Prima Scala 2019, Tosca di Puccini in diretta su Rai 1 dalle 17.45
La Prima della Scala in diretta tv su Rai 1 con la Tosca diretta dal Maestro Chailly per la regia teatrale di Davide Livermore e quella tv di Patrizia Carmine.
La Tosca di Giacomo Puccini è l’opera scelta per la Prima della Scala 2019 e va in onda in diretta tv sabato 7 dicembre dalle 17.45 su Rai 1. Per il quarto anno consecutivo, dunque, l’ammiraglia Rai ospita la #PrimaScala e ritrova Puccini dopo la Madama Butterfly che inaugurò la stagione scaligera nel 2016 e che segnò anche il passaggio del live della Prima da Rai 5 a Rai 1.
Con questa Tosca il M° Riccardo Chailly continua il suo percorso tra le grandi protagoniste femminili del repertorio lirico e procede verso la riscoperta delle versioni originali di Puccini: il Direttore Musicale infatti ha scelto di mettere in scena la partitura del 1900, recuperata grazie all’edizione critica di Roger Parker che permette di riscoprire ben otto interventi abbandonati dopo la prima romana e mai più inseriti nelle partiture successive.
Dopo l’Attila dello scorso anno – incentrato sulla straordinaria figura di Odabella – Chailly ritrova la regia teatrale di Davide Livermore e quella televisiva di Patrizia Carmine, alla sua terza Prima della Scala tv consecutiva. Ritroviamo anche i costumi di Gianluca Falaschi e le scene dello Studio Giò Forma. In tutto tre ore, compreso l’intervallo, per una messa in scena che vede la soprano russa Anna Netrebko, classe 1971, nel ruolo di Tosca, il tenore Francesco Meli, classe 1980, in quello di Cavaradossi e il baritono Luca Salsi (1975) nei panni di Scarpia.
Prima della Scala 2019, gli speciali in tv
Per prepararsi alla Prima, la Rai propone on demand alcuni contenuti di grande interesse. Tra questi vale la pena ricordare la puntata de L’Opera Italiana dedicata alla Tosca spigata da Elio, che potete rivedere su RaiPlay.
Restando in Rai, meriterebbe un recupero anche l’eccezionale evento in diretta Tosca nei luoghi e nelle ore della Tosca, realizzato proprio dalla tv di Stato nel 1992. Una produzione davvero straordinaria diretta da Giuseppe Patroni Griffi e Brian Large, con la fotografia di Vittorio Storaro. la direzione musicale di Zubin Metha e Placido Domingo nel ruolo di Cavaradossi. La storia di Tosca fu narrata nei luoghi romani in cui Puccini l’ambientò e con unità di tempo, seguendo con precisione i momenti salienti della vicenda dei protagonisti. Un evento unico nel suo genere che ricevette anche tre Emmy Awards nel 1993.
Prima della Scala 2019 | Come seguirla in diretta tv e in live streaming
Per seguire Tosca in diretta tv dalla Scala di Milano l’appuntamento è alle 17.45 di sabato 7 dicembre su Rai 1 o Rai 1 HD (DTT, 501). E’ possibile seguire la Prima in diretta anche su Radio 3 Rai ed è visibile in live streaming sul RaiPlay. Repliche e differite saranno trasmesse su Rai 5. L’intera opera sarà sottotitolata e per la prima volta sarà disponibile anche l’audiodescrizione in diretta, attivabile dal televisore sul canale audio dedicato, grazie a Rai Pubblica Utilità – Accessibilità.
Prima Scala 2019 in tv
La diretta tv su Rai 1 sarà condotta, anche quest’anno, dal direttore di Rai News 24 Antonio Di Bella e da Milly Carlucci, con Stefania Battistini in collegamento dal Foyer. Sono ormai da anni guide affidabili per il pubblico tv che con loro entra nelle pieghe dell’evento mondano e della festa della cultura italiana, come l’ha definita il regista Livermore. A loro è affidata l’introduzione di 15 minuti prima dell’alzata del sipario, prevista alle 18.00, e il commento negli intervalli.
Per Radio3 seguiranno la diretta Gaia Varon e Nicola Pedone, come ormai tradizione.
Diretta tv anche in molti Paesi: non rinunciano all’appuntamento con la Prima della Scala in diretta Arte/ZDF in Francia e Germania, Ceska Televiza in Repubblica Ceca, MTVA in Ungheria, RTP in Portogallo, Action24 in Grecia. La Prima sarà invece trasmessa in differita in Svizzera su RSI, in Giappone su NHK, da TV Kultura in Russia e in Corea del Sud su Il Media.
Tradizione vuole che la Prima sia trasmessa anche al cinema grazie a Rai Com che la distribuisce live in circa 30 sale italiane che aderiscono al circuito “All’Opera” oltre che in Spagna, Norvegia, Finlandia, Svizzera, Polonia, Olanda e Gran Bretagna. L’opera verrà replicata in differita nelle sale di Australia, sud America, Russia, Belgio, Francia.
La produzione tv di Rai Cultura si avvale delle professionalità del Centro di Produzione Tv Rai di Milano: 13 telecamere HD, 45 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 11 radiomicrofoni dedicati ai solisti per la trasmissione stereofonica e per la radiocronaca in diretta in onda su Radio3, con audio surround per le sale cinematografiche e per la Tv, cui vanno aggiunte circa 50 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video, è l’equipaggiamento tecnico messo in campo per offrire il massimo della qualità audio e video a chi non è in teatro.
Prima Scala 2018 | Second Screen
Info e approfondimenti sulla Prima 2019 sono disponibili sul sito del Teatro alla Scala e sui suoi social (su tutti Facebook e Twitter, oltre al canale ufficiale Youtube). In prima linea anche Rai 1 su Facebook e Twitter. Gli hashtag ufficiali per commentare sui social sono #PrimaScala e #Tosca.
