#Ragazzicontro su Rai2 con Daniele Piervincenzi, la conferenza stampa
La presentazione del nuovo programma di seconda serata di Rai2
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12.03
Sta per iniziare la conferenza. Freccero già seduto.
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12.08
Freccero chiama gli autori “in prima fila”, quindi urla “Forzaaa” per far iniziare la conferenza.
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12.10
Un filmato apre la conferenza. Freccero: “È un programma a cui tengo moltissimo, è fondamentale per tutta la filosofia della rete. È un programma auto prodotto dalla Rai, tutto interno, originale. Il format è ideato dagli autori”.
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12.11
Freccero: “Oggi ho tempo, rispondo a tutte le domande”.
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12.13
“Spesso vi giudichiamo senza conoscervi”, Piervincenzi approccia così gli studenti che incontra.
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12.14
Alessia, studentessa: “Mi hanno escluso per la mia sessualità; sono pansessuale”.
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12.16
Nel filmato ascoltiamo i racconti di altri studenti, si parla di esclusione, diversità e bullismo.
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12.20
I ragazzi raccontano, in forma anonima, la cosa peggiore fatta o subita: tentativo di suicidio, picchiata da un ragazzo, violenza sessuale. Qualcuno scrive ‘Mi faccio schifo’.
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12.20
Freccero: “Credo che sia uno dei programmi più belli che ho prodotto quest’anno. Ho visto solo il primo episodio”.
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12.20
Freccero: “Gli autori e Daniele hanno vissuto nelle scuole per una settimana. È come un docu-reality. È una specie di psicanalisi in cui si affrontano i problemi dell’adolescenza”.
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12.21
Freccero: “Questo programma fa una triangolazione con Il Collegio e Volevo essere una rockstar. Interagiscono fra loro, come se fosse un unico programma con tre diverse declinazioni”.
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12.22
Freccero: “#Ragazzicontro è la scuola. Un luogo dove si riuniscono diversi tipi di ragazze e ragazzi. Hanno mille problemi. Nella prima puntata c’è una pagina estremamente forte, intensa, struggente, cioè il racconto di un suicidio di una giovane. È uno dei momenti più belli”.
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12.25
#Ragazzicontro è “un documentario che fa emergere senza retorica, ma in modo molto forte, le contraddizioni dei ragazzi”. La messa in onda è al mercoledì, dopo Volevo essere una rockstar.
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12.26
Freccero annuncia una “novità” legata a Il Collegio: “Un documentario sulla trap”.
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12.26
Freccero: “Target di ascolti? È una conseguenza, non puoi pensare prima al target, altrimenti fai la tv commerciale. Noi siamo servizio pubblico”.
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12.26
Freccero: “Quando mi è stato chiesto di fare una rete più giovane, ho detto che in un anno non si può fare, al massimo si può impostare. Se uno pensa che la tv si può fare in un giorno è un incompetente. E ce ne sono tanti di incompetenti”.
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12.27
Freccero: “Piervincenzi qui è un animatore, in senso francese, anima un gruppo, anima la classe”.
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12.30
Freccero: “Questo è un format che avrà vinta lunga. Io ne sono innamorato. Ho visto la prima puntata e basta, poi magari le altre fanno schifo”. La prima scuola è a Roma, la seconda a Milano, poi Torino, Bari, Treviso e Pantelleria.
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12.31
Nella prima puntata il tema è l’esclusione, nella seconda cyberbullismo, poi razzismo, branco, disabilità, sessualità.
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12.32
Piervincenzi: “Sono rimasto molto coinvolto da questo lavoro, più di quanto pensassi. Pensavo di andare in classe e fare la conduzione televisiva. Ma mi sono reso conto subito che i ragazzi pretendevano un confronto. È stato un incontro paritario. All’inizio i ragazzi sono freddi, non si fidano, poi si aprono e dicono cose sorprendenti”.
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12.33
Piervincenzi: “Il direttore mi aveva detto che bisognava fare una esplorazione di una generazione; era una missione spaventosa, ma ci abbiamo creduto. Questa generazione è fragile, vivono pressioni incredibili quotidianamente, sono in piazza h24”.
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12.34
Piervincenzi: “Non sono io che guido, sono io che mi lascio guidare. I ragazzi hanno tanto da raccontare. È difficile comprimere tutto quello che succede in un contenitore televisivo. È un programma sperimentale. Abbiamo scommesso su ragazzi e scuole difficili, ma non ci hanno mai deluso”.
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12.35
Piervincenzi: “Con questo programma voglio parlare ai genitori ma anche ai ragazzi. È una bella generazione, fragile, ma bella”.
