Come finisce Qui non è Hollywood? La spiegazione del finale della serie tv
Il quarto ed ultimo episodio della miniserie di Disney+ si concentra sulla figura di Cosima (Vanessa Scalera), sempre più sola ma determinata a stare accanto alla figlia
Come finisce Qui non è Hollywood? La spiegazione del finale della serie tv di Disney+, uscita oggi, mercoledì 30 ottobre (con qualche giorno di ritardo rispetto al previsto per via della richiesta da parte del sindaco di Avetrana di cambiarne il titolo), e che è disponibile con tutti e quattro gli episodi, diretti da Pippo Mezzapesa e prodotti da Groenlandia.
La serie tv ricostruisce il delitto di Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010, raccontandone gli sviluppi dal punto di vista di quattro personaggi: la vittima (Federica Pala), la cugina Sabrina (Giulia Perulli), lo zio Michele (Paolo De Vita) e la zia Cosima (Vanessa Scalera).
Ogni episodio si concentra su uno di questi personaggi, fino al finale in cui le indagini giungono alla conclusione e, con esse, anche i personaggi scoprono la loro sorte. Nel mentre, il circo mediatico che ha affollato Avetrana continua a raccontare senza sosta uno dei casi di cronaca nera che pi hanno scosso l’opinione pubblica.
Il finale di Qui non è Hollywood
La conferenza stampa
L’ultima puntata della miniserie è incentrata sulla figura di Cosima, la zia di Sarah Scazzi. Prima di passare a lei, però, l’episodio si apre con la conferenza stampa che conferma il ritrovamento del corpo della giovane dopo la confessione di zio Michele. Quando, però, un la giornalista Daniela (Anna Ferzetti) chiede al Pm Diana (Geno Bove) se quindi il caso si possa considerare risolto, questo ammette che può esserlo solo “al 95%”. Una risposta che lascia nella reporter dei dubbi, gli stessi che ha iniziato ad alimentare nei confronti di Sabrina e Cosima anche dopo l’arresto di Michele.
Cosima rimane sola, a fianco di Concetta
L’attenzione dell’episodio si sposta quindi su Cosima, e sulle continue preoccupazioni che la donna deve avere nei confronti degli sciacalli che tentano di intrufolarsi nella sua villeta per raccogliere qualche documento esclusivo della famiglia.
Cosima continua a restare a fianco della sorella Concetta (Imma Villa), anche quando questa dovrebbe riconoscere il corpo della figlia. Concetta, infatti, si rifiuta di vedere il cadavere di Sarah, sostenendo che rivedrà la figlia solo quando questa risorgerà sulla terra, come scritto nella Bibbia. Tocca a Cosima, quindi, riconoscere il corpo della ragazzina.
L’incontro tra Cosima e Michele
Sconvolta, una volta uscita dall’obitorio Cosima raggiunge Michele in carcere: la donna vuole assicurarsi che l’uomo abbia chiaro in mente quello che dovrà dire una volta che tornerà nella villetta per spiegare la sua versione agli inquirenti.
Prima di salutarlo, gli dice che “Se avessi fatto io quello che hai fatto tu, mi sarei già ammazzata”: una frase che colpisce Michele, tanto da far pensare che l’abbia detta apposta per continuare ad avere un qualche controllo sul marito e fargli capire di agire come lei gli dice di fare. Nel frattempo, ad Avetrana torna Claudio (Leonardo Bianconi), fratello di Sarah, per i funerali.
I funerali di Sarah
La cerimonia funebre viene trasmessa in diretta tv: Cosima, Sabrina e Valentina (Roberta Infantino) non possono andare alle esequie per il rischio di essere travolte dalla folla e sono costrette a seguirle da casa. Qui, commentano in un’atmosfera tesa i passaggi del funerale e criticano il dolore di quanti, tra la folla, vi stanno prendendo parte. Soprattutto Sabrina sembra particolarmente infastidita, in particolare dalla presenza di Ivano (Giancarlo Commare) con la ragazza che sta frequentando. Cosima nota il suo risentimento e, con lo sguardo, prova a farle capire di darsi una calmata
Solo poco dopo l’inizio della scena, infatti, scopriamo che le tre donne non sono sole, ma in casa c’è anche Daniela, con una telecamera, per riprenderle mentre assistono ai funerali. Daniela sembra ormai aver capito tutto e, prima di andare, sussurra nell’orecchio a Cosima “Io, se fossi in voi, la verità la direi prima che la dica qualcun altro”.
La giornalista ha insomma capito che Michele è solo una copertura e che è questione di tempo prima che la verità venga a galla. Probabilmente anche alla luce di questo consiglio, Cosima quella sera intima Valentina di tornare a Roma, regalandole una delle bambole di pezza da lei cucine, quasi come se fosse un ultimo regalo fatto alla figlia.
