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Quelli che il calcio, Lucia Ocone imita Monica Cirinnà (video)

A Quelli che il calcio Lucia Ocone ha imitato Monica Cirinnà, stressata per la sua legge sulle unioni civili

pubblicato 21 Febbraio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 04:23

Attinge dall’attualità la nuova imitazione di Lucia Ocone a Quelli che il calcio: l’attrice comica, infatti, ha voluto portare nel programma di Raidue Monica Cirinnà, l’artefice del ddl sulle unioni civili, la legge tanto discussa e che, la settimana scorsa, ha subìto un brusco rallentamento a causa della decisione del Movimento 5 stelle di non votare l’emendamento Marcucci che avrebbe eliminato tutti gli altri emendamenti a proposito.

L’imitazione della Ocone mostra, quindi, una Cirinnà stanca e stressata: sta cercando di trovare un punto di incontro tra i vari partiti per far passare la sua legge. Per riuscirsi, arriva a proporre degli scambi originali:

“Togliamo l’adozione ma in cambio diamo la reversibilità della pensione, successione del contratto d’affitto ed una batteria di pentole. Portalo agli alleati. Mancano gli ultimi aggiustamenti. Dateci una settimana. Voglio dire, una settimana prima o due secoli dopo è uguale.”

La Cirinnà, però, è anche arrabbiata con la corrente del suo partito che avrebbe impedito alla legge di passare velocemente:

“Io ho una rabbia. Mercoledì scorso ci mancava tanto così. Io avevo l’ok del Movimento 5 stelle, l’ok del Ncd, l’ok degli Ncc, poi è arrivato questo no dei Neanderthal del Pd ed è saltato tutto. E’ una corrente del Pd tipo i catto-dem ma più moderna.”

Lo sfogo non serve a fermare le trattative con i “Guelfi”, come li chiama lei, ed il tentativo di far contenta la comunità Lgbt con qualcosa di differente dagli stessi diritti dati agli eterosessuali arriva a toccare l’insensato:

“Ai gay togliamo le strisce pedonali, gli diamo venti euro su Zalando ed una foto autografata di Paola e Chiara.”

Ma i tentativi non sembrano portare ad un buon esito, neanche un ultima proposta di scambio abbastanza estrema:

“Se io tolgo la riforma succhiotto e gli do un’abbonamento a Netflix? O gli do la possibilità di sposarsi e gli tolgo il diritto di voto. Sì ad unioni civili ma solo tramite estrazione di cartoline postali”.

Una serie di tormentoni che permetteranno alla Ocone di riproporre la sua Cirinnà nel corso della puntata, seguendo così il tormentato percorso di una legge al centro di tanti dibattiti e di uno scontro che porta l’Italia a dover affrontare un tema senza rimandarlo.

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