Presidenziali USA 2020, cancellato il secondo confronto Trump – Biden: il Presidente si è opposto al dibattito virtuale
Il confronto Trump-Biden del 15 ottobre non si farà. Trump si è opposto al virtuale: dice che i dibattiti si fanno in presenza.
Ufficialmente cancellato il secondo confronto tv tra Trump e Biden, originariamente fissato per il prossimo 15 ottobre a Miami. Questa la conseguenza del no di Trump a un confronto a distanza, come invece deciso dal Comitato per i Dibattiti Presidenziali a seguito della posititività al COVID del Presidente degli Stati Uniti.
Il Presidente Trump ha liquidato come “ridicola” la decisione del CDP e ha accusato il Comitato di voler favorire Biden con un faccia a faccia virtuale, che avrebbe visto i due candidati collegati da remoto con la sede scelta per il confronto, Miami.
Biden, dal canto suo, ha annunciato che il 15 ottobre terrà un faccia a faccia con i cittadini americani, un botta e risposta che andrà in onda su ABC in diretta da Philadelphia con l’anchorman delle news ABC George Stephanopoulos a fare da moderatore.
Il Comitato per i Dibattiti Presidenziali ora guarda al terzo e ultimo confronto, fissato per il prossimo 22 ottobre: vedremo come evolverà questa campagna elettorale decisamente atipica. E non solo per la Pandemia.
Presidenziali USA 2020: il secondo confronto Trump – Biden sarà a distanza, ma il Presidente si oppone
Il secondo confronto tv Trump – Biden per le Presidenziali USA 2020 si terrà a distanza: questa la decisione presa dal Comitato per i Dibattiti Presidenziali vista la positività del Presidente e la necessità di garantire il massimo della sicurezza per tutti i presenti. Per il confronto del prossimo 15 ottobre, quindi, il Presidente Donald Trump e il ‘rivale’ democratico Joe Biden saranno collegati da remoto con la sede del dibattito, ovvero l’Adrienne Arsht Center for the Performing Arts di Miami, in Florida. Lì sarà allestito comunque il set e ci sarà il moderatore, che in questo secondo confronto sarà Steve Scully, Senior Executive Producer & Political Editor di C-SPAN.
Inutile dire che la decisione del CPD è stata immediatamente contestata dal Presidente che in un’intervista rilasciata a Maria Bartiromo su Fox Business ha manifestato l’intenzione di non partecipare a un confronto virtuale perché, ha detto:
“Sto bene e non credo affatto di essere contagioso […] Non perderò tempo in un confronto virtuale. Non è così che funziona un dibattito presidenziale”.
E così Trump, dopo essere risultato positivo al Covid-19, aver trascorso un paio di giorni in un ospedale militare, aver fatto rientro alla Casa Bianca e aver ‘tranquillizzato’ l’America con un messaggio registrato dai giardini della Casa Bianca (che però mette in evidenza certe difficoltà respiratorie), mentre i medici confermano che non è ancora fuori pericolo, così Trump, dicevamo, si oppone a un confronto a distanza, spingendo per un secondo faccia a faccia in presenza. Probabilmente teme la possibilità di essere silenziato più facilmente a distanza, ‘silenziamento’ che peraltro era già allo studio da parte del CDP dopo le intemperanze registrate nel primo confronto, caratterizzato dalle continue interruzioni da parte del Presidente ai danni dell’ex VP.
Dal canto suo, Biden ha fatto sapere di essere disponibile a un confronto a distanza. Vedremo come si organizzerà il CPD. Per il momento la scena è stata presa dal faccia a faccia tra candidati vicepresidenti, la democratica Kamala Harris e il repubblicano Mike Pence. E una mosca che ha ronzato ripetutamente intorno al braccio destro di Trump, finendo per posarsi su di lui è stata la vera protagonista del dibattito, insieme alla determinazione con cui la Harris ha difeso la parola contro le intromissioni di Pence.