Prepararsi al Futuro è il nuovo programma di Piero Angela, prodotto da Rai per il Sociale, che andrà in onda su Rai Premium (canale 25 del digitale terrestre), a partire da giovedì 17 dicembre 2020, in seconda serata.
Prepararsi al Futuro è stato presentato ufficialmente oggi, mercoledì 16 dicembre, durante la conferenza stampa digitale alla quale eravamo presenti anche noi di TvBlog.
Durante la conferenza sono intervenuti Piero Angela, conduttore e autore del programma, la direttrice di Rai Gold, Roberta Enni, Francesco Profumo, presidente Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, e Giovanni Parapini, direttore di Rai per il Sociale.
Prepararsi al Futuro è un programma che nasce da un progetto ideato da Piero Angela grazie al quale 400 studenti del Politecnico di Torino si sono confrontati con grandi personaggi di ogni campo, scienziati, economisti, storici, demografi, tecnologi e filosofi, aprendo un dialogo sui grandi temi del mondo moderno.
Roberta Enni ha parlato di una nuova “rivoluzione culturale” e di un progetto doveroso per il futuro dei ragazzi di oggi:
Natale inizia con un dono. Ringrazio Giovanni Parapini e Caterina Stagno (responsabile nucleo Inclusione Digitale, ndr) per averci proposto questa loro prima produzione. È un dono che abbiamo ricevuto e che facciamo al pubblico di Rai Premium nel periodo delle strenne natalizie. Dono e generosità. La generazione dei baby boomer ha ricevuto molto e deve dare molto. Abbiamo lo spirito di dare qualcosa per i nostri figli e ognuno deve fare la propria parte. Nel 2021, con i canali di Rai Gold, e anche con Rai Italia, il nostro obiettivo sarà quello di proporre, nella nostra programmazione, momenti di intrattenimento e anche momenti di ragionamento su come una nuova cultura debba essere metabolizzata da tutti noi. Per prepararsi al futuro, serve una nuova rivoluzione culturale e saranno i nostri figli a trascinarci in questa rivoluzione. Dobbiamo camminare in questo mondo con una diversa consapevolezza e con un’attenzione all’altro e un’attenzione al mondo. È un cambio di paradigma grande da affrontare, più per la nostra generazione che per i nostri figli. I canali della mia direzione, essendo canali Rai, sono canali di servizio pubblico. Speriamo che tutti gli altri editori ci seguano.
Stando alle prime dichiarazioni di Piero Angela, un programma come Prepararsi al Futuro si propone per colmare le mancanze del modello educativo attuale dove è riscontrabile una scarsa attenzione circa i temi del presente e, di conseguenza, del futuro che ci attenderà:
Gli strumenti permettono di valutare e di decidere: è la base dell’informazione, soprattutto nel campo culturale e scientifico. Se fossi uno studente, vorrei che a scuola mi spiegassero, oltre al passato, anche il presente e il futuro. E invece, si parla solo di cose del passato. Io ho fatto il Liceo Classico e le cose non sono cambiate più di tanto. Come mai non si spiega ciò che sta avvenendo nel mondo? Questo programma è nato con l’idea di coinvolgere i ragazzi e grande personalità di vari campi: scienza, ricerca, economia, demografia, lavoro… Ho avuto la fortuna di incontrare il prof. Francesco Profumo che, grazie al suo intervento, ci ha permesso di realizzare questo progetto. Quando gli abbiamo fatto questa proposta, gli si è accesa una luce negli occhi. Al Politecnico di Torino, sono arrivati personaggi di grandissimo profilo. Caterina Stagno, poi, ha avuto l’idea di usare questo materiale fantastico per la tv, per essere fruito da un pubblico più ampio. Ringrazio anche Daniela Giuffrida (Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, ndr) che ha messo insieme tutte queste personalità.
In Prepararsi al Futuro, si affronteranno temi come il problema demografico, lo sviluppo tecnologico o il clima. Di seguito, altre dichiarazioni di Piero Angela:
Parleremo di cose che faranno parte della vita dei giovani quando entreranno nel mondo reale. Cominceremo con l’energia, perché senza energia, non si muove niente. Tutti questi temi fanno parte di un pacchetto, non saranno argomenti separati. Dobbiamo essere consapevoli che la storia, la si fa solo se si hanno i mezzi per farla. Abbiamo bisogno di nuove tecnologie meno inquinanti, che ci permettano di fare di più, o meglio, con meno. Il COVID ci ha dato una grande lezione: c’è stato un investimento di soldi e di cervelli per trovare subito un vaccino e nel giro di un anno è arrivato. Quando si investe sulla scienza, arrivano i risultati. Ringrazio la Rai e la nuova direzione Rai per il Sociale che ha la funzione di inserire cultura dappertutto, negli interstizi. È importante che la Rai svolga questo ruolo, in sinergia con la scuola. Recentemente, ho proposto di creare un’ora di cultura tecnologica nelle scuole. Ciò si fa con programmi come Prepararsi al Futuro. Ciò permette anche alla scuola di interagire nel mondo e di non rimanere chiusa nella capsula di una classe.
