Home Rai 1 Questione di stoffa, la recensione del film-tv: Spollon diventa protagonista in una comedy integenerazionale e si conferma talento da tenere d’occhio

Questione di stoffa, la recensione del film-tv: Spollon diventa protagonista in una comedy integenerazionale e si conferma talento da tenere d’occhio

Alla sua prima esperienza da protagonista assoluto, Spollon si conferma bravo interprete della comedy in tv

3 Novembre 2024 23:40

Buona la prima per Pierpaolo Spollon. Se è vero che il giovane attore è ormai noto al grande pubblico Rai per le sue partecipazioni a varie fiction di successo, mai era stato protagonista assoluto, fino a Questione di stoffa. Ci voleva il film-tv di Purché finisca bene per dargli un’occasione che, va detto, si è portato casa egregiamente, trovandosi a proprio agio in un genere che, se frequenterà ancora, gli regalerà altre soddisfazioni.

Questione di stoffa, recensione

Spollon è un interprete che si presta molto bene alla comedy: non a caso i personaggi che ha interpretato in passato hanno sempre avuto un’inclinazione all’essere simpatici e a fare breccia nel pubblico. Sensazioni che sono state amplificate dal personaggio di Matteo, buona incarnazione del giovane italiano medio di oggi.

Matteo all’inizio del film-tv è a un bivio, letteralmente. Nel corso della fiction, scopriamo che lo è anche metaforicamente: accettare le decisioni prese per lui dal padre e seguirne le ore nella sartoria di famiglia o tentare la strada della graphic novel, passione da sempre dietro cui si cela il suo vero talento? Come nel più classico confronto tra due generazioni, lo scontro è inevitabile, ma anche la capacità di ascoltare l’altro, almeno da parte dei più giovani.

La scelta di Questione di stoffa è stata infatti quella di voler mettere in luce la capacità delle generazioni più recenti di accettare cambiamenti e progressi e, soprattutto, di avere la curiosità di scoprire ciò che è differente. La sceneggiatura gioca quindi su questa indole, declinandola al format del ciclo Purché finisca bene.

La serie di film-tv di Pepito Produzioni sappiamo essere sempre orientata al racconto dell’Italia che cambia, magari a fatica, ma che sa accettare di dover fare dei passi in avanti per migliorarsi. Una lunga morale a cui le varie fiction prodotte danno sempre più spesso l’abito della comedy: avviene anche in Questione di stoffa, dove la commedia si affianca alla storia romantica e all’ironico scontro tra culture per portare a casa un messaggio di integrazione e progresso che ben s’incastra tra gli obiettivi del progetto.

E pazienza se i dialoghi non sono sempre all’altezza: a un film-tv che vuole rilassare per 100 minuti non si chiedono frasi che possano diventare citazioni. Piuttosto, si chiede un. cast che sappia tramutare in espressioni le intenzioni iniziali. E, tornando all’inizio di questo pezzo, Spollon si fa bravo portavoce di questa missione, affiancato da un cast al servizio di una commedia semplice.

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