Pupi Avati a Blogo: “In tv non c’è e mai c’è stato spazio per il jazz” (VIDEO)
Il regista è il protagonista, insieme a Renzo Arbore e Gegè Telesforo, dello speciale in onda su Rai Storia dal titolo Le chiamavano Jazz Band
Martedì 20 dicembre alle ore 21.10 su Rai Storia andrà in onda uno speciale di Rai Cultura dal titolo Le chiamavano Jazz Band. A ricostruire la storia del genere musicale nato a New Orleans all’inizio del Novecento sono lo showman Renzo Arbore, il regista Pupi Avati e il vocalist Gegè Telesforo.
Blogo ha incontrato il regista bolognese che ha definito questo lavoro televisivo “una goliardata“:
Ci siamo ritrovati a casa di Arbore una mattina. Ahimè c’erano anche telecamere e microfoni, abbiamo rievocato e ricostruito un pezzo del nostro percorso, quello più luminoso, dove il fulgore della nostra giovane età si sposava con il comune sogno, quello del mondo del jazz. Con Arbore ci conosciamo da sempre. Da quando realizzai per la Rai lo sceneggiato Jazz Band. Lui si palesò e si riconobbe. In ogni università italiana c’era una jazz band, quello che raccontavo aveva una valenza universale.
Avati non ha alcun dubbio sul fatto che la televisione non sia affatto la casa più ospitale per il jazz:
Nella tv non c’è e non c’è mai stato spazio per il jazz. Nel 1978 riuscì a realizzare questa produzione in quattro puntate dal titolo Jazz Band che incollò al video 13-14 milioni di spettatori raccontando la storia di ragazzini di Bologna che volevano diventare Louis Armstrong; oggi ha dell’inverosimile e dell’incredibile: quale dei dirigenti di oggi accetterebbe di raccontare una storia di questo genere?
In apertura di post il video integrale dell’intervista.