Quelli che…, congedo sottotono. Mazzocchi: “Sapevamo di rischiare, colpa del calcio spezzatino”
Quelli che… saluta il pubblico. Marco Mazzocchi: “A me spiace per chi aveva scelto questo lavoro rinunciando ad altre possibilità”
Un congedo con pochi sorrisi e pochissime parole. Quelli che… ha salutato il pubblico, con il programma di Rai 2 che non tornerà in onda nel 2022, salvo clamorosi ripensamenti.
Di sicuro verrà archiviato l’esperimento di prima serata, tentato dopo l’abbandono – azzardato e oggettivamente insensato – della domenica pomeriggio.
L’addio è stato sottotono e dai volti di Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Mia Ceran si è potuto percepire il reale stato d’animo dei conduttori. “Ringraziamo il nostro pubblico, ringraziamo le maestranze e la produzione Rai, la nostra band, tutti i professionisti che con il loro lavoro hanno reso possibile andare in onda. Quelli che… vi saluta e vi augura un magnifico Natale”.
Malinconia testimoniata su Twitter anche da Marco Mazzocchi: “Vi abbraccio compagni di viaggio e a presto, perché no?”. Un auspicio che ad oggi nessuno può raccogliere e al quale, probabilmente, non crede nemmeno lo stesso giornalista: “Non è mai piacevole interrompere un lavoro. Sapevamo di rischiare, uscendo dalla comfort zone della domenica pomeriggio. Il calcio spezzatino ci ha portato a questa decisione. Poteva andare meglio, certo, ma solo chi non risica non rosica”.
Mazzocchi è rammaricato: “A me spiace per chi aveva scelto questo lavoro rinunciando ad altre possibilità. Questo è il grande punto interrogativo di ogni nuova avventura televisiva o professionale in generale. Perciò, a me dispiace soprattutto per loro. Ogni esperienza però lascia anche segni buoni. In questo caso, aver condiviso un percorso difficile, già dalla scorsa stagione, in piena pandemia, con tante persone dotate di passione è già, comunque, un toccasana. Non capita spesso di lavorare con un gruppo così ampio e così ricco di valori. Un gruppo di professionalità diverse, unite da quella parola – passione – che spesso significa successo. La differenza tra spesso e sempre l’abbiamo vissuta oggi. Ma ci avete e abbiamo messo tutto. E questo conta”.