‘Race for Survival: New Zealand’, due concorrenti squalificati per aver mangiato un animale protetto in via d’estinzione
Polemiche per il reality show americano “Race To Survive: New Zealand”: due concorrenti sono stati squalificati per aver ucciso e mangiato un animale protetto
Il concept dietro il reality americano “Race for Survival: New Zealand” è chiaro: nella competizione d’avventura all’aria aperta più dura di sempre, nove squadre di atleti percorrono cento miglia del terreno più ostile della Nuova Zelanda. Dalle profondità delle antiche caverne alle gelide vette alpine, ogni passo e ogni caloria sono duramente guadagnati. Forza e velocità da sole non basteranno a vincere i 500.000 dollari del premio finale. Piuttosto, solo coloro che hanno la più forte volontà di sopravvivere possono reclamare questo premio che cambia la vita.
In queste ore, però, il programma è finito nel mirino delle polemiche a causa del comportamento di due concorrenti, immediatamente squalificati dal gioco. Spencer “Corry” Jones è stato eliminato insieme al suo compagno di squadra Oliver Dev per aver ucciso un uccello weka, una specie indigena iconica estinta in gran parte del paese. Sono animali molto curiosi e spesso si aggirano attorno alle case e ai campi coltivati in cerca di rifiuti, o di qualsiasi altra cosa strana, trasportabile o di cui potersi nutrire.. Originario della Nuova Zelanda, si stima che esistano solo 4.150 esemplari adulti di questa specie, che è completamente protetta dalle leggi sulla conservazione del paese.
I produttori del programma sono comparsi dopo che i due avevano completato una tappa, annunciando che avevano infranto una regola. Non sono state mostrate le immagini di quanto accaduto ma solamente della decisione presa dalla produzione durante le riprese. I due concorrenti sono stati informati che sarebbero stati squalificati alla fine dell’ottavo episodio.
“Ho fatto un errore, è stato stupido”, ha ammesso Spencer Jones, come mostrato in un filmato dello show. Ha ribadito di essersi preparato per la gara ma non aveva calcolato una fame così forte: “Sopravvivere nella boscaglia della Nuova Zelanda non è facile”. Ha ammesso quanto successo, specificando che c’erano “creature che correvano intorno al campo che non ci è permesso mangiare” ma era entrato in una “mentalità di fame assoluta”. Le immagini, quindi, darebbero conferma sul fatto che i due concorrenti erano consci della regola che stavano infrangendo:
“C’è questo bisogno molto profondo di mangiare questa idea di ‘infrangere la regola’. Sì, sapevo che stavo infrangendo una regola, ma non è importante quando hai fame. Quello che ho fatto è stato una mancanza di rispetto nei confronti della Nuova Zelanda, e mi dispiace. Avevamo delle strategie in atto per la gara, ma non ci siamo preparati alla fame”
Il Dipartimento per la conservazione della Nuova Zelanda ha affermato di essere stato avvertito da un rappresentante della società di produzione, Original Productions con sede negli Stati Uniti, poco dopo l’accaduto. Nel commentare il gesto dei due concorrenti, hanno compreso la situazione psicologica dettata dalla gara, dalla fame e dalle condizioni di gioco spesso al limite ma hanno duramente condannato quanto fatto:
“Uccidere e mangiare una specie protetta nativa è inaccettabile e la società è ‘informata’ sulla necessità che i partecipanti al suo programma aderiscano alla legislazione sulla conservazione”
Dylan Swain, un portavoce del Dipartimento, aveva dato il permesso alle riprese evidenziando “chiare condizioni che stabilivano che le specie e le piante protette non potevano essere raccolte o consumate”. Ma questo non è bastato. Secondo quanto viene riportato sul sito ufficiale, la pena per l’uccisione di animali selvatici protetti potrebbe arrivare a due anni di prigione o una multa fino a 100.000 dollari neozelandesi.