Porta a Porta, Agcom boccia confronto Letta-Meloni del 22 settembre. Vespa: “Mi dispiace”
Agcom boccia il confronto Lettta-Meloni che Porta a Porta avrebbe dovuto ospitare il 22 settembre. Ecco la reazione di Bruno Vespa
Brutte notizie per Bruno Vespa: Agcom ha bocciato il confronto a due tra Enrico Letta e Giorgia Meloni che Porta a Porta avrebbe dovuto ospitare il 22 settembre prossimo, a soli tre giorni dalle elezioni politiche. Con una delibera approvata a maggioranza (con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi) l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni evidenzia che la “programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici, nonché le attività di comunicazione ad esso correlate, risulta non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione, essendo suscettibile di determinare, in capo ai soggetti partecipanti al confronto, un indebito vantaggio elettorale rispetto agli altri“.
L’Agcom richiama tutte le emittenti al rigoroso rispetto della parità di trattamento dei soggetti politici nei programmi di approfondimento e fa notare che “la legge elettorale prevede un sistema misto (maggioritario e proporzionale), che consente ai partiti di presentarsi o meno in coalizione e non prevede, dunque, l’individuazione di un capo della coalizione, né postula necessariamente che l’esito delle elezioni venga determinato dal confronto tra due liste o tra due coalizioni“.
Insomma, salvo nuovi colpi di scena, niente confronto Letta-Meloni a Porta a Porta. Interpellato dall’Ansa, Bruno Vespa si è detto dispiaciuto, ma ha ribadito la disponibilità a ospitare tutti i leader politici:
Mi dispiace. Non avremmo tolto nulla a nessuno e fatto del buon giornalismo. Noi siamo pronti a far confrontare tutti i leader ma è noto che ci sono delle forti resistenze. Pazienza.
L’annuncio del faccia a faccia aveva spinto i partiti a chiedere l’intervento della Commissione di Vigilanza per impedirne la messa in onda del confronto o modificarne la modalità. In particolare, il presidente della bicamerale Alberto Barachini aveva scritto all’Agcom per chiedere di verificare se la scelta del confronto rispettava o meno la legge e i regolamenti sulla par condicio.
Carlo Calenda e Giuseppe Conte sin da ieri sera via social hanno espresso soddisfazione per la presa di posizione dell’Autorità, mentre Enrico Letta stamattina ha parlato di decisione “bizantina” e ha preso tempo “capire cosa voglia dire: un No, un Sì, un Ni“.