Quelli che il calcio, Daft Punk e Sanremo 2014: le idee sono buone ma non originali
Le trovate comiche della puntata di oggi del programma condotto da Nicola Savino.
L’ospite più in vista della puntata odierna di Quelli che il calcio è stato sicuramente Flavio Insinna, il conduttore di Affari Tuoi già protagonista di una delle imitazioni, come sempre riuscite, di Ubaldo Pantani. La commistione tra l’imitato e l’imitatore, però, non ha prodotto un risultato esaltante: Insinna, infatti, risulta prolisso e pesante anche quando fa la macchietta di se stesso e lo scarso apporto autorale ha fatto il resto.
Le idee comiche degne di nota di questa puntata sono state altre e sono le seguenti: l’imitazione dei Daft Punk (in onda già da qualche settimana) e l’interpretazione dei testi delle canzoni del prossimo Festival di Sanremo con una melodia e un arrangiamento inventati.
Le idee sono buone ma, ahimè, non originali.
Iniziamo dall’imitazione dei Daft Punk: i componenti del duo elettronico francese, conosciuti anche dai non esperti di musica per il loro particolare look (i musicisti Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter non si separano mai dal loro casco da robot), sono stati immaginati e rappresentati in situazioni tipiche del quotidiano come, ad esempio, la spesa al supermercato. Per i dialoghi, sono state utilizzate le basi delle famose canzoni Harder, better, faster, stronger e Around the world.
Come già scritto, l’idea è già stata realizzata in passato. Lo sketch, infatti, è stato proposto durante il programma radiofonico 50 Songs, ora Asganaway, in onda su Radio Deejay, e realizzato da Fabio Alisei e Wender.
Nessuna dietrologia: è probabile che Savino abbia solamente preso in prestito un’idea dai suoi amici di Radio Deejay per portarla in tv, magari anche con il benestare di chi l’ha realizzata.
Anche l’idea di reinterpretare i brani di Sanremo, basandosi esclusivamente sul testo e inventando una melodia e un arrangiamento (solitamente presi da una canzone già nota), però, è già stata proposta in passato.
Una trovata comica messa in atto in più varianti e proposta più volte, con l’esempio più lampante che arriva dal famoso DopoFestival del 2008 di Elio e Le Storie Tese:
Un uomo è un albero di Noemi, quindi, è diventata Terra promessa di Eros Ramazzotti, cantata da Paola Iezzi.
Liberi o no di Raphael Gualazzi, è diventata La terra dei cachi di Elio e Le Storie Tese, cantata da Francesco Baccini.
A un isolato da te di Francesco Renga è diventata Non dirgli mai di Gigi D’Alessio, cantata da Savino e Insinna.
Il risultato finale non è stato propriamente spassoso. Ci si poteva ingegnare di più.
Quando si è trattato, infine, di tirare fuori un’idea originale, gli autori di Quelli che il calcio sono arrivati a riesumare il Mago Otelma e le sue previsioni.
Come sempre, sforzi cerebrali al minimo sindacale.