Pippo Baudo si racconta a TvBlog dal passato al futuro: “Ripetermi? No grazie, ho tante idee per nuovi programmi” (Seconda parte)
50 anni di carriera non sono davvero pochi, se poi parliamo di un numero uno come Pippo Baudo diventa difficile toccarne tutte le tappe. Noi di TvBlog abbiamo l’onore oltre che il piacere di poterlo fare direttamente con lui stesso. Ieri nella prima parte di questa nostra intervista ci siamo soffermati sul passato, oggi parleremo
50 anni di carriera non sono davvero pochi, se poi parliamo di un numero uno come Pippo Baudo diventa difficile toccarne tutte le tappe. Noi di TvBlog abbiamo l’onore oltre che il piacere di poterlo fare direttamente con lui stesso. Ieri nella prima parte di questa nostra intervista ci siamo soffermati sul passato, oggi parleremo invece maggiormente dell’attualità. Tratteremo dei suoi impegni odierni e futuri, di come vede oggi il mondo della televisione, dei suoi progetti che sono annotati nell’ agenda pronti ad essere trasformati in realtà. Insomma un colloquio a tutto campo fra programmi clonati, Domenica in, Sanremo e tanto altro. Buona lettura
Dopo le dimissioni da Mediaset rimase parecchio tempo fermo, fino al ritorno in Rai con Serata d’onore
Davvero un grande ritorno, facemmo oltre 13 milioni di telespettatori e presentammo al grande pubblico un personaggio assolutamente nuovo come Lorenzo Jovanotti. Un rientro in Rai migliore davvero non lo potevo ipotizzare.
Come mai non è voluto mai diventare direttore di rete, anche quando per esempio Letizia Moratti le offrì RaiUno?
Non posso fare il direttore di me stesso.
E se dovesse decidere di lasciare il video lo farebbe?
Oggi è difficilissimo fare il direttore…
Parlando di direttori, il suo rapporto con l’ex capo di RaiUno Fabrizio Del Noce è stato piuttosto turbolento, effettivamente come sono andate le cose fra di voi?
Con Fabrizio ho avuto alti e bassi ma con una correttezza di fondo sempre esemplare. Le critiche che Fabrizio mi faceva erano sempre pubbliche e mai dietro le quinte, io altrettanto nei suoi confronti.Abbiamo avuto un rapporto se vogliamo vivace però molto corretto, infatti ora siamo amicissimi. Mi risulta per esempio che ha da poco presentato il nuovo piano della fiction 2010 che è stato approvato all’unanimità dal CDA della Rai, quindi gli faccio i miei complimenti ed il mio in bocca al lupo.
Con l’attuale direttore Mauro Mazza come va?
Bene, ci stiamo studiando, ci stiamo conoscendo. E’ ancora passato poco tempo, anche lui sta studiando per fare il direttore di RaiUno.
Ha avuto come partner quest’anno a Domenica in Valeria Marini, come è andata fra di voi?
La Marini è stata simpaticamente ospite per un certo periodo e adesso sta facendo “I Raccomandati”. Se un personaggio può funzionare io lo accolgo con entuasiasmo però non è che debba essere per forza eterno. Il pubblico della domenica ha bisogno di un rinnovamento continuo altrimenti si annoia.
Parliamo ora del futuro, rifarà ancora Domenica in il prossimo anno?
Parliamo ora del futuro, rifarà ancora Domenica in il prossimo anno?
Sinceramente vorrei pensarci per il prossimo anno, per ora sono in sospeso. Voglio guardare un po’ la televisione, dove ci sono spazi per sperimentare e poi decidere. Alcuni dicono che la gente non guarda più la televisione, ma per esempio sabato sera c’erano oltre 26 milioni di persone in prime time e molti di questi si dicono scontenti dell’attuale livello dei programmi, ecco io vorrei rivolgermi a questi scontenti.
Ha qualche idea per accontentare questi telespettatori scontenti?
Onestamente ne ho tante, ma non posso dirgliele ora. Se bussano alla mia porta mi troveranno.
Fra riproporre “Domenica in” su RaiUno e fare un programma nuovo in prima serata su RaiTre cosa preferirebbe?
Un programma nuovo, ma ovunque perché no anche qui su RaiUno. Dopo tante domeniche, onestamente ripetersi forse non sarebbe il caso, alla mia età voglio sperimentarmi ancora. Mi piacerebbe fare una trasmissione di infotainment, una fusione fra giornalismo e spettacolo.
