Un mondo dentro un altro mondo. Quello che ormai viene chiamato “Calcare-verse” è capace di sorprendere con mille citazioni e riferimenti provenienti dalla cultura pop degli ultimi anni. Zerocalcare lo ha sempre fatto nelle sue opere, e Questo mondo non mi renderà cattivo non è da meno: sono numerosissimi gli easter-egg e le citazioni contenute nei sei episodi disponibili su Netflix.
Tra serie tv, storpiature di celebri marche, gruppi musicali e gusti di gelato discutibili, ci siamo divertiti a sbirciare oltre la storia principale raccontare e a scoprire cosa Michele Rech e la squadra che la lavorato al suo fianco hanno inserito tra le righe. Come detto, un mondo dentro un altro mondo.
Gli easter-egg di Questo mondo non mi renderà cattivo
Un mare di serie tv
Cominciamo dalle citazioni più evidenti, quelle sulle serie tv. Zerocalcare, che non ha mai negato la sua passione per il genere, ha infarcito ogni episodi di riferimenti dedicati alle serie più cult in circolazione, e non solo. Bridgerton, nel primo episodio, si prende addirittura uno spazio con tanto di rivisitazione della Regina Carlotta e dei pettegolezzi di Lady Whistledown. Ma anche Stranger Things e la mitica scena di Will che piange guardando fuori dal finestrino dell’auto viene ripresa, nel secondo episodio.
Il catalogo di Netflix viene riproposto nell’ultimo episodio, quando Armadillo ricorda un personaggio già visto in Strappare lungo i bordi. Tra i titoli che si intravedono -storpiati rispetto all’originale- ci sono Anna bella de papà, Gliu (You), Storia de Wanna (Marchi), Delle Tigri so il Re (Tiger King), Nachos (Narcos), The Corona (The Crown), Meglio chiamà l’avvocado (Better Call Saul, citato anche in un’altra scena), Ma che è ‘na torta quella? (Is it cake?) e Omone Maggico (The Wicher). Sempre nel catalogo ripensato da Zerocalcare c’è anche 100 ansie sotto un tetto, titolo che prende ispirazione da Otto sotto un tetto, sit-com degli anni Novanta.
Uscendo dalla piattaforma, anche Maggie Smith viene ritratta nei panni di Lady Violet in Downton Abbey, e non mancano i riferimenti a Game of Thrones (una delle serie preferite di Zerocalcare) ed a Jeoffrey Baratheon, indicato come uno dei personaggi più antipatici di sempre. Nella vecchia camera da letto di Zerocalcare, poi, c’è anche un post che recita “Ce vojo crede”, la sua reinterpretazione dell’“I want to believe” di X-Files.
C’è anche spazio per l’autocitazionismo: sulla parete della stanza del Commissariato in cui racconta la sua storia, c’è un post-it con scritto “SLIB”, ovvero l’acronimo di Strappare lungo i bordi, la sua prima serie. In un’altra scena, inoltre, il fumettista si trova alla presentazione di una delle sue opere, “Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia”, uscita nel 2021.
Film, cartoni e videogiochi
La cultura pop in Zerocalcare trova spazio grazie anche ad alcuni film, con il titolo anche in questo caso volutamente modificato dal fumettista. Don’t look up diventa Nun guarda su, Il mondo di Amelie da “favoloso” diventa “melassoso”, Una notte da leoni si trasforma in Famo bisboccia stasera, La Dolce Vita è L’Amara Vita e Tenet diventa Tenete.
Citazioni anche per Jurassik Park, Alfred Hitchcock e la sua celebre sagoma, Darth Vader di Star Wars (il suo busto si trova a casa di Zerocalcare) e Legolas de Il signore degli anelli.
Nel secondo episodio c’è una sfilza di citazioni di cartoni cult del passato: da Capitan Tsubasa (ovvero Holly e Benji) che diventa Capitan Tsero a Miracle Girls (Un po’ di magia per Terry e Maggie), trasformato in Miracle Boys, passando per Heidi e Doraemon, qui Colletti Biancaemon.
