Basta pubblicità di cibo spazzatura in tv prima delle 21 nel Regno Unito
Il governo britannico di Johnson oggi ha presentato la legge che vieterà la pubblicità di cibo spazzatura in tv prima delle 21
Basta pubblicità di cibo spazzatura in televisione prima delle ore 21.00. Si può sintetizzare così il progetto di legge che il governo britannico di Boris Johnson ha presentato formalmente oggi: il divieto entrerebbe in vigore tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 e riguarderebbe la pubblicità televisiva dei prodotti alimentari o delle bevande più caloriche (junk food o cibo-spazzatura) dalle 5,30 alle 21. Si tratta di una iniziativa nell’ambito della battaglia contro la piaga sempre più diffusa dell’obesità nel Regno Unito, soprattutto infantile.
Il provvedimento (il testo dovrà comunque essere discusso in Parlamento) potrebbe comportare perdite pari a 600 milioni di sterline all’anno per le industrie per settore e mancati introiti pubblicitari attorno ai 200 milioni per emittenti come Itv, Cannel 4, Channel 5 o Sky. E pensare che il testo è stato alleggerito rispetto a quello era stato fatto circolare originariamente un anno fa e che l’industria alimentare e quella editoriale avevano criticato considerandolo eccessivamente draconiano, con qualche esenzione e l’esclusione di alcuni specifici prodotti dal bando.
Secondo le autorità britanniche, le restrizioni alla pubblicità tv di cibo spazzatura potrebbero eliminare fino a 7,2 miliardi di calorie dalla dieta dei cittadini britannici e ridurre di oltre 20 mila unità il numero di bambini obesi. Attualmente, i dati rivelano che nel Regno Unito un bambino su tre che completa la scuola primaria è in sovrappeso.
Negli ultimi tempi e in particolare dopo il drammatico ricovero in terapia intensiva per Covid, Johnson è diventato in prima persona un paladino del salutismo e della lotta all’obesità. Di recente ha inoltre ripetutamente propagandato oltre all’importanza dell’esercizio fisico, anche gli effetti benefici del proprio rinnovato regime alimentare. A contribuire a questa sorta di svolta salutista avrebbe contribuito anche la giovane terza moglie, Carrie Symonds.
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All’entrata in vigore della riforma, nell’intervallo di ‘tutela’ non sarà possibile trasmettere annunci pubblicitari per alimenti come cioccolato, bibite, gelati, biscotti, succhi zuccherati, cereali per la colazione, patatine o pizze. La normativa non si applicherà su prodotti naturali come olio d’oliva o miele e non riguarderà le aziende con meno di 250 dipendenti.