Rai, Carlo Fuortes e quel filo che lo Lega ancora alla Rai (Retroscena TvBlog)
Se tutto deve cambiare perchè nulla cambi, allora tanto vale lasciare chi c’è? Carlo Fuortes potrebbe restare in sella al cavallo di viale Mazzini fino a fine mandato
Nella giornata dello schiaffo di Urbano Cairo a Massimo Giletti, la cui verità si saprà fra un po’ di tempo e di cui chi pagherà veramente sono sopratutto, come evidenziato dallo stesso giornalista piemontese, le 35 persone che lavoravano alla confezione settimanale di Non è l’arena, arriva un flash di Dagospia che riguarda la sempiterna Rai, l’azienda radiotelevisiva pubblica che miracolosamente, va avanti come un “treno in galleria”. Già perchè secondo il sito fondato dal buon Roberto D’Agostino, potrebbe accadere che l’attuale amministratore delegato di viale Mazzini possa restare, nonostante la sceneggiatura di “chi verrà dopo di lui” lo abbia già dato in uscita. Va detto, secondo le ultime notizie, per ora non alla Scala, visto che il sindaco di Milano Beppe Sala pare non essere dell’idea di affidargli la soprintendenza del celebre teatro milanese, spalleggiato dai sindacati. TvBlog ha voluto indagare su quanto scritto da Dagospia ed ha trovato conferme e altri dettagli rispetto a quanto trapelato oggi.
In questo tortuoso di giro di giostra, Carlo Fuortes, in sella al cavallo di viale Mazzini, pare che possa davvero restarci fino alla fine del suo mandato, ovvero luglio 2024, un po’ come noi dicevamo qualche mese fa. Poi molta acqua è passata sotto i ponti romani (e dintorni) e pareva davvero che stessero par arrivare nuovi dirigenti che a loro volta avrebbero nominato nuovi quadri, che a loro volta avrebbero stilati nuovi palinsesti autunnali.
Anzi si dice che i palinsesti e i relativi conduttori, questi nuovi dirigenti, li abbiano già in qualche modo stilati, ma pare davvero che possa accadere l’imponderabile. Il tutto nascerebbe dalla decisione della Lega di stoppare il percorso di avvicinamento dei nuovi arrivi al settimo piano di viale Mazzini, indicando una via ben precisa: lasciamo Fuortes fino a fine mandato, rimandando il ricambio con la scadenza naturale di questo Cda. Tutto questo vedrebbe la premier costretta in qualche modo ad accontentare il suo alleato di governo, anche se, va detto, Giorgia Meloni non avrebbe mai voluto dimissionare in anticipo l’attuale AD, quindi alla fine questa “costrizione”, sarebbe in qualche modo una sua vittoria.
Dopo il Cda della Rai del 20 aprile in cui verrà approvato il bilancio consuntivo dell’azienda radiotelevisiva di Stato, ci sarà un nuovo incontro (programmato) fra Carlo Fuortes e Giorgia Meloni e li si scopriranno le carte rispetto al futuro del manager nella televisione pubblica che evidentemente, secondo gli ultimi rumors, potrebbe davvero restate in Rai fino al prossimo anno. Ma se Carlo Fuortes restasse davvero in sella al cavallo di viale Mazzini che ne sarebbe di tutte le nomine, i palinsesti, i conduttori già scomodati per la prossima stagione televisiva da chi lo avrebbe dovuto sostituire? Probabilmente la palla tornerebbe nelle mani degli attuali dirigenti, che stilerebbero i “nuovi” palinsesti, che profumerebbero gioco forza di conferme, con qualche necessario innesto “armonizzante” e con un probabile prolungamento del contratto di Fabio Fazio in Rai (lui vuole fortemente restare, mentre il suo manager Beppe Caschetto pare che lo vorrebbe “accoppiare” con il suo Maurizio Crozza a La7).
Insomma in Rai, non ci si annoia mai.