Anche Armadillo si fa citazione: nelle scene in cui entriamo nel cervello di Zerocalcare, la sua coscienza si ritrova ad avere sulle spalle le bolle di ossigeno che trasportavano l’ossigeno in Siamo Fatti Così. Nel talk show, inoltre, uno degli ospiti si presenta vestito come uno dei Teletubbies. Zerocalcare, invece, indossa brevemente la maschera di Spiderman e, nell’ultimo episodio, diventa… Braccio di ferro.
Nella sala giochi in cui la sua amicizia con Cesare sono offerti altri spunti: ecco che, allora, troviamo Pikkiaduro (che altro non è che il termine con cui si chiamano i videogiochi in cui i personaggi si picchiano, come Street Fighter) e Grande Furto Auto, traduzione di Grand Thief Auto.
La tv italiana secondo Zerocalcare
Anche la tv italiana viene citata nel corso della serie. La citazione più evidente è sempre nella stanza del Commissariato in cui si trova il protagonista: alla sua destra vediamo infatti una foto di Terence Hill nei panni di Don Matteo, autografata con dedica “Ai miei amici” (piccola parentesi: il calendario sulla stessa parete, di “Colleghi che indicano cose”, è un omaggio alla pagina Facebook “Forze dell’ordine che indicano alla telecamera il luogo del misfatto”).
Nell’ufficio in cui si incontra con gli autori del programma tv a cui deve partecipare come ospite, invece, ci sono delle locandine di alcune produzioni dell’immaginario canale: escluso Baking Bread (che si rifà a Breaking Bad, ovviamente), gli altri poster s’immergono nel mondo delle tv italiana.
Primate e Primate è Uomini e donne, Live non è la Drusio (che si intravede negli indici di ascolto dietro Zerocalcare) è Live non è la D’Urso, Storie de immacolate concezioni (su Casalinghe Channel) è Non sapevo di essere incinta. E poi la fiction: Capraia (Capri) e Preti in divisa-Tra messe e omicidi (altro riferimento a Don Matteo). Paolo Bonolis conquista anche una propria rappresentazione, come storico conduttore di Affari Tuoi. Infine, lo stesso titolo dell’ultimo episodio, “Non c’è un posto per te”, rimanda a C’è posta per te, anche se in questo caso il suo significato si allontana molto dal people show.
La musica
Elemento fondamentale della serie (con i brani scelti tutti da lui), la musica non solo si sente, ma si vede, grazie ad alcuni easter-egg creati ad hoc. I poster sul muro del salotto di Zerocalcare, in particolare, citano tre gruppi: The Angry Kids, Angelic Upstarts e la Bridaga Flores Magon. Sempre a casa di Zero, però, in una scena s’intravede anche una copertina di un 45 giri che riproduce il logo ufficiale dei Beatles.
Infine, nell’ultimo episodio, mentre Zero e Secco si dirigono verso casa su un murales si legge “Dax odia ancora”: è il titolo di una canzone dei Lumpen ispirata ai fatti di cronaca del 2003, in cui ha perso la vita Davide Cesare, detto Dax. Anche il titolo della serie è quello di un brano musicale, del cantautore romano Path.
Al supermercato
Anche Zerocalcare fa la spesa, ma nel suo supermercato i prodotti hanno marche leggermente differenti dalle nostre. Tra questi, l’aperitivo ha il nome di Brodolino, mentre per la colazione ci sono i Loaffer, i Bavosini e i San di Stelle. Nell’ultimo episodio, durante gli scontri davanti al centro di accoglienza, da un cassone dei rifiuti spuntano inoltre delle lattine di… Ciao Cora.
Annamo a pijà er gelato?
Abbiamo tenuto per ultimi alcuni easter-egg tra i più divertenti della serie, quelli all’interno della gelateria in cui, nel primo episodio, Zerocalcare, Secco e Sarah si ritrovano.
Se Secco vuole a tutti i costi il gusto cioccolato fondente, nelle vaschette la scelta spazi dal gusto “stocxxxo” a “tonno”, passando per “ketchup” ed “ansia”. Non solo: la gelateria propone la coppa “Er cupolone”, il gelato alla trippa, alla birra e l’opzione “prezzemolo sul gelato”. Strano che Secco voglia a tutti i costi il cioccolato fondente…