Rai, Alessandra Canale è stata reintegrata come annunciatrice

Ci sono dei “grandi ritorni” che a volte passano inosservati, complice anche la totale mancanza di informazione dai piani alti. Si dà il caso, infatti, che la storica annunciatrice Rai Alessandra Canale abbia ottenuto il reintegro nel suo vecchio ruolo, imposto dal giudice del tribunale del lavoro alla tv di stato. Da qualche settimana è tornata non solo a occuparsi degli annunci su RaiDue, ma è anche protagonista dei promo per il passaggio al digitale, coniugando così tradizione e innovazione.

L’ultimo annuncio della Canale risaliva al 20 settembre 2003. Fu storico il suo congedo dal pubblico con la frase – rotta dal pianto – “Vi voglio bene tutti“. In quell’occasione la conduttrice aveva manifestato il suo disappunto per essere stata estromessa dalla Rai, in vista del restyling delle Signorine buonasera (con annunci non più in diretta ma registrati, nonché affidati a giovani e belle fanciulle).

Non si può dire, tuttavia, che la Canale non sia stata allora adeguatamente risarcita dall’azienda. La Rai ha, infatti, ricorso nel 2003 contro l’ordinanza d’urgenza presentata dalla Canale, specificando che le era stato offerto il compito di programmista regista della trasmissione di Rai Due In famiglia, di grado persino superiore alla mansione di annunciatrice. La Canale, inoltre, è tornata in video nella seconda serata, con la conduzione di Ma le stelle stanno a guardare. Ha, in più, partecipato a Ballando con le stelle e presentato le rubriche Estrazioni del lotto e Almanacco.

Stando, ora, a voci di corridoio la Canale avrebbe fatto fuori i neo assunti Livio Beshir e Natasha Cicognani. Non a caso il famoso aspirante Signorino Buonasera, all’anagrafe Max Cordeddu, è tornato a monopolizzare gli organi di stampa lanciando un appello:

“Chiedo al servizio pubblico radiotelevisivo di essere affiancato dalla bravissima Alessandra Canale per annunciare i programmi della giornata della seconda rete. Sono sicuro che con una maestra come la Canale, diventerò presto un bravo annunciatore, unendo la mia giovane età alla sua esperienza e professionalità. In cambio seppellirò l’ascia di guerra contro la RAI”.

Insomma, le vie del servizio pubblico sono davvero infinite.