Pupo a Reputescion: “Agon Channel fa fatica. Mai visto un reality. Tv italiana mediocre”
Pupo a ruota libera contro la tv generalista. Ospite di Reputescion, ha rivelato che la Tarantola lo voleva fuori dalla Rai
Pupo ha un pregio su tutti: quello di non essere modesto e vantarsene pure. Il conduttore e cantante italiano, esule nella tv albanese, è tornato a dirne di ogni a Reputescion, il talk show di Andrea Scanzi su La3.
Anche stavolta il papà di Gelato al cioccolato ci ha fatto credere di passarsela bene e di essere l’uomo più soddisfatto e di successo del pianeta:
“In Italia per scelta non faccio più tante cose. Ho raggiunto un equilibrio straordinario. Quella in Albania è stata un’esperienza positiva, tutte le settimane andare a produrre un programma totalmente scritto da me in questa delocalizzazione… l’idea di essere in un Paese una volta considerato divertamente, con la manovalanza. che non mi capiva… mi ha dato molto come know how, mi ha migliorato, è stata una bella palestra…”.
Poi, però, la dichiarazione realisticamente negativa che non ti aspetti, segnale di un’esperienza al capolinea:
“Agon Channel fa fatica a consegnarsi fedeli telespettatori, adesso gli ascolti non li conosco ma…”.
Quando Scanzi gli ha chiesto perché Agon divida così tanto, con la Del Santo che ne ha parlato bene e Caprarica male, Pupo ha risposto:
“Lory Del Santo dolcissima ragazza, simpatica, dà dei pareri dal suo punto di vista, mentre Caprarica, il Lord inglese che è stato a Londra con degli agi di una Rai che per fortuna non esiste più… Io credo che né Caprarica, né la Del Santo possono parlare di Agon Channel, l’hanno vissuta troppo poco. Io ho fatto un quotidiano e posso dire che Tirana non è la città di una volta, l’Albania è un Paese in evoluzione con le problematiche enormi di un Paese che sta scoprendo una strada del benessere… Gente che lavora sotto costo, strade da sistemare, strutture da sistemare… Questi qua ancora devono davvero fare moltra strada, ci mettono molto impegno. Devono fare un percorso importante. L’Italia oggi non è più attendibile come termine di paragone”.
Da lì al punto sul suo passato televisivo in Rai il passo è stato breve. Con un Pupo più radical chic che mai:
“Affari tuoi non mi ha gratificato perché non mi rendevo conto. Io non avevo mai visto Affari tuoi, perché io non guardo la televisione, quasi mai. Guardo film, leggo libri. Sembrerebbe snobismo, ma uno dovrebbe mettersi nei panni di uno che ha fatto delle scelte nella vita… Io sono uno che ha un ideale preciso di come uno deve vivere. Io non avevo idea di cos’era. Non avevo mai visto Affari tuoi, non ho mai visto un reality o un talent. Se mi dici un cantante uscito dai talent non ne conosco uno. La gratificazione maggiore che ho avuto dalla televisione non è stata Affari tuoi, che ho fatto con molta naturalezza, è avvenuta col Funambolo, quel programma che per sei mesi di riprese le telecamere costruirono, raccontando nella maniera migliore chi ero io e la mia famiglia. Io non lo volevo fare, ho interrotto le registrazioni tre-quattro volte, avevo delle crisi di identità pazzesche, mandai a fare in culo i produttori e poi loro sono tornati all’attacco e ci hanno creduto molto. Quando ho visto il risultato ho capito che bisogna fidarsi delle persone che fanno questo mestiere. Come mi hanno raccontato loro è davvero straordinario.. Ho fatto cose nelle mie corde”.
Però la tv italiana non se lo merita Pupo, capite?
“Nella televisione italiana c’è molta mediocrità. Alcuni sono bravi, ma la maggior parte dei conduttori è mediocre. Non serve fare nomi, si vede, è palese. Io vedo i livelli degli artisti della tv di tutto il mondo. Dal mio punto di vista, lo dico senza il rischio di essere frainteso, io credo che il fatto che io sia un cantante, uno che suona il pianoforte, uno che suona la chitarra, uno che ha una dialettica e una cultura discreta… io credo di essere uno che non ha bisogno di essere cercato dalla Rai. A me nessuno ha mai buttato fuori da nessuna parte, non soffro del complesso di esclusione. Loro, forse, alcuni dirigenti vorrebbero inculcarti questo virus, ma è un altro discorso, il tentativo del mediocre che con me non ha successo. Io sono totalmente consapevole delle mie capacità e delle mie possibilità. Non sarò mai uno condizionato dal parere di un Direttore o di un capostruttura. Un mio collega che fa solo televisione deve starci, io ho tanti mestieri, sono un uomo che non ha problemi nel poter vivere dignitosamente anche senza televisione”.
A proposito dello Scherzo fattogli dalle Iene ha, invece, rivelato che un personaggio se l’è presa più di tutti:
“La Perego è rimasta malissimo dopo il mio Scherzo. Quando l’ho chiamata per spiegarle mi diceva ‘Zitto, zitto'”.
Infine, un’altra dichiarazione clamorosa:
“Prendersela con Pupo è stato sempre molto più semplice, ma non ci sono riusciti a farmi fuori. Anche quando a Ti lascio una canzone dissero che avevo fatto piangere una bambina, che si scatenò l’ira della Tarantola, io li minacciai di denunciarli tutti perché volevano farmi fuori. Rividero il filmato e videro che io dico la verità, dico oggettivamente quello che è”.
JesuisPupò.