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Quanto manca (alla fine?): prima puntata in cerca di autore

Tra dibattiti e ospiti, argomenti improbabili e incursioni a sorpresa, si gioca – in diretta – con gli stereotipi dei talk.

pubblicato 20 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:04

 

Si sfora nella prima puntata di Quanto Manca, nuovo programma di Rai 2 per la seconda serata post reality. Sul concetto di ‘nuovo’ possiamo aprire subito un dibattito. Chi sperava in una versione 2.0 di Scorie sarà rimasto deluso: nonostante la presenza degli Sposini di Pechino Express ‘appena eliminati’ dal talent non si è giocato col reality di punta della rete, ma si è guardato altrove.

Dove, però, non si è ancora capito bene.

Vale la pena però fare una premessa: è solo la prima puntata. Immaginando che ce ne sia una seconda, si avrà tempo per mettere a punto il racconto tv, la struttura delle classifiche, la gestione degli ospiti, la sintonia tra Follesa e Savino, insomma buona parte del programma che è riuscito a fare della sua risorsa, la diretta, una condanna.

Tra i campanelli che non suonano, le clip che non partono, le comunicazioni in studio che non arrivano, si ha quasi l’impressione che la regia non stia dietro al tempo che passa. Ma qualche inceppo fa parte del bello della diretta. Non si può accettare, però, che ci sia gente che passa davanti alle telecamere: in due casi la responsabilità si può attribuire a Corinna Fenton, la maga della schedina di Retesole, il che è perfettamente in linea col personaggio. Ma che accada per ben tre volte mi sembra roba da tv locale.

E che dire dell’applauso continuo e del volume adottato dalla Follesa? Nel tentativo di gestire lo studio – e di superare il costante tappeto di applausi che avrebbe fatto impallidire anche Michele Guardì – evidentemente la Follesa si è aggrappata all’ugola. Ma urlare non porta ordine, anzi. Finisce per creare ancora più caos. Nel delirio l’unico che mi è sembrato presente a se stesso mi è parso Nicola Savino, che meno degli altri si è fatto prendere dall’ansia del tempo. La storia del countdown doveva essere uno spunto narrativo, l’idea del ribaltamento della prospettiva tv, non una vera angoscia ansiogena per il conduttore. Se non si esce da questo equivoco non si va lontano.

Ma veniamo al quale del programma, il racconto. L’idea era quello di commentare, ironicamente, i fatti della settimana con classifiche un po’ folli e i commenti degli ospiti. Beh, già il parterre manifestava una certa ‘confusione’ con Stefano Di Martino e Filippa Lagerback che notoriamente non sono proprio dei chiacchieroni. Capisco il voler mostrare la loro ‘vera verve’, ma se già hai poco tempo, magari vale la pena sfruttarlo meglio. L’unica che però ha cercato di portare a casa il risultato appellandosi al suo indubbio mestiere è stata La Pina, più della stessa Follesa, che sembra aver particolarmente patito la diretta e uno studio che evidentemente non ha sentito alla sua altezza (come si è potuto intuire dall’uscita di scena cupa e affaticata).

Ma veniamo al cuore del programma, la scrittura.

Mettiamola così: io non l’ho capita. Io ho visto una serie di cose già trite, di battute già sentite, di classifiche (a mio modestissimo avviso) improponibili e di sketch per certi versi imbarazzanti per la loro superficialità. La sentinella effeminata non è parsa una particolare opera di satira socio-politica, così come la coppia (finta) coppia gay sposata – che avrebbe dovuto rappresentare il caso delle nozze trascritte al Comune di Roma, ha finito per giocare coi classici stereotipi sugli omosessuali e le ritrite battutine un tantinello démodé. “Hai trovato l’amore. E’ una questione di culo” non vince proprio il premio per la battuta migliore della storia della comicità in tv.

