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RAI, Contratto di servizio: ritorna il tormentone canone Tv ai possessori di pc

Lunedì saranno presentati gli emendamenti al Contratto di servizio 2010-2012 che viene firmato tra il Ministero dello Sviluppo economico e la RAI (a sinistra le foto dei nuovi loghi adottati dal prossimo 18 maggio). Le novità più consistenti riguardano la discussione sulla diffusione delle trasmissioni Tv su digitale terrestre a altre piattaforme, più un altro

di marina
pubblicato 7 Maggio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 16:01

Lunedì saranno presentati gli emendamenti al Contratto di servizio 2010-2012 che viene firmato tra il Ministero dello Sviluppo economico e la RAI (a sinistra le foto dei nuovi loghi adottati dal prossimo 18 maggio). Le novità più consistenti riguardano la discussione sulla diffusione delle trasmissioni Tv su digitale terrestre a altre piattaforme, più un altro grappolo di proposte, che non è detto che siano approvate ma che certamente faranno discutere e che sono state presentate da Roberto Rao (UdC) relatore del testo. Vediamole:
Digitale terrestre
Spiega Rao:

Perché ridurre il digitale solo al terrestre? Occorre eliminare l’aggettivo terrestre per garantire la diffusione anche sul satellitare.

Piattaforme tecnologiche
Ancora Rao:

In sostanza, il punto in discussione è la norma secondo cui la Rai non è obbligata a stare sulle altre piattaforme se è già sul satellite, cosa che è stata realizzata con Tivù Sat. Noi chiediamo una diffusione capillare della tv pubblica.

Pubblicità occulta
Qui la richiesta è molto precisa, la Rai dovrebbe contrastare tutte le forme di pubblicità occulta e segnalare al telespettatore chiaramente quando si passa nella modalità di emissione pubblicitaria.

Minori
Secondo il relatore manca un Tg dedicato ai bambini dunque ne viene chiesto uno, così come viene chiesto l’uso di bollini più consistente per indicare le trasmissioni non adatte all’infanzia.
Canone RAI
Nota dolente: ritorna il tormentone di estendere il pagamento del Canone RAI ai possessori di Pc. Spiega Rao:

Il vero problema del contratto di servizio è che finisce con l’essere disapplicato. Mancano sanzioni. Occorre invece spingere la Rai ad applicarlo anche attraverso il controllo della commissione paritetica prevista dal nuovo contratto. Questa però non può essere composta solo da membri del governo e dell’azienda. Per garantire maggiore imparzialità, devono farne parte anche rappresentati della Vigilanza e dell’Agcom.

Trasparenza costi e spese
Mauro Masi, direttore generale RAI ha incontrato Renato Brunetta Ministro per la Pubblica Amministrazione con cui ha concordato, come lui stesso ha dichiarato:

sull’opportunità di applicare anche alla Rai la disciplina dettata in materia per le pubbliche amministrazioni, anche tenendo conto degli atti di indirizzo che la Commissione parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi si appresta a deliberare.

Via | Key4biz

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