Rai: al via le direzioni di genere. La responsabilità dei programmi non sarà più delle reti
Durante la giornata di oggi, il consiglio di amministrazione Rai ha approvato il nuovo modello organizzativo con le direzioni di genere.
Come già anticipato in uno dei nostri retroscena, oggi, mercoledì 27 ottobre 2021, il consiglio di amministrazione della Rai, che si è riunito sotto la presidenza di Marinella Soldi, stando al comunicato ufficiale, ha deliberato, all’unanimità, l’attuazione del nuovo modello organizzativo con le direzioni di genere.
Ciò significa che la responsabilità dei programmi non sarà più assunta dalle direzioni di rete ma a quelle di genere, appunto.
Le direzioni di genere saranno, in totale, 10: intrattenimento prime-time, intrattenimento daytime, cultura ed educational, documentari, fiction, sport, cinema, approfondimento, kids e contenuti RaiPlay.
Il CdA ha dato mandato all’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, di procedere per l’attuazione del nuovo modello.
Le 10 direzioni di genere saranno chiamate a produrre contenuti per Rai 1, Rai 2, Rai 3, per la piattaforma digitale RaiPlay e per i canali tematici, declinandoli in base ai vari pubblici e ai profili editoriali dei canali, inclusa la piattaforma RaiPlay.
Il modello organizzativo per generi prende ispirazione dalle principali tv di Stato in Europa e, stando sempre al comunicato, “costituisce un fondamentale momento di discontinuità e un punto di ripartenza ineludibile per l’azienda, accelerando il processo di trasformazione digitale quale requisito necessario al mantenimento del ruolo centrale di Servizio Pubblico in un contesto multipiattaforma”.
Le direzioni di genere debutteranno con il prossimo palinsesto estivo, interamente programmato da loro.
Il suddetto modello, citando sempre il comunicato, rappresenta “il primo passo del nuovo Piano Industriale 2022-2024” che verrà elaborato nei prossimi mesi.
Ricordando le indiscrezioni pubblicate da noi di TvBlog, Stefano Coletta dovrebbe essere il direttore dell’intrattenimento prime-time mentre la direzione dell’intrattenimento del daytime dovrebbe essere affidata a Franco Di Mare. La figura del direttore di rete dovrebbe essere sostituita da quella del “channel manager”.