E che dire dei sondaggi? Ho avuto l’impressione di trovarmi di fronte a una versione ‘vorrei ma non posso’ di Geppi Cucciari. Beh, a questo punto approfittate, seriamente, di Twitter e, a mo’ di Gazebo, tirar fuori qualcosa di davvero interessante dal grande mondo dei ‘battutisti’ dei social network. Le classifiche viste stasera – oltre ad essere state buttate via e sacrificate all’altare dell’ansia del quanto manca – erano davvero fini a se stesse.

Tutto il ‘presupposto’ narrativo, a dire il vero, mi sembra fine a se stesso: non vedo una vera idea comica, non vedo una concreta ispirazione… a dire il vero ho visto molto poco. E ho avuto l’impressione che gli stessi Savino e Follesa fossero a disagio di fronte a tanta ispirata creatività. Gli unici ‘sprazzi’ di un mondo possibile da cui ripartire sono state le clip di montaggio su Pechino – anche se i tempi delle clip ironiche targate Isola dei Famosi e Scorie sono ricordi lontani – e il Tg Tanica (che in fondo non ha fatto altro che replicare se stesso). Diciamo che qualcosa di nuovo c’era, ovvero Corinna Fenton: ecco, le avrei fatto fare la puntata con la Follesa, invece di mettere in mezzo la modella ‘lettone’. A proposito, la pseudo-letto-intervista l’ho vista la prima volta a Drive In 30 anni fa. Quel che difetta, insomma, non è il tempo, ma l’idea autorale.

Insomma, non ho capito dove vuole andare questo Quanto Manca. Diciamo che l’ansia da prima volta ha inficiato la resa dei conduttori, ma a mio avviso il problema è la scrittura. Confesso: dopo il primo quarto d’ora ho davvero sperato che mancasse poco alla fine.
Ma dopo aver rotto il ghiaccio e aver visto i punti deboli si può rimettere mano al tutto. Diciamo che dopo questa prima puntata si può solo migliorare.

In bocca al lupo per la seconda puntata. Mamma Rai una seconda chance non può non darla, no?

 

Quanto Manca, foto prima puntata – 20 ottobre 2014 

                                   

Quanto manca, puntata 20 ottobre 2014, in diretta

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00.45 Sfumano sul finale. Che sembrava non arrivare mai. E la faccia nerissima di Katia Follesa nel lasciare il palco prima ancora che sia chiamato il nero la dice lunga su questa prima puntata.

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00.43 Il terzo da non far fuggire è Bello Figo. Il tempo è ampiamente scaduto eh. Ma la conclusione – e la colonna sonora finale su Pasta col tonno – mi sembra perfettamente in linea con il programma.

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00.41 Ora capisco la fretta della Follesa. Arriva in studio lei, direttamente da Retesole. Ohh, perché ci avete tenuto questo gioiello fermo finora? Parlo di Corinna Fenton. E passa per ben due vole davanti alla telecamera. Ma metterla a inizio puntata no, eh?

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00.37 Mancano solo 5 minuti: la Follesa voleva andare avanti con la classifica e invece Savino raccoglie lo sketch dal pubblico. Secondo me fa bene, perché va bene l’ansia, ma un fatto pure va raccontato. Non si può solo strillare. Non è che bisogna fare solo classifiche inutili.

00.35 Sabrina Ferilli va ad Agon Channel: e la classifica è sui tre cervelli da non far fuggire. Andrea da Anzio, storico concorrente de L’Eredità, ad esempio… O la fantastica valletta di Retesole che legge a modo suo i risultati di calcio (Livorno-Crotone dieci!).

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00.34 Oh, finalmente una cosa carina: un montaggio su tutte le leccate di Nicola Savino a Conti.

00.34 KATIAAAAAA, NON URLAREEEEEEE!

00.32 Ah, si recupera la classifica delle migliori leccate a Conti, dall’Ereditiera a Giletti per arrivare a Massimo Ranieri (in un collegamento col Tg1). Ma i problemi tecnici continuano.

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00.30 Ecco, secondo me Il Mio Diabete è più interessante di certe riviste vips in edicola.

