Premio Conchiglia Moige 2014: Il Segreto, Ma come ti vesti?, Masterpiece e Monica Setta sono family-friendly
Il Moige ha premiato per il 2013-2014 Tale e quale show, Boss in incognito, ma anche la soap rivelazione di Canale5
Tra gli incoronati dal Moige della tv di quest’anno ci sono davvero un sacco di insospettabili. Programmi flop che si sono distinti solo per spocchia, altri che fanno del macchiettismo e dello snobismo irrispettoso il segreto del proprio successo, altri ancora che hanno rivoluzionato il daytime riportandolo nel secolo buio delle telenovele. Per non parlare di quei personaggi che, usciti dalla porta proprio per la loro tv di cattivo gusto, sono rientrati ripuliti dalla finestra.
Ma tanto si è capito che, per piacere al Moige, ci vuole una cosa sola: l’astinenza da tematiche sessuali. In tv va bene tutto, ma mai sia copulare. Così si può sintetizzare lo strano verdetto del Premio Conchiglia Moige, di cui oggi si è svolta la cerimonia di consegne presso la sala della Regina della Camera dei deputati. Trattasi dell’unico riconoscimento in Italia per tutti i programmi e gli spot che si muovono nell’ottica di una tv per tutta la famiglia. Contestualmente, nelle fasi iniziali dell’evento, è stata presentata la 7a edizione di “Un anno di zapping 2013 -2014”, la guida critica che recensisce i più importanti prodotti televisivi secondo i criteri di una tv family friendly.
Sono intervenuti al tavolo dei relatori: Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Movimento Genitori; Elisabetta Scala, vice presidente e responsabile dell’Osservatorio Media del Moige; Elisa Manna, responsabile delle Politiche Culturali Fondazione Censis; Antimo Cesaro, segretario della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza.
“Il nostro obiettivo è offrire strumenti validi nell’ottica della media education, insegnando a riflettere sui contenuti che passano in tv durante la fascia protetta (dalle 7.30 alle 22.30) e ad analizzarli criticamente, per trasformare un momento di puro intrattenimento in un’occasione di educazione e formazione”, ha spiegato Maria Rita Munizzi, presidente Moige – mov imento genitori.All’evento hanno preso parte numerosi protagonisti e addetti ai lavori della tv italiana, premiati per aver realizzato contenuti adatti a tutta la famiglia”.
Il Premio Conchiglia Moige 2013 – 2014, è stato assegnato a 27 prodotti televisivi suddivisi in 8 fiction, 6 programmi di intrattenimento, 4 per ragazzi e 9 spot e consegnati da quattro nuclei familiari in rappresentanza dei 12milioni di famiglie italiane. Hanno ritirato il premio: il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta e il produttore creativo Saverio D’Ercole, per Adriano Olivetti, la forza di un sogno (Rai1) “per la straordinaria attualità della miniserie che denuncia come l’idolatria del denaro metta in secondo piano la dignità della persona che lavora”; il capo progetto editoriale Giovanni Capetta, per la miniserie Anna Karenina (Rai1), “per aver trasmesso con arte una profonda riflessione sul senso della vita”; il regista Giacomo Campiotti, per la miniserie Braccialetti Rossi, che ha adottato “una particolare poetica nel trattare il tema del dolore, ancora più drammatico quando colpisce i giovani, con una apertura alla speranza che ha commosso il pubblico” e per la fiction Non è mai troppo tardi (entrambe Rai1), premiata “per aver ricordato la passione pedagogica del maestro Manzi”.
E poi, ancora, tra i premiati Cristin a Veterano responsabile della serie tv Downton Abbey 3, premiata “per la raffinata drammaturgia della serie inglese che si ispira al dramma dell’esistenza umana sempre in bilico tra felicità e perdita”; il vice direttore di Canale5 Marco Costa, insieme al responsabile delle soap per Canale5 Giacomo Lievi, per Il Segreto, “per il tono garbato con il quale ha raccontato, con lo stile della soap opera, la storia di un grande e travagliato amore”; lo sceneggiatore Paolo Logli, per il film tv L’oro di Scampia (Rai1), “per aver raccontato, ispirandosi a un fatto vero, come attraverso la passione per lo sport, il protagonista abbia salvato tanti ragazzi dalla micidiale influenza della camorra”; il regista Pupi Avati, con il fratello produttore Antonio, per la serie tv “Un matrimonio”(Rai1), “per aver raccontato la storia di un matrimonio che dura nel tempo nonostante le difficoltà, le crisi personali ed epocali”.
Variegato anche il parterre di coloro che hanno ritirato il premio per i programmi di intrattenimento: il direttore di Rai2 Angelo Teodoli, per il reality Boss in incognito, che si è “inserito nella realtà italiana del lavoro in un momento di crisi economica, di precarietà, di incertezza per il futuro, gettando un ponte tra i manager e gli operai”. Acclamatissimi specie tra i bambini i conduttori Carla Gozzi e Enzo Miccio, intervenuti con la vice presidente Content and programming Discovery Italia Laura Carafoli, premiati per il reality Ma come ti vesti (Real time), “per aver insegnato a valorizzare il proprio aspetto fisico utilizzando poche risorse a disposizione, parlando più di stile che di moda”.
