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12.22
La conferenza sta per iniziare.
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12.23
Angelo Teodoli, direttore di Rai 1: “Questo è l’ulteriore elemento di novità del palinsesto di Rai 1. Quest’anno abbiamo sviluppato un lavoro enorme, Rai 1 ha degli ascolti strepitosi, più alti dello scorso anno sia in primetime sia in daytime. Le linee seguite è quella dei reboot dei programmi con DNA Rai e dei programmi completamente nuovi”.
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“Portobello è l’ultima fatica coraggiosa, anche vorrei ringraziare Antonella. Quest’anno il sabato di Rai 1 ha avuto delle sfide. Dopo quella di Alberto Angela, questa sarà difficile per il momento in cui arriva, ma la sua professionalità e la sua storia ci darà delle soddisfazioni”.
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12.25
Paolo Bassetti di Endemol: “Ringrazio la Rai, Silvia e Gaia Tortora che ci hanno consentito di riportiamo in tivù questo successo e Antonella che affronta con grande coraggio questa sfida. Ogni tanto io e lei litighiamo ma ci vogliamo bene. Portobello è una produzione complicata, richiede una preparazione assurda, però allo stesso tempo è un programma moderno. Lo era già nel ’77. Oggi, nonostante i social, ci sono persone che da 50 o 70 anni non si vedono. Noi cercheremo di rifare l’originale, ma non possiamo esimerci dal raccontare cosa è stato: è stato il ponte tra il passato e il futuro. Dai segmenti di Portobello sono nati programmi di grande grande successo. Le storie comuni sono una peculiarità molto forte di questo programma”.
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“L’Italia mai come in questo momento è arrivata prima degli altri Paesi con i reboot: non credo sia una crisi creativa, forse più una crisi di genere. L’intrattenimento è un po’ in crisi anche all’estero e anche lì stanno cercando di ripercorrere i grandi successi del passato, come succede da noi”.
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12.29
Antonella Clerici: “Il Big Ben sarà presente in studio e sarà il mio orologio, il punto di riferimento in queste lunghe ore di diretta. Mentre una volta la trasmissione era di un’ora, stavolta durerà per tutto il prime time. Sarà una prova difficile forse la più difficile per me. Anzitutto per il confronto con un mito come Tortora, ma ho scoperto di avere delle cose in comune con lui: anzitutto il segno zodiacale, il Sagittario, siamo entrambi fumantini, arriviamo dallo sport e amiamo la Liguria. E’ chiaro che lui sia stato l’inventore degli inventori: dentro Portobello c’è tutto il palinsesto di oggi, non solo quello di ieri. Sono emozionata come lo ero per Sanremo 2010, la pressione non è minore e stavolta il programma è più difficile da condurre”.
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“E’ un people show nel vero senso del termine. I vip saranno funzionali solo alle nostre inserzioni. Nella prima puntata ci saranno Carlo Verdone e Arisa. Oltre ai centraloni, avremo un’interazione social. Carlotta sarà la mia Renèe Longarini: averla con me mi dà forza e serenità. Lui per me è davvero sua soavità, come diceva Tortora. Conticini sarà il nostro inviato: non soltanto un bell’uomo e un attore molto popolare, ma è un uomo che è molto amato e sa fare tutto”.
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Le sei centraliniste: Veronica, Susanna, MariaGiulia, Danila, Silvia e Oriana “Non hanno esperienze televisive, se non comparsate o selezioni di Miss Italia: volevamo ragazze normali, contemporanee, intelligenti, con un’intelligenza oltre alla bellezza fisica. Mi auguro che possano avere una bella carriera come è stato per le centraliniste di allora”:
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Claudio Fasulo, vicedirettore di Rai 1: “Portobello sarà costruito sui valori fondamentali che Enzo Tortora ha dato allora, ma la costruzione del programma è contemporanea. Sarà fatta con una confezione estetica brillante e tempistiche della televisione attuale. Antonella è davanti a una prova di conduzione clamorosa, sia per i toni, sia per la durata da maratoneta. Antonella sa farti commuovere o sorridere nell’arco di 30 secondi. Non è una capacità comune”.
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La regia è di Duccio Forzano. Ci sarà una band in studio. Il consulente artistico è Gianmarco Mazzi.
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Carlotta Mantovan. “Ringrazio Antonella tantissimo perché è lei che mi ha voluta qui. Il primo ringraziamento va a lei, il secondo alla Rai. Per me è un’esperienza totalmente niente, spero di essere un po’ all’altezza”.