Prima Scala 2019 | Tosca| Cast
Direttore: Riccardo Chailly
Regia: Davide Livermore
Scene: Giò Forma
Costumi: Gianluca Falaschi
Luci: Antonio Castro
Video: D-wok
Tosca: Anna Netrebko
Cavaradossi: Francesco Meli
Scarpia: Luca Salsi
Angelotti: Carlo Cigni
Sagrestano: Alfonso Antoniozzi
Spoletta: Carlo Bosi
Sciarrone: Giulio Mastrototaro
Carceriere: Ernesto Panariello
Prima Scala 2019 | Tosca | L’opera
Melodramma in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, tratto da La Tosca di Victorien Sardou, pubblicato nel 1887. La prima rappresentazione è avvenuta al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900.
La storia si svolge a Roma nel 1800 e precisamente nel giorno della Battaglia di Marengo, 14 giugno. Il contesto vede la caduta della Repubblica Romana e una violenta rappresaglia contro i sostenitori di Napoleone Bonaparte. I luoghi sono la chiesa di Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese, Castel Sant’Angelo.
Atto I
L’ex console della Repubblica Angelotti riesce a evadere da Castel Sant’Angelo e trova rifugio nella Chiesa di Sant’Andrea Della Valle: riesce a nascondersi nella cappella di famiglia grazie alla chiave che la sorella, la Marchesa Attavanti, è riuscita a consegnarli.
In quella stessa chiesa il pittore Mario Cavaradossi sta realizzando un affresco raffigurante la Madonna, che il sagrestano riconosce come il volto di una fedele che si scoprirà essere proprio la Marchesa Attavanti. Ma il cuore di Cavaradossi è tutto per Floria Tosca, cantante e sua amante, ma molto gelosa. Lei lo raggiunge in chiesa e va in escandescenze quando vede lo sguardo della Marchesa nel dipinto. In più si insospettisce sentendo parlare Cavaradossi prima del suo arrivo in chiesa: la donna non sa, però, che Mario ha visto il suo amico Angelotti uscire dal suo nascondiglio e gli ha consigliato di correre verso la sua villa e di nascondersi nel pozzo. Scarpia è già sulle sue tracce: un colpo di cannone segnala che la sua fuga è stata scoperta e quindi Angelotti è costretto a lasciare la chiesa, dove la sorella, peraltro, aveva lasciato degli abiti femminili per permettergli di scappare senza essere notato.
Scarpia non ci mette molto a raggiungere la chiesa, accompagnato da Spoletta: trova un paniere vuoto e un ventaglio femminile con lo stemma Attavanti, riconosce il volto della Marchesa nell’effige della madonna e deduce che Cavaradossi è complice della fuga di Angelotti. Non contento, e innamorato di Floria, Scarpia si serve del ventaglio per ingelosire Tosca e far credere che tra Mario e la Marchesa ci sia una relazione: lei corre quindi alla villa del pittore per coglierli sul fatto, mentre Scarpia la fa seguire da Spoletta e da alcuni poliziotti per far catturare Angelotti.
Atto II
Scarpia è nella sua stanza a Palazzo Farnese: qui Spoletta trascina Cavaradossi, l’unico a essere trovato nella sua villa. Scarpia cerca di fargli confessare dove si trova Angelotti, senza risultati. Entra Tosca, che proprio quella sera ha un concerto a Palazzo Farnese: Mario cerca di farle capire di non dire nulla su Angelotti, mentre viene portato nella stanza delle torture. Scarpia, solo con Tosca, cerca di estorcerle notizie su Angelotti, anche facendole sentire le urla di dolore di Cavaradossi. Tosca cede e svela il nascondiglio di Angelotti. Spoletta va a catturarlo.
Intanto Sciarrone annuncia che quella che sembrava essere una sconfitta pesante per Napoleone si è trasformata nella vittoria decisiva, con l”esercito austriaco sconfitto a Marengo. Cavaradossi esulta, Scarpia lo condanna a morte. Solo Tosca può salvarlo: Scarpia è pronto a lasciarlo vivere se Tosca gli si concede. Lei si nega, mentre arriva anche la notizia del suicidio di Angelotti. Tosca cede e Scarpia, che alla sua presenza finge di accordarsi con Spoletta per una finta fucilazione di Cavaradossi: in questo modo il pittore avrebbe salva la vita e il barone manterrebbe il suo ruolo di capo della polizia. Tosca non capisce che in realtà Scarpia sta ordendole una trappola che gli permetterebbe di averla per sempre solo per lui e chiede un salvacondotto per poter fuggire da Roma con il suo amato. Scarpia le consegna il documento e chiede a Tosca di rispettare il patto; lei prende un coltello e lo uccide.
Atto III
Dalla sua cella, Cavaradossi chiede di poter scrivere un’ultima lettera alla sua Tosca, che intanto arriva accompagnata da Spoletta, che ancora non sa della morte di Scarpia. Quando i due amanti restano soli, Tosca confessa il suo crimine e mostra a Cavaradossi il salvacondotto firmato da Scarpia prima di morire. Convinta che la fucilazione sia finta, Tosca dà istruzioni a Mario su quello che dovrà fare per far credere alla veridicità della fucilazione. Cavaradossi viene portato sul ponte di Castel Sant’Angelo e cade a terra quando i soldati sparano. Solo dopo Tosca capisce che Scarpia ha mentito e che la fucilazione era vera. La donna, ora anche ricercata da Spoletta per l’omicidio di Scarpia, sale sul parapetto di Ponte Sant’Angelo e si uccide.