Quarto Grado: la cronaca nera al servizio della community di #quartograders. Missione compiuta!

Da qualche anno a questa parte, mi sono spesso interrogato sulla quasi necessaria utilità di un programma di inchiesta, in prima serata, sui casi di cronaca nera seguitissimi dai telespettatori italiani. Soprattutto, di fronte, ad uno scenario televisivo assai apocalittico in cui ogni trasmissione tende ad accaparrarsi lo scoop del secolo sulla pelle dei protagonisti: esclusive, documenti, interviste a tutte le ore del giorno, in contemporanea su ogni rete.

Un approfondimento ben fatto, come Quarto Grado, si inserisce perfettamente in questo quadro multisfaccettato distinguendosi dalla massa: racconto secco e dettagliato dei fatti senza morbosità, grande rispetto per le vittime, e sensibilità verso i parenti.

Gianluigi Nuzzi, risulta molto più a proprio agio tra i gialli italiani, sfoggiando un lessico meno giornalistico e formale per lanciarsi in espressioni assai più colloquiali e familiari (es: i figli “scodellati” dalla Scampini). La Viero, invece, si destreggia, con disinvoltura, tra un ospite e l’altro senza risultare la “sapientina” di turno. I delitti nostrani, ormai, dopo un periodo di naturale rodaggio, non hanno alcun segreto per la giornalista Mediaset.

Arricchito il parterre degli opinionisti (con l’ingaggio dell’ex padrona di casa Sabrina Scampini) e competenti esperti, in questa edizione, la trasmissione pone, al centro dell’attenzione, i telespettatori (convocati, energeticamente, a più riprese in qualità di provetti Sherlock Holmes), invitati in studio, fatti intervenire telefonicamente (per dialogare con Meluzzi o Garofano) nel più profondo anonimato o coinvolti attraverso la campagna di sensibilizzazione #baciachiami.

E’ forte il desiderio di creare, col tempo, e una buona dose di pazienza, una community di #quartograders, una folla di fedelissimi seguaci che vive sui social, commenta appassionatamente le puntate e si interessa agli ultimi sviluppi delle storie più in auge tra l’opinione pubblica. Un passaparola repentino che mira a sbaragliare, a costo zero, la concorrenza e che fa tanto bene agli ascolti di Rete4. Vista la tarda ora della chiusura, a ridosso delle 0:30, la squadra capitanata da Siria Magri, ad oggi, può dormire sogni tranquilli!

Quarto Grado: su Rete 4 Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero ripartono dalla ‘coppia dell’acido’ e i casi Gambirasio, Piscaglia, Stival e Schepp

Riparte, stasera, a partire dalle 21:15, su Rete4, la nuova stagione di Quarto Grado, con Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. Con l’augurio di riuscire, anche quest’anno, a far conciliare alti numeri e qualità nei contenuti.

Nuzzi: A me stesso auguro di restare sempre con i piedi per terra e di ricordarmi da dove vengo: sono un giornalista, non una star della tv. Al programma, auguro di mantenere sempre alta la sua bandiera.

Viero: Di continuare a fare il nostro lavoro con onestà professionale, con l’auspicio di poter dare voce a chi altrimenti non verrebbe ascoltato (Fonte Tv Sorrisi e Canzoni)

Quarto Grado: la campagna #baciachiami

In questa nuova edizione, il programma a cura di Siria Magri lancia la campagna di sensibilizzazione #baciachiami. L’amore, come risposta alla violenza e alla paura, è l’assunto che ispira la nuova iniziativa della trasmissione d’inchiesta di Rete. E durante la diretta della prima puntata, Nuzzi e Viero scatteranno un selfie scambiandosi un bacio, per invitare il pubblico a fare altrettanto: baciare chi si ama, qualcuno a cui si vuole bene, immortalando il momento con un autoscatto.

I selfie potranno essere inviati a quartogrado@mediaset.it e postati con gli hashtag #baciachiami e #quartogrado.

Quarto Grado: i casi della prima puntata

Nel corso della puntata, il programma affronta, con nuovi dettagli, i casi Gambirasio, Piscaglia, Stival e Schepp. In particolare sarà presente in studio una delle vittime della “coppia dell’acido”, Martina Levato e Alexander Boettcher.

Quarto Grado: gli esperti opinionisti

Tra gli ospiti fissi, per commentare cold case e attualità: Carmelo Abbate, Luciano Garofano, Grazia Longo, Alessandro Meluzzi, Barbara Palombelli, Massimo Picozzi e Sabrina Scampini.