00.28 Katia, io ti voglio bene, ma non urlare, per favore. Ho capito che l’ora è tarda e la situazione è difficile, ma non urlare. Piuttosto dici allo studio di non applaudire in continuazione.

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00.27 Qualche leggerissimo problema in giuria regia, che manda le clip delle migliori leccate a Conti un po’ a piacere. Pare abbiano fretta di finire, più di noi, ecco. Diciamo che questo blocco è proprio saltato. Meno male che ci pensa La Pina a fare una ‘leccata’ live e salva la situazione. Seguita poi da tutto il banco…

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00.25 Quanto manca al Festival di Sanremo? No, direi quanto manca alla fine… (15.33)

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00.21 Uh, c’è anche una ‘sentinella’, che vuole difendere la famiglia tradizionale ma gioca con gli atteggiamenti effeminati. Uhm. E vive con la mamma. Uhm.

00.20 Ecco, forse la trovata migliore della serata all’accostamento tra le sentinelle in piedi che restano ferme per 90′ e l’Inter…

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00.18 L’intervista a letto mi ricorda qualcosa, eh, giusto qualcosina. Dalla parodia di Gianfranco D’Angelo a Drive In a scendere e salire…

00.16 Esce la modella ‘lettone’ campionessa di selfie e scatta la gara degli apprezzamenti: assomiglia alla Hunziker? Sarà meglio o peggio della Hunziker? No, non c’è un sondaggio. E’ tutto un ‘gioco’ della giuria.

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00.15 Ragazzi, occhio a passare davanti alle telecamere…

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00.13 Prossimo argomento? Il #WakeUpCall che ‘impera’ su Instagram.

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00.12 Beh, io ricordavo il suo Quasi TG.

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00.09 Oh, torna il Tg Tanica. Era un po’ che mancava dalla tv. Con tanto di approfondimento “Giù le mani dalla canzone di autore” e Tanica che canta la Martini.

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00.06 Sulla colonna sonora del Tgcom scatta la seconda notizia: la lite Travaglio-Santoro. Perché se n’è andato? Vabbè… Scatta la classifica. Che fa un po G’Day e un po’ il più classico Letterman.

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00.02 C’è anche la pseudo-coppia gay che si è sposata. “Mia mamma è felice che abbia trovato l’amore. Mi ha detto ‘Questo è culo!”. No, vabbè, suvvia, eh…

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23.58 Scatta l’annuncio a tempo come su Youtube, mentre si lancia il primo argomento, gli 80 euro di Renzi per le neomamme. Ma anche qui scatta la classifica: quali sono le clausole per averlo? Che Renzi sia presente al concepimento, essere incinte da un anno, la compartecipazione dell’idraulico nel caso il padre viaggia molto… Se poi ci si mette anche Stefano De Martino ‘a fare le battute’…

23.57 Mancano 43 minuti alla fine del programma, ma se va avanti così procedo di Lexotan. ragazzi, vi prego, calmatevi. Applaudite meno e urlate anche di meno.

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23.54 E ci sono degli orientali a casa degli sposini… I Ritardatari non sono ancora arrivati, ma ci sono gli Invisibili, i Narcolettici che dormono a terra, i Vandali, gli Infoiati

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23.52 Pechino Expresso Pizza Mafia e Mandolino è la versione orientale di Pechino, ambientata in Italia. Con le Cleptomani alle prese con il risotto alla milanese da mangiare con le forchette. E tutti i luoghi comuni e i pregiudizi nostri sugli orientali.

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23.50 Oh, finalmente una clip su Pechino: quello che sa fare La Pina secondo Emiliano. Una clip di montaggio che ricorda i bei tempi dell’Isola. Andare in bicicletta, nutrire gli elefanti…

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23.49 Prima classifica? I tweet più cattivi sugli sposini. Beh, i più cattivi non direi, eh.

