Home Pippo Baudo Pippo Baudo e la Lotteria Italia: “Rai1 non ci ha più creduto” ed indica come modelli Amici e X Factor

Pippo Baudo e la Lotteria Italia: “Rai1 non ci ha più creduto” ed indica come modelli Amici e X Factor

Pippo Baudo spiega la sua ricetta per far tornare ai grandi livelli del passato il tradizionale spettacolo abbinato alla Lotteria Italia

di Hit
pubblicato 8 Gennaio 2013 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:39

Certo i grandi varietà di una volta non ci sono più, un po’ per questioni economiche, un po’ per altre situazioni contingenti. La serata finale della lotteria Italia, quella del 6 gennaio era un evento, pari ai Festival di Sanremo o alle varie finali di Miss Italia. Era la tappa finale di un lungo percorso di avvicinamento che durava 14 settimane. Quattordici sabati sera fatti di grandi show con ospiti di richiamo e gare con i cantanti più celebri del momento, che si mettevano in gioco e fra rivalità più o meno acclarate che tendevano un filo narrativo interessante e piacevole per il pubblico che seguiva da casa.

Il pensiero va alla Canzonissima con una sfida fra tutte, quella fra Claudio Villa e Gianni Morandi: il passato ed il futuro di quegli anni. Pensate se in un talent show di oggi si potrebbero sfidare, che so, un Tiziano Ferro con un giovane emergente, forse anche più bravo di lui: una cosa probabilmente impossibile. I “grandi” della musica di oggi hanno paura di andare a fare i giudici a The Voice, figuriamoci se andrebbero a rischiare di fare una brutta figura con un novellino alle prime armi in un talent show che li vedrebbe in gara con il televoto del pubblico a casa, che li potrebbe bocciare. Oppure, nel migliore dei casi, chiedono cachet altissimi, rendendo quindi di fatto impossibile il loro coinvolgimento in questi progetti.

Certo per mettere in piedi una cosa di questo genere bisognerebbe crederci, primi fra tutti i dirigenti dalla Rai. Ecco, proprio oggi su La Stampa di Torino appare una lettera di uno che i grandi sabati sera della lotteria Italia li conosce davvero bene. Uno dei pochi che ha titolo nel nostro paese di parlare di questo argomento e con grande cognizione di causa, parliamo di Pippo Baudo, grande anfitrione di Canzonissima prima e Fantastico poi, due dei più grandi show televisivi abbinati alla lotteria Italia. Baudo da la colpa di questo svilimento al network che anno dopo anno lo ha prodotto, vale a dire Rai1. Perché se è vero che ormai non esiste più solamente il biglietto della lotteria Italia per tentare la fortuna nel nostro paese con l’arrivo dei “Gratta e vinci” e compagnia cantante, appare sempre di più quella della Rai una resa preventiva ed incondizionata, rispetto alla sfida di mettere in piedi uno spettacolo che “tiri” in qualche modo la vendita di questi tagliandi. Per la Rai, quella della lotteria Italia è ormai una specie di incombenza e basta. Ma ecco la ricetta che indica Baudo nell’intervista pubblicata oggi dal quotidiano torinese.

Invita i dirigenti di Rai1 a crederci e a provare di mettere in piedi uno spettacolo degno di questo nome:

“Provate a rifarlo bene, credendoci. Lo dimostrano i successi come quelli di Maria De Filippi (Amici) e Simona Ventura (X Factor) va aggiornato il rito, ci vuole la voglia di fare ed i fedeli accorreranno compatti”.

Insomma Baudo invita ad aggiornare lo spettacolo con i tempi che stiamo vivendo, un invito questo che potrebbe essere accolto dalla Rai e che dimostra come al conduttore siciliano questo “spettacolo abbinato alla lotteria Italia” stia ancora tanto a cuore, ritenendo errata la scelta di abbinare la lotteria quest’anno alla Prova del cuoco, concetto per altro ripetuto dallo stesso Baudo lo scorso anno, quando era stato proprio fra gli ospiti della trasmissione. Va detto che comunque Antonella Clerici ha portato a casa il risultato, ottenendo buoni indici di ascolto con una trasmissione decorosa e ben fatta con gli ingredienti che la Rai le aveva messo a disposizione. Rimane comunque in piedi il pensiero di Baudo, che è più un discorso filosofico-strutturale che dovrebbe a questo punto essere affrontato dalla nuova dirigenza di Rai1. Se la questione “lotteria Italia” deve essere ancora un ticket che va pagato e basta, allora continuiamo così, se invece si vuole osare di più e rilanciare una perla Rai del passato, allora sarebbe meglio fare tesoro di quanto detto da Baudo. Ai posteri, come sempre, l’ardua sentenza.

Pippo Baudo