Propaganda Live, Memo Remigi assente da due mesi. Senza una spiegazione
A Propaganda Live Memo Remigi manca da due mesi esatti. Un’assenza, successiva al caso-Morlacchi, a cui non si è mai data spiegazione
Ultima apparizione il 7 ottobre, due mesi fa. Da quel momento silenzio assoluto. Memo Remigi è letteralmente sparito da Propaganda Live, programma che da oltre quattro anni lo aveva reso protagonista di siparietti, gag e persino del ruolo di inviato speciale al quartiere Testaccio di Roma. E proprio qui ha realizzato, assieme a Leonardo Parata, il suo ultimo test per verificare la prontezza dei residenti in caso di attacco nucleare.
Ironia e goliardia che hanno portato ad una vera e propria riscoperta del cantante, il quale – soprattutto grazie alle performance su La7 – aveva trovato ospitalità anche a Oggi è un altro giorno, diventando uno degli affetti stabili, nonché punto fermo della trasmissione. Fino alla bufera di fine ottobre, quando Remigi è stato estromesso dal programma e dalla Rai per via della famigerata toccata al lato b di Jessica Morlacchi.
Se la sparizione dalla Rai era scritta, lo stesso non si può dire per Propaganda dove – va detto – Remigi non partecipava più con cadenza fissa, regalando incursioni a sprazzi. Tuttavia, sette puntate prive di riferimenti al compagno di viaggio sembrano oggettivamente troppe, senza che ci sia mai stato un accenno alla vicenda, un saluto o una spiegazione doverosa al pubblico. Spiegazioni che, al contrario, avvennero in occasione delle polemiche che travolsero il musicista Roberto Angelini o, più di recente, Aboubakar Soumahoro, con Diego Bianchi che due settimane fa fu costretto ad occuparsi dell’argomento che, indirettamente, aveva toccato lo show, per lungo tempo principale sostenitore dell’ex bracciante.
L’eclissamento di Memo Remigi, a tratti auto-imposto, è stato interrotto domenica scorsa. L’artista lombardo, infatti, è intervenuto a Non è l’Arena per raccontare la sua versione e comunicare il proprio stato d’animo. Su La7, ma in un contesto differente da Propaganda Live, che invece continua ad ignorare la faccenda.
Sì perché se c’era uno studio nel quale Remigi avrebbe potuto riaffacciarsi, quello di Propaganda (di cui il direttore di rete Andrea Salerno è autore e anima) era decisamente il più auspicabile. Per una sorta di coerenza, di trasparenza e di rispetto verso spettatori che, sempre più spesso, vengono coinvolti in dinamiche che poi si interrompono, senza troppi chiarimenti.