Il sopralluogo con Michele che cambia tutto
Quando Michele torna nella villetta per confermare quanto detto al Pm, l’uomo è molto confuso. Michele, nel garage in cui è stata uccisa Sarah, cerca di ribadire quando detto nell’interrogatorio, ma si tradisce usando il plurale. Giove capisce che l’uomo, quando è avvenuto l’omicidio, non era solo: con lui c’era Sabrina, che sta ascoltando da dentro casa insieme alla madre. Sabrina viene arrestata: prima di uscire di casa, chiede alla madre di vedere Ivano. Ma la madre le risponde con un sonoro schiaffo.
La solitudine di Cosima
Cosima, ora, è sola nella villetta, che nel frattempo è diventata anche un plastico in uno dei vari programmi tv che stanno seguendo ossessivamente il caso. Concetta la invita a non stare da sola ed a trasferirsi a casa sua, ma Cosima si rifiuta di andarsene. Piuttosto, sfida la stampa e i curiosi, affrontandoli e dicendo loro che ha intenzione di chiedere il divorzio da Michele.
Quest’ultimo, in carcere, cerca di far ingelosire la moglie con delle lettere inviategli da alcune donne: alla fine, le promette che si prenderà tutta la colpa di quanto accaduto e che scriverà a Sabrina una lettera di scusa. La ragazza, lette le parole del padre, si convince che uscirà presto di prigione.
La testimonianza del fioraio
Un’altra svolta avviene quando Carmen (Lia Zinno), amica di Concetta, spinge la figlia ad andare dai carabinieri a dirle quello che il suo titolare avrebbe visto. L’uomo (Giorgio Consoli), fioraio di Avetrana, il giorno della scomparsa di Sarah si trovava poco distante da casa Misseri per lavoro ed ha visto Cosima spingere Sarah in auto.
Quello che per lui potrebbe però essere un sogno che confonde con la realtà diventa fondamentale nelle indagini per capire che Michele non ha fatto tutto da solo. Alla fine, è proprio Carmen a fare la segnalazione alle Forze dell’Ordine. Le indagini prendono così una nuova piega.
Concetta vuole la verità
Michele dice a Cosima che Giove ormai non crede più che abbia ucciso Sarah da solo: la donna intuisce che manca poco perché le indagini conducano anche a lei. In uno degli ultimi confronti con la sorella, anche Concetta sembra ormai aver capito tutto.
Concetta ribadisce la differenza del proprio stile di vita rispetto a quello della sorella; Cosima, dal canto suo, ricorda a Concetta di aver sempre voluto bene a Sarah, e che lei, sua madre, le vuole bene solo ora che non c’è più. Per Concetta è l’ultima occasione di sapere la verità dalla sorella: “Tu non puoi non sapere cosa è successo in questa casa, tu sei questa casa”, le dice, offrendole il proprio perdono, ma solo se le dirà tutto. Ma Cosima, seppur scossa e con le lacrime agli occhi, le dice solo che “Tua figlia è morta, la mia è viva. Solo questo conta”. Cosima, insomma, è decisa a fare di tutto pur di proteggere la figlia.
Le scene finali
Negli ultimi minuti dell’episodio, Cosima immagina di parlare con Sarah, proprio nel giorno del suo compleanno. Davanti a una torta (quelle che la madre, per il suo credo religioso, non le preparara), Cosima ricorda a Sarah che quella non è casa sua, nonostante lei si sia sempre trovata bene lì, con lei. “Te ne devi andare, io devo andare da mia figlia”, dice Concetta, ormai rassegnata al suo destino.
A Sarah non resta che prendere la bambola di pezza fatta da Cosima che la raffigura e uscire di casa. Ora è sola, nella via principale di Avetrana. Mentre la percorre, sulle note di “Who wants to live forever” dei Queen, la strada si affolla di poliziotti e giornalisti, che si stanno dirigendo da Cosima. Sarah, in quel momento, capisce che quella che ha sempre pensato fosse casa sua alla fine non lo era, così come le ha detto poco prima Cosima.
La serie si conclude ricordando al pubblico cosa è successo negli anni seguenti all’omicidio: Sabrina e Cosima sono state condannate in via definitiva all’ergastolo. Si proclamano innocenti ed hanno presentato ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo, che deve pronunciarsi sul ricorso stesso (ritenuto ammissibile nel 2018). Michele, invece, è stato condannato a 8 anni per la soppressione del cadavere e ha da poco finito di scontare la pena. Ad oggi, continua a proclamarsi unico colpevole.