Home Ballando con le Stelle Quelli che il calcio cavalca il fenomeno Joe Maska per insicurezza e non per moda

Quelli che il calcio cavalca il fenomeno Joe Maska per insicurezza e non per moda

L’imitazione di Andrea Sambucco.

pubblicato 5 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:41

Seguire le mode televisive non è un peccato soprattutto per i programmi che puntano su una comicità quasi esclusivamente metatelevisiva come Quelli che il calcio.

Il programma di Rai 2 condotto da Nicola Savino, infatti, come l’anno scorso, punta molto sulla risivitazione demenziale di tanti programmi di successo: Chi l’ha visto?, Italia’s got talent, Tale e quale show, Pechino Express, Report e tanti altri.

L’attenzione degli autori di Quelli che il calcio, quindi, non poteva non concentrarsi su quello che già è diventato praticamente uno dei fenomeni televisivi di questo autunno ossia Joe Maska, il ballerino “mascherato” che Milly Carlucci ha inserito, con furbizia ben studiata (al limite del “mezzuccio”) nel cast della decima edizione di Ballando con le Stelle, che ha preso il via ufficialmente ieri sera.

Non c’è assolutamente niente di male, quindi, se il programma domenicale di Rai 2 ha messo le mani sul ballerino mascherato, giocando ovviamente sulla sua misteriosa identità.

L’imitazione, annunciata, in modo decisamente controproducente, in pompa magna, però, si è rivelata totalmente deludente: risate praticamente pari allo zero e un testo qualitativamente basso, buttato giù praticamente, e molto probabilmente, tra ieri sera e oggi (l’interpretazione di Andrea Sambucco non ha aiutato).

Un Joe Maska un po’ in sovrappeso (“Dopo la trasmissione, mi sono rilassato un attimo”), si presenta in studio e viene subito “smascherato” sulla sua nazionalità:

Se parlassi italiano, non mi crederebbe nessuno! Senti un po’: ciao, sono Giovanni Mascarone e vengo da Venezia…

Nel corso dell’intervista, il finto Joe Maska, appena parte il suo personale tema musicale apocalittico, si alza in piedi, compiendo una serie di azioni, come spaccare un mattone o rompere una noce, con un’enfasi spropositata:

Quando parte questa musica, mi sento dieci Joe Bastianich dentro!

Riguardo la nascita della sua “leggenda”, l’imitazione di Joe Maska vira sul più banale degli appigli comici:

Tutto è nato due anni fa, ero uscito una sera con mia moglie, lei voleva andare al cinema e io al teatro, abbiamo raggiunto un compromesso: club per scambisti.

Il punto più basso si tocca quando il finto Joe Maska mostra una foto della sua famiglia: i componenti, ovviamente, sono tutti mascherati.

La chiusura è la seguente:

Ho un appuntamento con Milly Carlucci. Devo fare Zumba mentre sollevo un motorino infuocato.

Quelli che il calcio si butta letteralmente a pesce sui fenomeni televisivi, senza analizzarli, senza studiarli più approfonditamente, senza ricavare dal personaggio originale qualcosa che deve risultare necessariamente più interessante e divertente.

Le parodie del promo di Report di Milena Gabanelli, ad esempio, hanno fatto molto ridere.

Basta poco.

Cavalcare i fenomeni così sbadatamente, come nel caso di Joe Maska invece, denota molta insicurezza.

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