Dopo Renato Brunetta anche Carlo Freccero esprime forti critiche nei confronti del promo di Politics, il nuovo talk show di Rai3 in onda dal 6 settembre con la conduzione di Gianluca Semprini (che non può che ringraziare per la pubblicità gratis). Il membro del cda Rai (su indicazione del Movimento 5 stelle) ai microfoni di Radio Popolare si è detto innanzitutto “perplesso” dalla scelta di cambiare il titolo Ballarò perché indebolirebbe il programma. Poi, a proposito dello spot in onda da qualche giorno:
È clamoroso e molto grave averlo mandato in onda. Io sono davvero stupito dalla stupidità. Tu sai di essere un osservato speciale, sai che la scelta di sostituire Ballarò è stata contestata dal punto di vista politico, sai che tutti ti attendono al varco e fai questo spot? È indescrivibile. A parte il fatto che la linea editoriale del programma pone dei grandi interrogativi, perché non è un talk show, bensì un sondaggio. Quindi, non è un programma di approfondimento giornalistico, ma riduce tutto a domanda e risposta, un sondaggio in diretta. Un sondaggio che abbiamo già visto e che propende per il sì al referendum costituzionale. Mi sembra un po’ troppo.
Freccero, ex direttore di Rai 2 e Rai 4, ha rincarato la dose:
Questo spiega la concezione di come si fa informazione oggi su RaiTre. Abbiamo una Rai per il sì. E infatti l’unico direttore che non è saltato è quello del Tg1, colui che non ha rispettato la par condicio tra il sì e il no. È stato premiato.
Quindi ha riassunto così il suo punto di vista:
Riguardo a Politics, ci sono tre elementi. Primo: clamoroso l’errore dello spot, un errore di una stupidità totale. Secondo: la missione editoriale del programma, un sondaggio. Incredibile. Terzo: il cambiamento del nome. Politics non può andare bene per una rete come RaiTre. E il fatto stesso che venga cambiato, lo indebolisce. Beh, insomma, come partenza non è male. Un errore grossolano come una casa.