Pippo Baudo, ovvero largo ai giovani
Il ritorno del buon vecchio Pippo era nell’aria da tempo, e ora è cosa concreta, passata la bufera della causa contro la RAI, passate le malignità della separazione da Katia Ricciarelli, il mattatore della televisione italiana mangia tarallucci e beve vino con Del Noce ed è pronto per il suo ennesimo debutto, dal 2 aprile
Il ritorno del buon vecchio Pippo era nell’aria da tempo, e ora è cosa concreta, passata la bufera della causa contro la RAI, passate le malignità della separazione da Katia Ricciarelli, il mattatore della televisione italiana mangia tarallucci e beve vino con Del Noce ed è pronto per il suo ennesimo debutto, dal 2 aprile su RaiUno.
Una forma di risarcimento per il benservito che gli è stato dato in quel di Sanremo?
Un riconoscimento alla carriera?
L’assenza di alternative?
Più probabilmente, tutte e tre le cose insieme, e anche qualcosa di più. Fatto sta che Pippo Baudo ritorna con Sabato Italiano, un programma che – non me ne voglia nessuno – sa di vecchio fin dal titolo, anche se Baudo ne ha per tutti, soprattutto per la tv dello sbracamento che vuole combattere.
Chissà, in fondo anche Renzo Arbore ha presentato un modello di programma decisamente old style, eppure i risultati sono ottimi. A Pippo, consentitemelo, diamo tutti almeno il beneficio del dubbio.