Albano e la surreale ospitata a Pomeriggio Cinque: “Mi avete pagat…chiamato per parlare di canzoni”
Albano, invitato a Pomeriggio Cinque, viene coinvolto sul tema del nudismo in spiaggia e sul caso Briatore. Lui si ribella, con annesso lapsus: “Non mi avete pagat…chiamato per parlare di canzoni?”
Surreale ospitata di Albano a Pomeriggio Cinque News. Nella puntata pre-ferragostana, il cantante di Cellino San Marco è stato chiamato ad intervenire nel programma di Simona Branchetti, ma la sua partecipazione non è apparsa nemmeno per un istante a fuoco, tra silenzi imbarazzanti, argomenti improvvisati e problemi tecnici della regia.
Carrisi è apparso dal nulla mentre in trasmissione era in atto una animata discussione sulla rivolta dei nudisti di Sessa Aurunca, che rivendicavano il diritto di praticare il naturismo in libertà, in quanto “filosofia di vita”. Sul fronte opposto ecco invece il sindaco del paese, Lorenzo Di Iorio, indispettito perché “non è accettabile che io debba chiudere le famiglie all’interno del camping per evitare che vedano le persone nude”.
Oltre a Leopoldo Mastelloni e Patrizia Groppelli, ad esprimere un’opinione nel merito è stato pure Albano, in realtà spinto dalla conduttrice e desideroso di affrontare ben altre questioni. “Hai mai praticato naturismo? Cosa ne pensi?”, ha domandato la padrona di casa. “Lo pratico solo in casa mia, sotto la doccia”, è stata la secca replica dell’artista. “È una scemata, io capisco quelli che vogliono mettere in evidenza certe parti del corpo. Ma non create questi casini per un pezzo di stoffa, ci sono problemi ben più seri. Capisco che ci sia la filosofia del nudismo, ma perché non si rispetta anche chi non vuole il nudismo? Ci sono dei bambini, si è troppo piccoli per capire come è il corpo umano. Perché dobbiamo farglielo studiare prima del tempo?”.
A quel punto la Branchetti ha voltato rapidamente pagina, coinvolgendo Albano nella polemica tra gli operatori turistici pugliesi e Flavio Briatore. E qui mister Felicità, oltre a confessare di non conoscere la vicenda (rituale ormai consolidato: a E’ sempre Cartabianca ammise di non aver seguito il caso Cecchettin), si è mostrato risentito nei confronti della Branchetti: “Scusa, ma non mi avete pagat…chiamato per parlare di musica e di canzoni? Mi state parlando di nudismo, con tutto il rispetto. Briatore che problema ha? Io le polemiche le lascio a chi le vuole affrontare, io amo la Puglia intelligente e pratica”.
Imbarazzo in studio e corsa ai ripari con la richiesta della giornalista di mandare in onda “uno dei tuoi pezzi più belli”. Tuttavia, anziché ‘Nel sole’ – che parte solo in audio – sullo schermo spunta il fermo immagine di Briatore, risultato di un servizio stoppato sul nascere che evidentemente era stato preparato proprio per Albano.
E se Carrisi invocava la parentesi musicale, la Branchetti ci provava per la terza volta con un off-topic estemporaneo sul ferragosto: “Cosa si mangia in Puglia?”. Risposta: “Dipende dalla fame che uno ha”. Ed ancora, quarto tentativo: “L’abbiamo chiamata l’estate dei cafoni. Rispetto a qualche anno fa cosa è cambiato nel modo di stare in spiaggia?”. Qui Albano, sempre più disorientato, mette comunque in piedi un ragionamento di senso compiuto: “Perché cafoni? Arriva il periodo del mare e si va al mare. Oggi c’è molto movimento perché siamo molti di più”.
Con ‘Nel sole’ sempre in canna, la Branchetti compie un nuovo disperato lancio: “Mi dicono dalla regia che riusciamo a farti sentire la canzone”. Albano, chiaramente esausto, cede: “Ancora quella? La amo, sia ben chiaro. Va bene, abbiamo finito, oppure…?”. A salvare capre e cavoli arriva la promozione del suo concerto in programma in Sardegna, che restituisce in parte il senso a quindici minuti di allucinazione collettiva.