Home Notizie La Rai spende 75 milioni di euro per la Coppa Italia (sperando che Juve e Milan arrivino in finale)

La Rai spende 75 milioni di euro per la Coppa Italia (sperando che Juve e Milan arrivino in finale)

La Rai si aggiudica i diritti di trasmissione delle partite di Coppa Italia per i prossimi tre anni con un esborso di 75 milioni di euro

pubblicato 5 Luglio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 03:39

Un tempo era la Cenerentola delle competizioni calcistiche, con partite trasmesse dove capitava: su La7, su Sportitalia, su Conto Tv o addirittura su Facebook. Adesso, complice il boom di ascolti dell’ultima stagione televisiva, la Coppa Italia è tornata a essere un piatto succulento e richiesto, ma soprattutto costoso.

Ieri, infatti, la Rai si è aggiudicata i diritti per trasmettere le partite della coppa nazionale (e della Supercoppa Italiana) dal 2012 al 2015 per una media di 20,5 milioni di euro a stagione, che diventano 25 milioni considerando il denaro che la Lega di serie A riceverà dalla cessione all’agenzia B4 (per i diritti tv all’estero). Rispetto alle cifre delle ultime due stagioni, si tratta di un incremento dei costi dell’80%.

Un investimento giustificato dagli ottimi risultati ottenuti dalla competizione quest’anno in termini di ascolti: basti pensare alla finale Napoli-Juventus di quest’anno, vista il 20 maggio da più di undici milioni e mezzo di persone, con uno share superiore al 42%, o alla semifinale di ritorno Juventus-Milan, vista il 20 marzo da più di nove milioni di persone, con uno share superiore al 32%.

Foto | © TM News

Insomma, molto probabilmente in Rai tiferanno affinché anche quest’anno alle fasi finali arrivino Juventus, Milan, Inter e Napoli, cioè le squadre che assicurano il bacino di spettatori più ampio.

Nella prossima assemblea in programma il 18 luglio, intanto, la Lega dovrebbe definire la vendita del cosiddetto “pacchetto Quelli che il calcio“: ad aggiudicarsi i diritti dovrebbe essere – a meno di sorprese – Sky, cioè (visto che si tratta di diritti in chiaro) Cielo. Chissà se Simona Ventura si è già messa al lavoro…