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Rai 3: Vertigo sospeso, l’ultima puntata non andrà in onda

La Rai non doveva uscire dalla “dittatura degli ascolti”?

pubblicato 7 Settembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 20:39

“La Rai non è una televisione commerciale ma è un servizio pubblico e in nome di questo principio prendere qualche rischio con gli ascolti non è un’opzione ma è parte della propria missione, quasi un dovere morale”. Parole di Antonio Campo dall’Orto che, ormai qualche mese fa, volevano mandare un messaggio preciso: la Rai sperimenterà e non guarderà troppo gli ascolti. “Campo Dall’Orto ci spiega come la sua Rai supererà la ‘dittatura degli ascolti'” titolava Il Foglio la prima intervista rilasciata dal nuovo direttore generale della Rai.

Succede, poi, che un nuovo programma – evidentemente un esperimento – di Rai 3 non ottiene i risultati sperati e viene chiuso (rimandato? sospeso? cancellato? spostato?) alla terza puntata sulle quattro previste. E’ il caso di Vertigo – Gli abissi dell’anima, trasmissione condotta dall’inviato storico di Chi l’ha visto Pino Rinaldi, “un viaggio per descrivere le ossessioni, le ambizioni e gli abissi dell’uomo contemporaneo”.

Questa sera, mercoledì 7 settembre, la quarta ed ultima puntata prevista non andrà in onda. I vertici hanno preferito il film western Il mio nome è nessuno con Terence Hill e Henry Fonda. Gli ascolti, d’altronde, non avevano brillato: mercoledì 10 agosto, prima puntata, 690.000 spettatori con il 4% di share; 17 agosto, seconda puntata, 558.000 ed il 3.3%; 31 agosto (‘stop’ il 24 causa terremoto) 553.000 ed il 2.9%. Ascolti non sufficienti, forse. Ma la Rai non doveva uscire dalla “dittatura” degli ascolti?

Chiudiamo con un interessante Dagoreport di Dagospia di qualche giorno fa.

“Chi gode oggi come una pazza, oltre ad Aldo Grasso (che aveva soprannominato Il conduttore ‘Pino Nietsche’) e’ Federica Sciarelli che resta l’unica regina della terza rete in materie di storie noir. E dire che a Pino lo avevano detto in molti: stai attento a lanciarti con un programma tuo, rischi di bruciarti, soprattutto d’estate. Ma lui testardo è andato dritto, ha indotto la Bignardi a seguirlo su una strada accidentata e ora Vertigo e’ a rischio chiusura. Chissà se Daria alla fine consiglierà a Rinaldi di tornare col cappello in mano e la coda tra le gambe da Federica Sciarelli con la quale le frizioni, gli scazzi e i contrasti erano ormai noti, qualcosa in più di una leggenda. Da mesi Pino si lamentava di essere sottoutilizzato, di essere qualcosa in più di un semplice inviato, un talento sprecato per i servizi della Sciarelli. Voleva la grande ribalta, si sentiva un grande conduttore. Peccato che gli italiani non la pensino come lui”.

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