Dove vede oggi in televisione lo spazio per sperimentare?
E’ la Rai che deve decidere, l’azienda ha una sua centralità quindi deciderà quale sarà la migliore collocazione. Io vorrei sperimentare una prima serata, per dimostrare che anche in questa collocazione si possono proporre cose nuove ma mi andrebbe bene anche una seconda serata.
Nel suo cuore c’è ovviamente anche il Festival di Sanremo, a quale edizione è più legato?
Sentimentalmente la prima, perché è stato il mio debutto, quella con la famosa scenetta con Armstrong che non voleva lasciare il palco e io quasi lo obbligai ad uscire dal palcoscenico. Poi quella del 1987 quando dovetti annunciare la scomparsa di Claudio Villa.
E la canzone sua preferita di Sanremo?
“Si può dare di più” che vinse nel 1987 con Gianni Morandi, Enrico Ruggeri ed Umberto Tozzi.
Sarà al festival di Antonella Clerici?
Al momento non ho avuto ancora nessun invito ufficiale. (L’intervista è di domenica scorsa, secondo indiscrezioni di stampa sembrerebbe ora possibile la sua presenza nella giornata di sabato 20 febbraio per la serata finale, anche se TvBlog apprende dal suo entourage che tuttora nulla è ancora ufficiale, ndr).
Una sua opinione sui programmi fotocopia e sulla questione Io canto-Ti lascio una canzone
Sul piano deontologico trovo che l’operazione di Cenci di portare su Canale5 la copia esatta di “Ti lascio” sia stata poco elegante, idem Canale5 che ha deciso di produrlo. E forse è stato proprio questo che li ha puniti sul piano degli ascolti. Io l’ho seguito alternandolo con il fantastico “Ballando” di Milly, alla quale faccio i miei complimenti per gli ottimi ascolti e devo dire che era proprio uguale a Ti lascio una canzone. Mi è dispiaciuto molto sinceramente per Scotti, perché Gerry ha delle grandi potenzialità. E’ un uomo amabile, amato dal pubblico, però collocato in una realtà che ha già un suo precedente, poi di grande successo, sembrava messo lì in un ambiene che non era il suo. Lo spettacolo era confezionato molto bene, Cenci è bravissimo come sempre, le luci belle, la scenografia enorme, bellissima, degna di un festival di Sanremo. Però dal punto di vista del contenuto era proprio una copia integrale. La maggioranza del pubblico ha una sua etica, una sua morale e ha così punito questa operazione.
Se fosse stato al posto di Antonella Clerici davanti ad una cosa di questo tipo come avrebbe reagito?
Penso che Antonella sia rimasta malissimo e ha diritto a rimanerci malissimo considerando che lei ha condotto per 2 anni questo programma ed anzi che Ti lascio una canzone è nato con lei ed è andato benissimo, ed ora se l’è visto scippato in questa maniera.
Qual è il programma televisivo che va in onda adesso e che le piace di più?
Onestamente non saprei. Fra una cena inportante fuori e la televisione, credo che al giorno d’oggi sceglierei la cena.
La televisione a pagamento satellitare o digitale terrestre sta rosicchiando punti su punti di share alla tv generalista, come vede il domani di queste offerte televisive?
Guardi, questo tipo di televisione funziona solo sui grandi eventi, che possono essere il calcio, lo sport in genere. L’Italia è un paese diverso dagli altri. I dirigenti di questi canali applicano le stesse strategie di programmazione delle loro case madri e fino adesso, ripeto calcio e sport esclusi, non gli è andata proprio bene quando si sono avventurati nei varietà e nei quiz. Devono trovare una via originale che li distacchi dalla tv generalista, oppure fare una generalista diversa.
La Rai del futuro come la vede?
Un grande punto interrogativo. Bisogna avere le risorse, speriamo che paghino l’abbonamento… (ride). Battute a parte, e’ un gran lavoro da fare attorno alla Rai, dal punto di vista politco devono decidere che ruolo deve avere questa azienda nel panorama mediatico italiano.
Si chiude qui la lunga cavalcata nella carriera di Pippo Baudo, che è la cavalcata nella televisione italiana. Davvero un grande grazie a Baudo per essersi concesso a TvBlog, che gli augura ancora tanti successi e tanti nuovi programmi da lanciare.