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Paolo Conticini: “Grandissima emozione per me. Sono orgogliosissimo di far parte della squadra di Portobello. Si realizza per me un sogno che sognavo da quando avevo 8 anni, quando mi incantavo davanti al pappagallo e alle storie di Portobello. Arrivava tantissima allegria e positività. Spero che la trasmissione possa portare quella spensieratezza che quarant’anni fa entrava anche a casa mia”.
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Clerici: “Ma la vera star è lui, il pappagallo…”. “Questo nostro Portobello è trattato da Dio, figuratevi io amo gli animali e vivo in una fattoria. Mi hanno detto di parlargli come si fa con un bambino. Lui è molto carino, facciamo delle lunghe sedute insieme”. La padrona si chiama Marcella: “Sarà sempre presente la sua mamma e il veterinario. Voglio evitare qualsiasi polemica”. La padrona: “E’ un pappagallo felice, è amata follemente e coccolata come una figlia. Ha vent’anni ed è deliziosa (perché è una femmina, ndr)”. E’ un’amazzone a fronte a gialla.
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Via con le domande. Gli spettatori cosa dovranno trovare in più rispetto a quello già visto negli ultimi quarant’anni in tivù ? “Di nuovo non c’è più niente in tivù, è già stato fatto tutto”, risponde la Clerici. “Secondo me è l’impronta che ricorderà dove tutto è nato”. Teodoli: “La differenza è come leghi e come racconti il tutto”. Fasulo: “Anche la Ferrari è stata imitata a lungo, ma noi abbiamo l’originale”.
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“E’ vero che il mercatino era di venerdì, ma era già occupato dal mio amico Carlo e io mi sono adeguata”.
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Il pappagallo parla? “Sì, lui parla di suo, dice delle cose, ma non sappiamo se dirà Portobello”, dice la Clerici. Ogni volta che il pappagallo parlerà una Onlus riceverà 5mila euro in beneficenza.
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Le trattative con la famiglia sono state difficoltose? Risponde Bassetti: “Non è stato complicato, ma Gaia e Silvia – e Corima, che ne deteneva i diritti e ce li ha ceduti – hanno chiesto delle garanzie produttive e di conduzione. Quando Antonella si è messa in gioco con grande coraggio, si è messa in prima fila anche con la famiglia per capire loro che ci avremmo messo tanto impegno. Questo ha fatto sì che questo programma arrivasse”. Clerici: “Ho sentito un grande affetto: mi hanno consegnato un’eredità importante e mi impegnerò per non deluderle”.
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Non ci sono sostituti per il pappagallo: “E’ solo uno”.
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Sono sei puntate.
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Cosa c’è di diverso rispetto alla versione originale? Clerici: “Il mood di questo programma è rimasto tale. Ci saranno degli elementi iconici, ma attualizzati con la nostra tecnologia”.
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Tonino Quinti, il capoprogetto: “Cosa c’è di nuovo? Le storie. Perché le storie della gente sono sempre diverse: ci appassioniamo alla loro creatività, alla loro follia, alle loro emozioni. Ogni volta l’impaginazione diventa diversa. Questo programma mai come oggi è un programma attuale. Noi abbiamo cercato di creare un racconto lineare, come se fosse un percorso che dura per tutto il corso della puntata. Antonella si sposterà da una zona all’altra dello studio incontrando persone. Così racconteremo uno spaccato della nostra Italia. Ancor prima di cominciare sono arrivate più di 3500 richieste di partecipazione al programma, ne abbiamo studiate e approfondite circa mille, e ancora tante richieste arriveranno quando la trasmissione andrà in onda”.
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Quanto le telefonate siano meglio dell’avere un flusso continuo attraverso i social come Twitter o Instagram? Bassetti: “Le telefonate sono fondamentali. E’ vero che dobbiamo fare i conti con i social, ma è un mondo anticonvenzionale con il mondo della generalista. Oggi la tv generaliste in Italia è quella che in assoluto ha perso meno quotazioni rispetto all’estero: forse perché non abbiamo soldi per andare al cinema o al teatro, o forse “.
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Avete notizie del vecchio Portobello? I pappagalli sono longevi. Clerici: “Non c’è più, purtroppo. Era già grande e anche se durano fino a 80 anni non c’è più. Lo sappiamo perché è lo stesso fornitore dell’attuale Portobello”.
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Il vero nome del pappagallo è Enrica.
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Domanda sugli ascolti. Teodoli: “Gli ascolti saranno buoni”. E non aggiunge altro.
