Pomeriggio Cinque, la D’Urso alla Monsè picchiata per strada: “Pensavo chissà che dramma”
Neanche la conduttrice di Canale5 prende sul serio la showgirl-meteora.
Le facce di Barbara D’Urso non mentono mai. E, se lei è la prima a non credere a ciò di cui si sta parlando, lo dà a vedere subito stoppando l’empatia con l’ospite.
E’ successo oggi a Pomeriggio Cinque. La conduttrice ha riproposto un video, girato dalle telecamere di sicurezza a Londra, che immortalava la scena di una terribile aggressione per strada. A questo punto, cercando un collegamento italiano per creare il caso, ha dichiarato:
“Per strada può capitare anche questo. Ora vi racconterò un’aggressione minimamente simile. C’è stata un’aggressione anche da noi, sicuramente diversa, ma mi ha colpito”.
Sin dall’inizio la D’Urso, generalmente la prima a ingigantire tutto, volava basso. Poi ha dato subito la parola alla “vittima”, la meteora Maria Monsè, ritornata in auge sulle pagine del Messaggero con lo strillone “attrice (?) picchiata per strada”. In studio si presenta senza cicatrici particolari. A immortalarne il dramma, però, è una foto scattata dopo il fattaccio, in cui la si vede tutta incerottata ma perfettamente in posa.
La D’Urso le chiede spiegazioni su quanto accaduto e l’ex musa dell’Arena di Giletti gliele dà. Il suo dramma nasce dal fatto che “è difficile parcheggiare in centro. Il portiere mi aiuta quando ho cose da scaricare. Metto la macchina nei pressi del portone, tiro fuori quello che devo portare a casa, quando troviamo il posto o io o lui spostiamo la macchina, come fanno tutti”.
Maria Monsè picchiata a Pomeriggio Cinque
Mentre era china al telefono con lo sportello aperto, un pedone che evidentemente non aveva spazio per passare le ha sbattuto lo sportello in faccia:
“Sono quasi svenuta. Mi è venuto un superbernoccolone e l’occhio nero. In realtà il fattaccio è successo il 13 novembre e da allora ho messo le creme. Io ho fatto tardi la denuncia rispetto a quando è successo il fatto. Ero così sconvolta… Poi il pedone era scappato, perché andare alla polizia? Ho evitato di finire sui giornali allarmando mia figlia”.
La Monsè spiega anche come nasca la foto in posa:
“Quella fotografia è stata fatta perché mio marito sentiva che stavo in ospedale, che stavo male… siccome lui sdrammatizza sempre ha pensato che non era possibile che mi ero fatta davvero male, allora gli ho mandato la fotografia. Volevo lui tornasse a casa. Non volevo dormire sola la notte. Se no avrei sentito tutti i sintomi e dopo tre ore sarei tornata al pronto soccorso. Poi per fortuna è venuta a dormire da me una mia amica”.
Insomma, di fronte a cotanta tragedia neanche il marito l’ha presa troppo sul serio. Così persino la D’Urso, che solitamente si immedesimerebbe anche nel salvataggio di un gattino sull’albero, ha liquidato così la Monsè:
“Vabbè insomma niente di drammaticissimo. Voglio dire, pensavo chissà che grande dramma. Dico solo, la violenza per strada no eh”.
La D’Urso evidentemente si sarà trovata ‘sta roba in scaletta senza poter farci nulla. Salvo “metterci la faccia”, che la dice tutta.