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23.46
Il primo servizio è con Alessandro Poggi che pone domande-lampo a protagonisti della politica come Di Maio, la Severino e la Boschi.
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23.52
Salvini: “Non ho mai incontrato Macron, lo incontrerei volentieri per parlare di terroristi che si trovano in Francia. Andrei a piedi a Parigi”. Dopo la reclame si parlerà di gilet gialli.
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23.57
Si riprende dopo il primo break pubblicitario con il servizio sui gilet gialli.
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00,03
Salvini: “La violenza non è mai giustificabile. Il fatto che Macron sia la rappresentazione delle elite europee, io lo dicevo che c’era una fregatura, ora si manifesta a volto scoperto. In Italia non ci sono i gilet gialli”. Bruchi: “Sono al governo!”.
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00.05
Salvini: “Io fascista? Credo sia irrispettoso nei confronti di chi lo ha subito”.
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00.06
Aldo Cazzullo: “Ma lei che bisogno ha di usare un linguaggio da partitino dal 2 per cento, come cappuccino e brioche?”; il ministro: “I risultati mi dicono in termini di lotta alla mafia che questi reati sono in calo”.
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00.09
Cazzullo: “Non è possibile salvare le vite umane?”; Salvini: “Salvare è un dovere, un altro paio di maniche è un piano internazionale con un solo Paese di sbarco”.
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00.12
Salvini replica al cardinal Bassetti, del quale è stata anticipata l’intervista con Aldo Cazzullo: “Mi permetto di dirgli sottovoce che quei poveretti si trasformano in soldi per gli scafisti”.
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00.16
Salvini sulla Sea Watch: “Non vedo perché una nave olandese con equipaggio tedesco debba sbarcare in Italia. Ho chiesto il voto agli Italiani per bloccare gli sbarchi”.
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00.23
Salvini: “Reddito di cittadinanza? Non governo da solo: io avrei preferito tagliare le tasse”.
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00.24
Su Berlusconi: “Su questo faccio passo dopo passo. Il 10 febbraio si vota in Abruzzo. c’è la possibilità di scegliere il centrodestra, così come il 24 in Sardegna. Il Movimento 5 Stelle? Col patto non vengo meno. Non credo ai sondaggi”.
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00.26
Salvini sulla Tav: “Sono favorevole, ma sto aspettando ancora questa benedetta analisi costi-benefici!”.
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00.28
La Bruchi vuole sapere qualcosa sul suo staff social. Il ministro: “Mi faccio aiutare da cinque ragazzi. La Bestia? Sono io!”.
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00.55
Savona: “I rapporti con la Germania sono ottimi, quelli con la Francia sono alterati”.
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01.02
A notte fonda si parla di signoraggio.
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01.13
In questa puntata infinita entrano anche Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, Giorgio Mulè di Forza Italia e il professor Becchi per parlare di immigrazione e mafia nigeriana.
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01.18
Paolo Becchi ha scritto un libro dal titolo “Italia sovrana”. Giusto per capire da che parti siamo …
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01.30
Annalisa Bruchi saluta gli ospiti e introduce l’intervista di Aldo Cazzullo al presidente della Cei, Gualtiero Bassetti.
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01.33
Bassetti: “Il Vangelo è scomodo per il politico. Dice: ‘Ero migrante e mi avete accolto. Se c’è una nave in mezzo al mare chi si prende la responsabilità di farla affondare?”.
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01.40
Annalisa Bruchi saluta i giornalisti in studio e dà appuntamento a venerdì prossimo.
Ha debuttato su Rai2 la prima trasmissione televisiva modificata a immagine e somiglianza del direttore Carlo Freccero: il defunto Night Tabloid si è trasformato in Povera Patria, talk show condotto da Annalisa Bruchi con Aldo Cazzullo e Alessandro Giuli.
Ma il cambiamento non ha riguardato solo il rebranding nel nome: nel corso del programma la Bruchi ha lanciato un servizio sul signoraggio, un tema cospirazionista che è l’esatta rappresentazione dell’attuale governance della Rai.
Per la prima puntata di questo reboot in salsa sovranista, la Bruchi ha ospitato ben due ministri del governo gialloverde, un Salvini al quale i tre conduttori hanno praticamente fatto il solletico con domande di velluto e un Savona che ha incontrato il gradimento di Giuli, per la gioia del team Cuccarini. La presenza del professor Becchi, ex ideologo del Movimento 5 Stelle, come opinionista la dice lunga sull’aria che si respira in viale Mazzini.
In tutto questo è stata inserita una intervista a un collaboratore di giustizia della mafia nigeriana, giusto per far sentire i telespettatori al sicuro. Povera patria, povera televisione.
Povera Patria, anticipazioni puntata 25 gennaio 2019
Va in onda stasera alle 23.45 su Rai2 la prima trasmissione vittima del restyling di Rai2 operato da Carlo Freccero: si tratta di Povera Patria, che precedentemente si chiamava Night Tabloid. Il cambio di nome è stato voluto proprio dal direttore della seconda rete Rai, che lo aveva definito nella conferenza stampa del 3 gennaio “un titolo demenziale“. Tvblog seguirà la diretta.
Il programma rimane comunque condotto da Annalisa Bruchi, affiancata da Aldo Cazzullo con le sue interviste, Alessandro Giuli per gli editoriali, e Alessandro Poggi che firmerà La storia della Settimana. Inoltre da febbraio subentrerà una copertina comica, affidata a Liliana Fiorelli.
Nella prima puntata ospiti i ministri Matteo Salvini e Paolo Savona, mentre Aldo Cazzullo intervista il cardinale Gualtiero Bassetti.
Nell’economia del programma uno spazio importante verrà riservato alle linee di frattura economiche e culturali su cui si giocherà la sfida delle prossime elezioni europee. L’obiettivo sarà così concentrato sui rapporti tra Stati e organismi internazionali, tra popolo e élite, tra sovranità e poteri. Il dibattito in studio; la realizzazione di schede; le interviste esclusive; i filmati immersivi; il fact checking e il confronto con esperti; le inchieste degli inviati: saranno gli strumenti principali per cercare risposte intorno ad alcuni degli interrogativi più urgenti.
È giusto che in Europa i governi, democraticamente eletti, non siano in grado di attuare il loro programma perché sottoposti a regole economiche? Come e perché nascono i vincoli esterni sui bilanci degli Stati nazionali? Quali sono le conseguenze di questo stato di cose? L’austerity è davvero l’unico modello economico possibile o esistono credibili alternative? Il paese può essere concepito un’azienda?
L’approfondimento politico di Povera Patria coinvolgerà i protagonisti della vita sociale. E cercherà di individuare quelle figure apparentemente estranee al dibattito pubblico – eppure fondamentali per comprendere il nuovo, possibile corso del paese.