Quelli che il calcio, da Parigi Alessandro Di Sarno (per pochi minuti), ma in studio è trash con “Mimmo’s Got Talent”

Oggi domenica 11 gennaio 2015 è un giorno particolare, anche per la nostra Tv. A Parigi, infatti, c’è la marcia contro il terrorismo, in ricordo alle vittime della strage di Charlie Hebdo. Prevista la presenza dei capi di Stato da tutto il mondo.

I programmi hanno provato ad adattarsi e così a Domenica in ci sarà la sola Arena gilettiana , ma che lascerà spazio al Tg1 mentre saltano Perego e Insegno: niente intrattenimento.

Su Rai 2, invece, il calcio prosegue e quindi Nicola Savino è in onda con il suo Quelli che il calcio. Fin qui nulla di male.

In apertura annuncia che la puntata sarà dedicata alla “bellezza” e cercherà di stemperare con l’intrattenimento in quest’ottica, anche se poi si darà comunque spazio ad Alessandro Di Sarno collegato da Parigi.

Ma prima che Savino si colleghi con Di Sarno abbiamo assistito ad un momento d’intrattenimento che dire trash sarebbe poco. Si tratta del talent parodia “Mimmo’s got talent” confezionato da Dj Angelo. Un siparietto davvero tra l’imbarazzante e il grottesco, che forse fa ancora più effetto data l’esigenza di sobrietà imposta dai terribili fatti di sangue francesi.

Per questo “talent” addirittura una giuria (con ospiti e comici del programma): Roberta Giarrusso, Massimo Bagnato e Gioia Marzocchi.

Il trash, però, arriva con gli improbabili concorrenti: se i primi si sono limitati ad unire danza e suoni della zampogna, il secondo viene presentato come Milo Pelazzi – Uomo con vista a raggi x. Il tizio dovrebbe distinguere a vista tra uova sode e fresche, ma finisce per schiacciarsi uova in testa.

Trionfo del pecoreccio, infine, con José Miguel, uomo che rompe oggetti (in questo caso taniche di plastica) con il sedere:

In una puntata dedicata alla bellezza (e con ospite il grande James Taylor) era proprio necessario questo siparietto?

Fortunatamente si va oltre e parte il collegamento da Parigi con Di Sarno. Inizialmente ci sono stati piccoli problemi tecnici, poi si è ripristinato. Di Sarno ha spiegato cosa avverrà di lì a poco in piazza e poi spazio alla clip di una sua intervista a quelle che ora sono le vittime della redazione di vignettisti di Charlie Hebdo.

Sarebbe bastato poco: dare maggiore spazio a Di Sarno (un solo collegamento fugace di pochi minuti) in apertura ed evitare quell’inutile teatrino, quantomai stonato oggi.