Francesco Profumo, nel suo intervento, ha citato Alberto Manzi. Il fine è differente ma la sostanza di questo progetto ricorda quella dello storico programma televisivo Non è mai troppo tardi:
Ringrazio Piero Angela. L’educazione dei ragazzi è stato un fine importante per il nostro procedere. Per fare questi progetti, all’apparenza impossibili, serve anche la chimica giusta. Ringrazio Rai per il Sociale per un motivo: durante la fase della pandemia, ci siamo accorti che la scuola è il motore sociale della società, non è solo educazione. Ringrazio Caterina Stagno, che ha avuto la lungimiranza di capire il valore di quello che era stato fatto, e la dott.ssa Giuffrida che ci ha aiutato. In questa fase storica, che io chiamerei la fase della seconda rivoluzione di Gutenberg, abbiamo la necessità di strutturare, in modo diverso, i nostri modelli educativi per far sì che i giovani possano avere gli strumenti utili per avere quello spirito critico che consentirà loro di valorizzare ciò che adesso è disponibile ma che può diventare anche molto critico. Gli studenti hanno accesso a tantissime informazioni, che spesso, però, sono disordinate, e sono soli, non hanno un maestro di riferimento che li possa guidare, e non hanno sufficiente spirito critico per valutare. È necessario avere dei riferimenti e Prepararsi al Futuro ha anticipato ciò che sarà la scuola di domani. È stata tracciata una nuova via per il modello educativo del futuro. Abbiamo individuato titoli e contenuti che guardano al futuro. La memoria è importante ma, alla scuola, manca la visione del futuro e i ragazzi, oggi più che mai, ne hanno bisogno perché rischiano di venir tagliati fuori. Questo sguardo al futuro è stato creato per far sì che i ragazzi toccassero con mano temi enormi. La cosa eccezionale è che hanno avuto la possibilità di incontrare, alla pari, personaggi che hanno permesso loro di mettere in atto una maturazione intellettuale. Quello che è avvenuto in un’aula magna universitaria, lo portiamo nelle case degli italiani. Sta avvenendo una cosa simile a ciò che avvenne con il maestro Manzi. Grazie a Rai per il Sociale che ci permette di fare una modernizzazione di cui ce n’è bisogno. Serve un’educazione aperta, con una comunità educante allargata. Questo è il modo corretto per poter avviare i nostri ragazzi verso una vita piena di stimoli, con la capacità di difendersi tramite la conoscenza. Se le persone sono istruite, possono difendersi anche dinanzi a movimenti populistici.
Per Giovanni Parapini, si è trattata della prima conferenza stampa come direttore di Rai per il Sociale:
È una conferenza stampa importante per noi che siamo “piccoli”, è la prima uscita pubblica con un prodotto di grande importanza valoriale. Ringrazio Roberta Enni che è stata la prima ad aver accolto una serie di nostre proposte. Nel corso del 2021, rafforzeremo la programmazione con nuovi progetti. Crediamo in questi valori. Ringrazio il mio team che ho avuto la possibilità di scegliere. Inaugurare una nuova direzione con Piero Angela e Francesco Profumo è un privilegio assoluto e di buon auspicio per il futuro. Prepararsi al Futuro è come se fosse un vestito sartoriale, ci rappresenta in modo assoluto. È un programma che cuce un racconto tessuto attorno all’idea del futuro. Una delle nostre missioni è potenziare l’imponente sforzo che, ogni giorno, la Rai mette in campo per sostenere questi temi. Fare il servizio pubblico è nel DNA di quest’azienda e Rai per il Sociale ne è la dimostrazione più autentica. Sentiamo una grande responsabilità alle spalle e speriamo di essere all’altezza di questo ruolo e di questa sfida.
I progetti futuri di Rai per il Sociale sono già numerosi e impegnativi, considerati i temi. Altre dichiarazioni di Parapini:
La nostra bussola è il contratto di servizio e i nostri valori sono quelli ispirati al bene comune, all’inclusione e al bene per gli altri. Abbiamo messo in campo, per il 2021, 42 progetti operativi che hanno al centro temi che ci sono cari come la lotta alle disuguaglianze, la parità di genere, l’alfabetizzazione digitale, la sostenibilità ambientale e sociale, il lavoro, le disabilità, la protezione degli anziani e dell’infanzia, la lotta alle dipendenze. Abbiamo il dovere di far emergere i problemi e di fornire sollecite risposte che l’emergenza impone. Siamo chiamati a concorrere alla creazione della coesione sociale. Vogliamo fare un grande lavoro dal basso per mettere in equilibrio un paese ferito.
Il direttore di Rai per il Sociale ha anche dichiarato che, in futuro, altri volti noti, “dal curriculum professionale e valoriale impeccabile”, saranno coinvolti in questi progetti.
Piero Angela, invece, ha confermato il ritorno di Superquark e del progetto di Rai Play, Superquark+, giunto alla seconda edizione.