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RadioBlog – L’invasione in radio dei personaggi tv. O qualcosa di simile

Radio e tv, due mondi che s’intrecciano sempre più

pubblicato 25 Giugno 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 13:30

Un po’ come la storia dell’uovo e della gallina, siamo qui a chiederci se siano i personaggi televisivi ad aver fastidiosamente invaso lo spazio radiofonico o se sia la radio ad essersi gettata a capofitto sulle voci (e i volti, ormai con la radiovisione e la diretta streaming) che il pubblico generalista conosce bene grazie alla tv.

Parte oggi RadioBlog, rubrica che darà ai lettori la possibilità di scoprire il mondo delle radio nazionali, sempre con una particolare attenzione al piccolo schermo. Sono ben accetti commenti e suggerimenti, ovviamente.

In principio fu Corrado. Quando la radio era avanguardia e anticipava tutti gli altri mezzi di informazione e di comunicazione. Ci sono passati molti dei grandi della tv di intrattenimento di oggi. Da Carlo Conti a Gerry Scotti, da Amadeus a Fiorello, ma di fatto per tanti conduttori tv affermati la radio è stato un passaggio obbligatorio, che si trattasse di piccole stazioni private (nel senso che erano private di tutto, come dice simpaticamente Conti) e locali o emittenti nazionali.

Negli ultimi anni la radio è stata l’àncora di salvataggio per chi in tv fatica a rinnovarsi, basti pensare a Serena Dandini parcheggiata a Radiodue (dove trova ospitalità anche Max Giusti). Ma anche il trampolino di lancio per la tv, come Federico Quaranta, che da Decanter è arrivato al daytime di Raiuno.

C’è chi vive da sempre di radio e considera la tv come un extra particolarmente fruttuoso dal punto di vista economico, finché dura. Sintonizzarsi su Nicola Savino. C’è chi, indiscusso maestro in radio, sembra non riuscire ad accettare il fatto che la tv sappia rinunciare a lui. Sintonizzarsi su Linus. C’è chi ha provato a portare la sua radio sul piccolo schermo come se i due mezzi fossero perfettamente scambiabili. Sintonizzarsi su Giuseppe Cruciani. C’è chi in radio ci è arrivato dalla tv non proprio giovanissimo eppure sembra funzionare meglio di chi la fa da anni. Sintonizzarsi su Gianluigi Paragone.

C’è chi è capace di fare radio almeno quanto naturalmente antipatico. Sintonizzarsi su Pierluigi Diaco. C’è chi grazie alla radio si è rilanciato. Sintonizzarsi su Francesco Facchinetti.

C’è chi vive il momento più alto della carriera e non riesce proprio a dire di no e quindi ‘va bene, faccio anche la radio’. Sintonizzarsi su Pif e Costantino Della Gherardesca.

Di tutto questo, e molto altro, tratteremo a RadioBlog.