23.47 No, ragazzi, se continuate ad applaudire ogni 25 millesimi di secondo non si va da nessuna parte però, eh…

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23.46 Gli sposini sono qui. Direttamente da Pechino.

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23.45 Tra gli opinionisti della puntata Filippa Lagerback e Stefano De Martino. Apperò. Lo ‘usano’ subito come traduttore simultaneo di Emiliano, che entra in studio con La Pina.

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23.42 Un programma di “approfondizione” scherza la Follesa che fa un ordine del giorno sugli argomenti della serata che non basta una settimana, tra Renzi e Travaglio.

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23.40 Eccoci, finalmente. partito già il countdown con i 58 minuti alla fine del programma e tre all’ingresso degli sposini eliminati.

23.35 Pechino Express finisce qui. Complimenti alla Rai che è riuscita a bucare l’inizio di un suo nuovo programma in diretta di 15′. Ma bravi, eh.

23.32 Intanto, se non state seguendo Pechino Express Live sappiate che gli sposini La Pina ed Emiliano sono usciti.

23.28 Anche Savino fa un po’ di promo social e annuncia “tutto su Pechino Express”. Come ai bei tempi di Scorie e dell’Isola dei Famosi.

 

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23.26 Per ricordare al pubblico che dopo Pechino c’è Quanto Manca scatta l’avviso… Eh, se sbagli la tua stessa guida tv, o Rai 2….

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21.20 Ok, prima delle 23.30 non si inizia. I concorrenti di Pechino Express stanno ancora per strada… Mamma Rai, se annunci un orario però, eh…

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22.35 Per Quanto Manca scatta il countdown anche nel promo, che si dice in diretta. Tanica, fuori campo, ricorda alla Follesa che sono le 22.35 E manca un’ora e pochi minuti alla prima puntata. Per me il conto alla rovescia verso la fine della puntata è già iniziato.

Quanto manca, puntata 20 ottobre 2014: anteprima

 

Debutta questa sera, lunedì 20 ottobre 2014, alle 23.20 Quanto manca, una nuova produzione ‘leggera’ di Rai 2 che cerca di recuperare la tradizione degli show alla ‘Scorie’ e che si affida alla conduzione di Katia Follesa per provare a raccontare, in modo anche irriverente e assolutamente in diretta, la settimana appena trascorsa all’inizio di quella ancora tutta da scoprire.

Inutile dirvi che seguiremo la prima puntata in diretta per commentarla e scoprirla con voi, così come è inutile dire che il titolo ricorda un tormentone ‘caro’ a Rai 2, quel “quanto mancaaaa’ che caratterizzava gli ultimi minuti di Quelli che il Calcio di Simona Ventura. Ed è proprio da Quelli che il Calcio che arriva Nicola Savino, chiamato con Rocco Tanica a supportare, con le sue incursioni, il racconto guidato dalla Follesa.

Al di là delle citazioni ‘storiche’, il “quanto manca” serve a scandire il conto alla rovescia che caratterizza il programma: in tutto 60 minuti per rileggere e analizzare in chiave comica i fatti della settimana, con filmati, schede e ospiti. Si gioca con la formula del talk show, visto che in ogni puntata Katia Follesa guida un ‘dibattito’ con tanto di ospiti più o meno famosi sui temi dell’attualità. Ma il tempo scorre inesorabile, in un eterno rimando alle caratteristiche tipiche del racconto tv.

Quanto-Manca_Rai2

Non mancano le “classifiche e sondaggi” che prevedono che in ogni puntata vengano individuate le personalità o gli eventi che meritano di “passare alla storia”. Insomma, si cerca di smontare le dinamiche tipiche del talk servendosi degli stessi strumenti del talk e sulla carta l’intento sembra davvero ambizioso. Vedremo però quel che hanno preparato Follesa, Savino e Tanica (orfano dell’Xtra Factor) per questo nuovo programma.

Quanto manca al primo appuntamento? Beh, noi ci vediamo per il live e il commento alle 23.20. Fate un po’ voi i conti….