Stavolta lo sciopero del personale del centro di produzione della Rai di Milano non c’entra nulla. Quelli che… registra e lo fa per scelta autonoma, attuando così uno scollamento dalla strettissima attualità e, soprattutto, dalle partite di Europa e Conference League.
Spostato dal lunedì al giovedì, con annessa ed ennesima modifica al titolo, il programma con Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Mia Ceran è un prodotto preconfezionato per larga parte dedicato alla celebrazione dei sessant’anni di Rai 2.
Si rievocano i fasti di Portobello (con tanto di pappagallo in studio), di Indietro Tutta ( c’è Nino Frassica, purtroppo a distanza e depotenziato), del Collegio e di Furore, mentre per il resto lo spartito resta identico.
Se Ubaldo Pantani sforna per la prima volta un irresistibile Enrico Letta e Brenda Lodigiani si lancia nelle interpretazioni brillanti di Katia Ricciarelli e Victoria dei Maneskin, la percezione resta ugualmente quella di uno show che sa di essere in discussione, con battute e sentenze ironiche sparate qua e là. “Stasera si celebra quella che è stata la nostra televisione”, dice Kessisoglu. “Sì, è stata…”, sottolinea Bizzarri che in chiusura, nel momento in cui la Ceran dà appuntamento alla settimana prossima (senza specificare il giorno), si gira verso la collega gesticolando platealmente, come ad affermare “ma che stai dicendo”.
Enrico Lucci, collegato da Montecitorio per cavalcare (a modo suo) la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale, è accolto da un violento temporale. Tuoni e lampi che però hanno colpito Roma nella serata di mercoledì, altra prova del mancato live della trasmissione che si aggiunge all’orario sballato segnalato dagli orologi da polso di diversi ospiti.
Sganciato dai match di Serie A, che garantivano spunti e ulteriori possibilità di riferimenti esterni, Quelli che… offre una fotografia mesta e avvilita, nonostante i sorrisi di circostanza. Le idee non mancano, l’impegno nemmeno, eppure Quelli che… sembra già mostrare la data di scadenza. Insomma, in pochi danno la sensazione di credere ad un progetto a lungo termine.