Pretty Woman? Ah, ecco, 5 milioni
Ieri, mentre sfogliavo i palinsesti per cercare qualcosa di decoroso da inserire nella rubrica del nostro Salvapalinsesto, non ho potuto fare a meno di lasciare che i miei neuroni si piantassero come un vecchio Windows nell’analisi della prima serata di RaiUno. Pretty Woman. Sia chiaro, eh. Lo trovo un film carino. Garry Marshall dirige senza
Ieri, mentre sfogliavo i palinsesti per cercare qualcosa di decoroso da inserire nella rubrica del nostro Salvapalinsesto, non ho potuto fare a meno di lasciare che i miei neuroni si piantassero come un vecchio Windows nell’analisi della prima serata di RaiUno. Pretty Woman.
Sia chiaro, eh. Lo trovo un film carino. Garry Marshall dirige senza infamia e senza lode un Richard Gere e una Julia Roberts impegnati nel patinare per bene la cara vecchia fiaba di Cenerentola.
Allora qual è il problema, direte voi – ma no, non lo direte, perché siete intelligenti, io lo so bene -? Il problema è che trattasi di un film del 1990. Il problema è che il nastro su cui è conservato negli archivi Rai è stato talmente utilizzato da essere consumato, i colori non sono più veritieri, il film è stato passato talmente tante volte da risultare stucchevole e nauseabondo, quasi quanto le meravigliose avventure della principessa Sissi.
Pretty Woman, signori, è la controprogrammazione Rai ad Amici. Un sano di mente direbbe che si tratta di una cosa da pazzi. Un amante della tivvù vorrebbe vedere altro. Un amante dei film vorrebbe che si mandasse in onda qualsiasi altra pellicola del nuovo millennio. E invece, signori, hanno avuto ragione loro: 5.117.ooo, gli spettatori contro un milione esatto in più per il talent de filippico.
E allora, vien quasi da gettare la spugna, da arrendersi e dire: polpettoni amorosi per tutti. Dove sta il problema, mi chiedete ancora? Che visti questi risultati, non ci si può più lamentare della qualità della nostra tivvù. Amen. Sempreché l’Auditel sia da considerare attendibile, eh?