Ragion di Stato, miniserie Raiuno: conferenza stampa con Luca Argentero
La miniserie diretta da Marco Pontecorvo andrà in onda lunedì 12 e martedì 13 gennaio su Raiuno
13.13 Finisce la conferenza.
13.12 Argentero: “Non ho in cantiere altri progetti televisivi”. Foglietta: “Anche io sono aperta alla televisione, soprattutto per miniserie che mi occupano meno tempo”.
13.10 Purgatori: “Nell’ultima guerra in Iraq più volte è accaduto che il settore controllato dal nostro contingente fosse violato da contingenti alleati con il risultato di delegittimare il lavoro dei nostri. La famosa guerra dei ponti a Nassiriya è la conseguenza di una di queste interferenze. Il problema è che la capacità italiana di riuscire a trovare canali giusti per riportare a casa ostaggi dà molto fastidio ad alcuni Paesi, che pure hanno numeri più grandi dei nostri”.
13.07 Tidona: “Io sono condannato a scrivanie e giacche, qui per fortuna c’è action”.
13.06 Il film è stato girato tra l’Italia e la Tunisia. Purgatori menziona Calipari.
13.00 Purgatori: “Prima Tini ha detto che i servizi segreti hanno ‘controllato’. Non è così: hanno accettato di giocare lo stesso ruolo che giocano con le fiction che si fanno in altri Paesi. È stato un aiuto per far sì che la maggior parte delle cose messe in scena fossero credibili”. Poi aggiunge: “Una parte del racconto è davvero accaduto, anche se non è possibile conoscere nomi e cognomi. Però la contropartita è stata curare la figlia di qualcuno. I nostri servizi hanno portato a casa non so quanti ostaggi, non solo italiani. I nostri servizi segreti funzionano, non hanno più l’elemento di deviazione del passato”.
12.59 Foglietta: “A Colangeli capitavano gli spiegoni più impressionanti, da imparare a memoria. Ma lui riesce a rendere tutto chiaro”.
12.57 Colangeli: “Massa pare non abbia una vita privata. Io rischio di essere così anche nella vita, siamo vicini all’autobiografia (ride, Ndr)”.
12.54 Anna Foglietta: “Stella è una donna interessante, è un militare dell’esercito, solida, fredda. Rosso è più fragile. Stella è omosessuale, ed è interessante che su Rai1 venga mostrata l’omosessualità non come un problema, ma come una condizione. Mi è piaciuta tornare a interpretare una donna militare, dopo La Squadra e Distretto di Polizia. A Luca Argentero e Giorgio Colangeli sono molto affezionata”.
12.50 Andreatta precisa che è “un film molto poco schematico”. Laura Ippoliti (sceneggiatrice): “Non si può trascurare che c’è una storia d’amore tra un’operativo dei servizi segreti occidentali e una donna orientale. È l’incontro di due mondi; entrambi partono da pregiudizi, poi sono costretti a condividere lo stesso appartamento”.
12.48 Pontecorvo: “Qui si parla di come agisce un Paese in missioni di pace. Non ci sono attinenze con i fatti di Parigi, se non che da quei paesi provengono i terroristi”. Argentero: “La fiction racconta chi fa di tutto per evitare lo scontro, la mediazione, la prevenzione”.
12.45 Argentero: “Mi sono trovato bene a fare questo personaggio, come mi succede quando interpreto ruoli nuovi per me. Questa è una grande storia d’amore, ma la parte più action della fiction scatena il dodicenne che è in me: saltare con un fucile finto in mano è la parte ludica, entusiasmante”. Aggiunge: “Viviamo in un momento nel quale c’è molta sfiducia nei confronti delle istituzioni, la Ragion di Stato non è capita. Qui raccontiamo persone pronte a sacrificare la propria vita per la nazione e per la bandiera”.
12.41 Domande dei giornalisti, Argentero: “Fare un lavoro come questo è un’opportunità che al cinema non si ha mai. Un film come questo lo si può fare solo grazie ad una compagine come questa. Non sono io che mi presto alla tv dal cinema, è un’opportunità per me”.
12.40 Maurizio Tini di Cattleya: “C’è stato anche un sottile lavoro di mediazione, abbiamo cercato un rapporto con i servizi italiani (l’Aise) anche per cercare di essere credibili nel modo di raccontare. Non siamo riusciti ad entrare nei loro luoghi, ovviamente, ma ci hanno controllato”.
12.39 Spazio a Giovanni Stabilini, ad di Cattleya: “Raccontare il Medio Oriente ha comportato una complessità non indifferente. La storia di Purgatori ci è piaciuta dall’inizio, oggi è diventata attuale per quello che sta succedendo”.
12.35 Il regista Marco Pontecorvo: “Abbiamo cercato di intensificare i generi, la spy story e l’amore”.
12.35 Andreatta: “Questa miniserie apre una bella sfida per il futuro; si va a toccare un genere nuovo; questo apre la strada a possibili storie di questo genere”.
12.33 Andreatta racconta che il protagonista si ritrova in bilico la felicità personale e il senso del dovere e del bene comune.
12.31 Andreatta presenta Ragion di Stato: “È un mix di spionaggio e melò. Il protagonista è mosso dalla volontà di liberare il proprio mentore”.
12.30 La direttore di Rai Fiction Andreatta esulta per l’ascolto registrato da Un passo dal cielo ieri. Poi evidenza la varietà nell’offerta Rai.
Tra pochi minuti avrà inizio la conferenza stampa di presentazione di Ragion di Stato, la miniserie in due puntate in onda lunedì 12 e martedì 13 gennaio su Raiuno alle ore 21.15.
Blogo la seguirà in liveblogging dando conto delle dichiarazioni dei protagonisti in tempo reale.
A formare il folto cast artistico ci sono Luca Argentero, l’attrice turca Saadet Aksoy (Rania), Elettra Rossiello (Fatma, figlia di Rania), Anna Foglietta (Stella), Giorgio Colangeli (Massa), Ninni Bruschetta (Ranieri) e Camilla Filippi (Flavia), Andrea Tidona (Fontana) Vincent Riotta (Charlie), Roberto Citran (Sermonti) e Olivier Lousteau (Rashid).
, Saadet Aksoy, Anna Foglietta, Giorgio Colangeli, Olivier Loustau, Ninni Bruschetta, Elettra Rossiello, Maurizio Marchetti, Matt Patresi, Camilla Filippi, Roberto Citran, Vincent Riotta e Andrea Tidona.
Il soggetto e la sceneggiatura sono di Laura Ippoliti e Andrea Purgatori. La regia è di Marco Pontecorvo. Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Cattleya (Maurizio Tini).
Ragion di Stato è una spy-story ambientata in Afghanistan:
Rosso è un uomo dei Servizi Segreti italiani (Aise), coraggioso, idealista, passionalmente impulsivo. L’Aise (Agenzia per le informazioni e la Sicurezza Esterna) è il servizio segreto militare italiano estero. Ha il compito di ricercare ed elaborare tutte le informazioni utili alla difesa dell’indipendenza, dell’integrità e della sicurezza politica, militare, economica, scientifica e industriale della Repubblica italiana dalle minacce provenienti dall’estero. Competenza dell’Aise è l’individuazione e il contrasto di tutte le attività di spionaggio dirette contro l’Italia e le attività volte a danneggiare gli interessi nazionali. La storia ha inizio durante una delle più importanti missioni in cui sono impegnati oggi molti paesi occidentali, quella in Afghanistan. In contesti come questi, il confine tra essere ‘uomini al servizio dello Stato’ ed essere ‘uomini’ finisce spesso per diventare indistinto.