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Pupo contro Aldo Grasso

Ci arriva in redazione – grazie per seguirci anche nel vacanziero periodo ferragostano, grazie davvero – una segnalazione che merita di essere pubblicata. Quello che vedete qui sopra è quanto uscito anche sul cartaceo del Corriere della Sera, laddove si parla di ascolti televisivi (qui il link). E Pupo, insomma, non ha rinunciato a far

14 Agosto 2008 19:32


Ci arriva in redazione – grazie per seguirci anche nel vacanziero periodo ferragostano, grazie davvero – una segnalazione che merita di essere pubblicata. Quello che vedete qui sopra è quanto uscito anche sul cartaceo del Corriere della Sera, laddove si parla di ascolti televisivi (qui il link). E Pupo, insomma, non ha rinunciato a far notare la cosa sul suo sito ufficiale (e su Quotidiano Nazionale). Come vedete, Pupo si trasforma per magia, secondo il Corriere, in Carlo Conti. Ed ecco la sua reazione.

Ieri, leggendo la rubrica di Aldo Grasso sul Corriere della Sera, ho avuto una bella esperienza. Ho scoperto di essere Carlo Conti. Già perché Grasso ha parlato del programma che conduco tutti i giorni per il secondo anno su Raiuno, “Reazione a catena”, chiamandomi più volte Carlo Conti. A corredo della sua tesi, c’’era anche una foto, non mia ma di Conti. La prima reazione è stata quella di una crisi di identità: forse sono Carlo Conti, che comunque è mio amico, e non sono Pupo.

Poi mi sono arrabbiato: ma come, quello che per me è il più autorevole critico televisivo italiano non riconosce i conduttori dei programmi? Infine, sbollita la rabbia, anche perchè dopo solo un mese di successo di audience almeno aveva messo il programma, non me, tra i vincitori e non tra i vinti, mi sono detto che due sono le cose. O Grasso, che pochi giorni fa mi aveva criticato (a me, Pupo, non Conti), non scrive le sue rubriche e le fa scrivere a qualcun altro; questo non sarebbe un granchè visto che un professore dovrebbe almeno rivedere i compiti dei suoi collaboratori.

Oppure è proprio lui che non guarda i programmi di cui parla. E allora, in questo secondo caso, dovremmo stare tutti più tranquilli leggendo la sua rubrica che, evidentemente, è scritta sul filo di un’’ironia che fino ad oggi è sfuggita a tutti noi che umilmente facciamo televisione. Comunque, nell’’attesa di sapere quale delle due ipotesi è quella giusta, ho deciso che in quest’agosto infuocato continuerò a lavorare anche dopo aver finito le registrazioni di Reazione a Catena e parteciperò a qualche casting. Sicuramente non andrò in Sicilia per propormi nella sua nuova serie Rai Agrodolce, non è nemmeno partita ma al Professor Grasso non piace. Partirò invece per Los Angeles per partecipare ai provini dei nuovi episodi di “CSI “e “24 hours”” e qualsiasi serie americana ci sia in circolazione: così forse Grasso finirà per riconoscermi visto che sono gli unici prodotti che lo mandano in visibilio. PUPO


Ora, l’ipotesi più probabile è che in periodo vacanziero, Grasso si affidi a qualcun altro per scrivere i pezzi sugli ascolti. Del resto, capita anche qui, sul piccolo TvBlog. E anche qui si fanno errori, che prontamente ci fate notare e che prontamente cerchiamo di correggere.

Però, ecco, confondere un conduttore con un altro, no, non ci è mai capitato. E la cosa è, francamente, un po’ spiacevole, per quanto errare humanum est. Sta di fatto che Aldo Grasso continua sulla strada del farsi pochi amici, per usare un eufemismo. In questo caso, in maniera un po’ maldestra, diciamolo.