Premio Strega 2024: nessuno può mettere Geppi Cucciari in un angolo. Pino Strabioli in versione Calafiori. Ministro Sangiuliano assente, stavolta la gaffe è dell’onorevole Mollicone (FdI)
La conduttrice lancia numerose stoccate all’ex direttore del Tg2, convitato di pietra della serata. E già in apertura Geppi dice: “Applaudite che siamo in diretta, non si possono coprire i fischi”.
Premessa: Pino Strabioli è un eccellente conduttore, è simpatico, è preparato. Meriterebbe anche più spazio all’interno della televisione italiana. Ma non si può non pensare che sia stato messo al fianco di Geppi Cucciari alla serata finale del Premio Strega 2024 per arginare la conduttrice dopo che nel luglio di un anno fa si era resa protagonista di un viralissimo siparietto con il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Per chi avesse vissuto lo scorso anno su un altro pianeta. Il titolare del dicastero della Cultura nella scorsa edizione aveva ammesso di non aver letto i libri della cinquina finale. “Sento il desiderio di approfondire questi volumi”, aveva dichiarato di fronte a un’attonita Geppi, che aggiunse quel memorabile “Oltre la copertina”, scatenando l’ironia dei social, ma probabilmente anche il risentimento a posteriori del membro dell’esecutivo Meloni.
Nessuna censura, per carità, ma è stato quantomeno strano che quest’anno alla presentazione dei candidati al David di Donatello alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella vi sia stata Teresa Mannino. Così come è abbastanza naturale pensare a un commissariamento dopo tre anni in solitaria al Premio Strega affiancandole Pino Strabioli, che comunque aveva condotto la serata nel 2016 e nel 2019.
Dodici mesi dopo il ministro Sangiuliano non si è fatto vedere, tuttavia si è rivelato il convitato di pietra della serata. E Strabioli non ha fatto nulla per contenere la comica sarda. Geppi si è scatenata sin dall’inizio, dimostrando ancora una volta di essere sul pezzo: “Applaudite, che siamo in diretta, non si possono coprire i fischi“. Il riferimento era naturalmente a quanto successo poche ore prima, quando al Festival Taobuk di Taormina i fischi al ministro Sangiuliano erano spariti in fase di montaggio per la messa in onda su Rai 1.
Cucciari ha poi ironizzato sulla co-conduzione in maniera strepitosa: ” “È arrivata questa proposta. Ci mettiamo Pino. Io ho detto ‘Va bene, se ti chiami Pino in Rai va sempre bene”.
L’arrivo del collega avrebbe potuto disinnescare Geppi, ma la conduttrice ormai da anni ha imparato a fare di necessità virtù. Strabioli anzi si è trasformato nel Calafiori di Cucciari, fornendole un assist dietro l’altro. “Io ho condotto lo Strega quando ha vinto Antonio Scurati”, chiosa Pino. “Hai detto Scurati? Per te, Pino, la serata finisce qua”, replica la presentatrice.
In un’altra occasione ancora Strabioli dice allo scrittore Tommaso Giartosio: “Li abbiamo letti i libri”. Cucciari non resiste: “Io lascerei stare questo tema”.
Sangiuliano quest’anno non c’era. Al suo posto si è presentato l’onorevole Federico Mollicone (FdI), in quanto presidente della Commissione Cultura. Geppi ha voluto evitare incidenti: “Guardi, non la interrogo. Dica quello che vuole. Una cosa a piacere, i confini dell’Umbria”. E incredibile ma vero, Mollicone è riuscito nell’impresa di commettere una gaffe al primo colpo, seppur meno madornale rispetto a quella di Sangiuliano: “Facciamo un applauso alla Strega”. Con i social network pronti ad accorgersene. Nessuno può mettere Geppi in un angolo.