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12.36
Piervincenzi: “Nella scuola di Milano i social sono determinanti. Siamo stati anche nel quartiere San Paolo, a Bari”.
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12.36
La capostruttura Gabriella Oberti: “È stata un’impresa, un lavoro difficile, si è sviluppato nell’ultimo mese e mezzo, abbiamo dovuto aspettare l’apertura delle scuole. Ringraziamo i direttori didattici delle varie scuole”.
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12.38
Ogni puntata dura 45-50 minuti.
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12.38
Freccero: “Il Collegio è un reality, è un talent, fa parte del Dna della tv generalista di oggi. #Ragazzicontro è una scommessa, è una cosa più intima e riservata”.
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12.40
Freccero: “Quando i ragazzi si lasciano filmare fuori dalla classe, vuol dire che si sono lasciati andare. Diventa una specie di diario. Questo format mi auguro che possa essere ripetuto anche il prossimo anno, con più puntate”.
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12.43
Freccero: “Non ci sono esperti in questo programma, questo è molto bello. Non ci sono interventi esterni di tromboni”.
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12.44
Domanda Blogo: la collocazione in seconda serata è compatibile con la ricerca di un pubblico più giovane? Freccero: “Questo programma sarà replicato anche il sabato pomeriggio. Va in onda in seconda serata perché mi interessava passare dalla fiction family alla realtà delle scuole. Un programma se è buono, lo si fa danzare nel palinsesto”. Piervincenzi: “Eravamo consapevole che la rete avesse un filone che riguardava anche Il Collegio e la fiction”. Freccero precisa che #Ragazzicontro non va in onda dopo Il Collegio perché il programma finisce più tardi rispetto alla fiction.
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12.46
Freccero: “Ieri c’era il campionato, abbiamo eliminato Tg2 Post per 90esimo minuto, facendo partire il primo episodio della fiction alle 21; ha sofferto nei primi 15 minuti, facendo il 3% di share; Il secondo episodio ha fatto più dell’8% di share. Le prossime puntate partiranno alle 21.21”.
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12.48
Piervincenzi: “Abbiamo chiesto la collaborazione degli insegnanti dei ragazzi perché li conoscono meglio. Abbiamo fatto dei giochi in classe, ossia degli esperimenti che usano i terapisti. Giochi che servono ai ragazzi per rompere un po’ di resistenza. Il sostegno degli insegnanti è stato davvero importante. Siamo andati in scuole di frontiere, con insegnanti che son lì per vocazione”.
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12.50
Freccero: “La cosa più brutta che ho fatto in questo anno di direzione? Tutte le cose che faccio sono belle, non posso rispondere. La cosa più brutta che ho subito? Ho fatto volontariato, ho imparato tante cose. Fare la tv ai tempi delle piattaforme ti fa imparare molte cose; è stata una bella esperienza; senza piattaforme era più facile”.
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12.52
Freccero: “Non sarà la mia ultima conferenza da direttore, presenteremo una novità”.
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12.53
Piervincenzi: “Guardo Il Collegio. Anche lì vedo la stessa autenticità di #Ragazzicontro, amano e odiano al 100%. Le dinamiche ne Il Collegio sono esasperate, ma per me è stata una fonte di ispirazione”.
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12.54
Piervincenzi: “Sarebbe bello se avessimo lo stesso pubblico di Il Collegio, che è molto giovane e social”. Freccero nota che i ragazzi di #Ragazzicontro hanno due anni in più rispetto a quelli de Il Collegio.
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12.54
Finisce la conferenza.
Sta per iniziare a Roma la conferenza stampa di presentazione di #Ragazzicontro, il nuovo programma di Rai2 in onda a partire da mercoledì 6 novembre in seconda serata. Alla conduzione Daniele Piervincenzi. Blogo seguirà l’incontro in tempo reale. Previsti anche gli interventi del direttore di rete Carlo Freccero e della capostruttura Gabriella Oberti.
#Ragazzicontro è – si legge nel comunicato Rai – una modalità inedita di racconto, a metà strada tra il docureality e il talk: un vero e proprio esperimento sociale che coinvolge gli studenti di sei scuole italiane, chiamati a discutere, analizzare e raccontare in prima persona le speranze e le paure dell’età adolescenziale, attraverso alcuni temi chiave come il bullismo, l’esclusione, la diversità, la disabilità, la sessualità, il cyberbullismo e la violenza del branco.
Il programma è di Daniele Piervincenzi, è prodotto da Rai2 ed scritto con Silvia Bacci, Giulia Foschini, Luca Panichi, Emanuele Piano.