Tributo anche al direttore di Rai3 Andrea Vianello, il capostruttura Annamaria Catricalà e Alessandro Lostia chief creative officer della Fremantlemedia Italia S.p.a. per il talent show Masterpiece, “il primo talent show che premia la cultura e la creatività personale”; a Paola Malanga, vicedirettore di Rai5 e responsabile produzione documentari Rai Cinema e Paolo Del Brocco, amministratore delegato Rai Cinema, per “Punti di vista: come mio padre” (Rai Storia), “per aver raccontato un affresco commovente e non didascalico delle tensioni della nostra storia presente e passata”; alla conduttrice Paola Saluzzi insieme alla curatrice del programma Giovanna Lio, per l’approfondimento di Sky Tg24, “per aver raccontato l’attualità serenamente, senza ingigantire, senza esasperare, senza faziosità”; al vice direttore di Rai1 Roberta Enni e al conduttore Carlo Conti, per il talent Tale e quale show (Rai1), “con la sua formula fresca e veloce che contraddistingue il format, e una conduzione tesa a valorizzare la capacità dei partecipanti di reinterpretare in chiave personale delle canzoni famose”.
Relativamente ai programmi per ragazzi sono stati premiati i prodotti più originali e istruttivi. Hanno ritirato il premio: il vice direttore di Rai Educational Stefano Ribaldi con la responsabile del programma Daniela Delfini, per Divertinglese – magic wonderland (Rai Scuola), “per aver realizzato un cartone animato in HD, interamente in inglese, allo scopo di creare un confronto-incontro con la lingua attraverso un magico e irresistibile tuffo nel mondo della fantasia”; il direttore di Rai Ragazzi Massimo Liofredi, che insieme alla conduttrice Monica Setta si sono aggiudicati il Premio Conchiglia Moige per Gulp inchieste, “per l’affascinante viaggio-inchiesta nel quale emerge un universo giovanile composito, ma vivo e pulsante” e per “Next tv” (entrambi Rai Gulp), “per l’innovativa commistione tra linguaggi differenti eppure complementari, che garantisce una fruizione sempre nuova”.
Insigniti del premio anche il vice direttore di Rai Fiction Luca Milano e l’autore ed ex pallavolista Andrea Lucchetta, per Il sogno di Brent (Rai2), che “ha esaltato la sofferenza, ma anche la capacità dell’uomo di trovare in essa una risposta di verità e salvezza”.
Premiati, inoltre, gli spot che hanno valorizzato il messaggio con l’ironia, la bellezza, l’eleganza, la capacità di proporre valori positivi. Erano presenti: Antonella Mascali, head of regulatory di H.J. Heinz Italia per lo spot dei biscotti Plasmon, “per aver celebrato il magico momento del pasto che si consuma in compagnia della mamma, esaltandone il valore simbolico”; Caterina Vergassola, corporate communications officer e Alb a Pisante, executive account Cayenne, per lo spot tra passato e futuro di Edison, che “racconta come i sogni e la creatività possono contribuire a migliorare la vita di tutti i giorni”; Paolo Iammatteo, resposanbile comunicazione e CSR per lo spot dell’Enel, “per aver rappresentato come eroi e guerrieri gente comune che lavora sodo, che non si scoraggia d i fronte alle difficoltà quotidiane che compie il proprio lavoro con tenacia e amore.
E, ancora, Gino Lugli, amministratore delegato di Ferrero S.p.a. per Kinder colazione, “per aver esaltato la famiglia nelle vicissitudini quotidiane, insegnando il valore di prendersi cura dell’altro”; Paola Zanella, dirett ore marketing del consorzio Melinda, per lo spot delle mele della Val di Non, “per aver raccontato la fatica e la pazienza degli agricoltori della Val di Non”; Marco Panico e Fulvio Ferrari, rispettivamente marketing communications manager e brand communications manager di Nissan Italia per lo spot della Nissan Note, “per aver ricreato l’analogia con il mondo virtuale e l’automobile con tutti i suoi dispositivi tecnologici; Silvia del Sole, responsabile comunicazione e marketing operativo della Reale Mutua Assicurazioni e Francesco Vigoriti, chief executive officerdell’agenzia creativa “Saffirio Tortelli Vigoriti”, per lo spot della della compagnia che ha “mostrato l’importanza del tema della sicurezza sul lavoro e dei comportamenti responsabili per tutelare se stessi e gli altri”; Antonio Apruzzese, direttore del servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, per lo spot istituzionale contro il cyberbullismo, che “si sofferma sulle reali conseguenze penali che un tale fenomeno può comportare”; Massimo Angelini, direttore public relations e Claudia Erba, responsabile advertising, per la campagna Wind con i testimon ial in palestra, “per aver promosso la salute fisica ma anche il relax con la chiave dell’umorismo”.
Nella guida “Un anno di zapping 2013 – 2014”, c’è spazio anche per i bidoncini assegnati a quei programmi decisamente trash. Tra questi: le serie tv di Italia Uno Hannibal, quelle di Canale5 Il peccato e la vergogna e La Cortigiana, i programmi di intrattenimento di Canale5: Avanti un altro, Domenica live, Grande fratello 13, Pomeriggio 5, Uomini e donne, e Geordie shore (Mtv); gli spot: delle Fonzies, di Jamba – sfondo desktop cagnolini e di Jamba- Zalele.