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Che look userai, Antonella? “Ho saputo che Tortora un giorno si mise addirittura uno smoking color pisello. Io giocherò, di sicuro avrò le paillettes. Nella prima puntata vi stupirò con qualcosa di particolare”.
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C’è stato un chiarimento con la Isoardi dopo le frecciatine di questi giorni? “Non mi sembra il caso di parlarne perché qui parliamo di Portobello. Faccio il tifo per Elisa Isoardi, non ho niente contro di lei, anzi…”.
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Tonino Quinti: “Più di 50 persone ci hanno chiamato per vendere vecchi corredi dei matrimonio. Almeno un centinaio ci hanno chiamato perché si sentono poeti e vogliono proporre le loro poesie. La categoria più richiesta è quella dei fiori d’arancio: nonostante i social, c’è chi chiama Rai 1 per trovare l’amore. Alcuni cercano i loro commilitoni. Tante persone che già avevano partecipato a Portobello e vorrebbero rivere le loro immagini. La cosa più curiosa è quella di una persona dice di avere un kit per catturare i vampiri”.
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Elisa Isoardi ti ha pizzicata anche sul fatto che sei consulente del programma, le chiedono. “Non ho fatto un’intervista su La Prova del Cuoco: ho parlato col cuore e ho detto una cosa che mi sentivo di dire. Non era un’attacco, ma una roba di getto e di cuore che è stata ingigantita e interpretata amale anche dalla stessa Elisa. Lo so che vi piacciono le bagarre ma era quasi un consiglio, dato che io sono anche consulente. Ci tengo a ribadire che stimo Elisa. Non voglio certo essere polemica su una trasmissione che ha fatto parte della mia vita per così tanto tempo”.
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Angelo Teodoli, questa è la sua ultima conferenza stampa da direttore di Rai 1? Un bilancio? “Rai è stata la sfida più bella in assoluto in Rai. Oltre a ricostruire un magazzino di titoli per il prime time, bisognava anche affrontare la programmazione del daytime e l’addio di Antonella, Carlo e Fabrizio. Era come perdere di botto tutta l’immagine e l’abbiamo dovuta ricostruire, anche facendo dei cambiamenti per dare un volto più moderno e contemporaneo di Rai 1. Ma i risultati ci sono: Rai 1 è leader in prime time con un punto e mezzo in più rispetto a un anno fa, nel daytime è sopra allo 0,6% rispetto alla garanzia dello scorso anno. Spero non sia l’ultima conferenza stampa”.
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Carlotta Mantovan: “Antonella me ne ha parlato la prima volta quest’estate. Io non credevo di essere all’altezza, ma ce la sto mettendo tutta per esserlo. E’ un’onore essere qui e sono felicissima di far parte di questa enorme squadra. Sono emozionata perché è la prima volta che mi misuro in una cosa di questo tipo, accetto consigli da tutti”.
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Clerici su Carlotta: “Volevo che rimanesse in famiglia in Rai. Ho pensato a lei perché ritengo che sia perfetta in questo ruolo: lei ha questa eleganza innata, questa educazione e gentilezza, che sono elementi perfetti per questo ruolo. Non dimentico che lei è una giornalista, ha sempre lavorato a Sky, e questo è anche un lavoro giornalistico: sarà lei a decidere cosa passarmi in diretta e quando irrompere. E’ stata la prima persona a cui ho pensato: non avevo alternative e non le volevo”.
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La conferenza finisce qui.
Questa mattina presso lo Studio 2000 di via Mecenate a Milano verrà presentata alla stampa la riedizione di Portobello, lo storico mercatino televisivo che fu di Enzo Tortora, e che da sabato 27 ottobre approderà nella prima serata di Rai 1 con la conduzione di Antonella Clerici. A parlarne durante la conferenza stampa, oltre alla conduttrice, anche il direttore di Rai 1 Angelo Teodoli, il vicedirettore Claudio Fasulo, il ceo di Banijay Group Paolo Bassetti, la coordinatrice elle centraliniste Carlotta Mantovan e l’inviato Paolo Conticini.
Cosa sappiamo già? Andrà in onda alle 20.35, subito dopo il tiggì. Torneranno tutte le rubriche storiche: Fiori d’arancio per cercare l’anima gemella, AAA Vendesi – Cercasi dedicato ai collezionisti, Dove sei? per incontrare amici o parenti lontani e Offresi talenti per trovare lavori un po’ sui generis. Ci saranno alcuni ospiti vip, alcuni dei personaggi lanciati allora (tra cui, come già annunciato, Susanna Messaggio) e il Portobello Story per capire come sono finite le storie delle passate edizioni.