tv con una miniserie in sei puntate (non una web-serie, dunque), prodotta dalla Pepito di Agostino Saccà, storico direttore di Rai Fiction e protagonista di una complessa vicenda politico-giudiziaria qualche anno fa. La storia è incentrata su un ragazzo che cerca la mamma in tv, la regia è di Stefano Vicario (I Cesaroni, Tutti per Bruno!, Piper) e le riprese inizieranno a giugno.
“Sono terrorizzato dalla tv, vivo il web come una finestra della vita reale e sono contento di portare storie vere sul piccolo schermo: la cosa bella è che questa serie mi rappresenta. Non avevo fiducia nella Rai, la snobbavo e invece è proprio la rai che si apre al web”
ha detto Scilla al Corriere della Sera, anche se poi di web in questo progetto tv sembra ce ne sia poco, se non nelle origini di Willwoosh. Saccà ha invece annunciato un altro progetto, questo sì più ‘web’: trattasi di una serie family tratta dal blog di Valentina Santandrea per Rai 1. Ma c’è tempo.
E intanto parte ufficialmente il conto alla rovescia per vedere tutto questo in tv