Home Cristina Parodi Pippo Baudo a Cristina Parodi Live: “Vogliono che Il viaggio vada male per mandarmi via”. Ed attacca la Chiesa

Pippo Baudo a Cristina Parodi Live: “Vogliono che Il viaggio vada male per mandarmi via”. Ed attacca la Chiesa

Pippo Baudo, intervistato a Cristina Parodi Live, si scaglia (ancora) contro la Rai, la politica (ma salva Renzi) e la Chiesa

pubblicato 11 Settembre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 01:58

Ogni volta che Pippo Baudo partecipa ad un’intervista, c’è da aspettarsi che dica qualcosa di grosso. A volte sulla tv (ma aveva già dato nei giorni scorsi), altre sulla politica, questa volta, durante “Cristina Parodi Live”, ha deciso di scagliarsi nientemeno contro la Chiesa. Ma andiamo con ordine.

Il conduttore, in onda su Raitre con “Il viaggio” (“Mi piaceva l’idea di lasciare gli studi, mi interessa vedere l’Italia. Il nostro paese non lo conosciamo”) non ha mancato di esprimere il proprio disappunto su come è stata trattata la seconda puntata del suo programma che, dopo essere stata annunciata per giovedì evitando così la finale di “Miss Italia”, è tornata alla sua collocazione del lunedì, ottenendo poco più di 800 mila telespettatori:

“Ieri non è andato bene, avevamo contro Miss Italia. Mi ero messo d’accordo con la rete di andare giovedì ma invece alla fine hanno fatta marcia indietro, ed il pubblico non lo sapeva”.

Pippo Baudo a Cristina Parodi Live



Secondo Baudo, la decisione è frutto della volontà dell’azienda di arrivare ad allontanarlo seguendo le clausole del suo contratto, di cui già aveva parlato:

“Ho firmato un contratto molto strano con la Rai, in cui percepisco un chachet molto basso, sono quello che prende il compenso più basso della Rai. Se non raggiungiamo un certo livello d’ascolto, non me lo danno. Certo è che se fanno questi spostamenti improvvisi, a questo punto mi mandino via e lo dicano subito”.

Immancabile, poi, il momento amarcord sul suo debutto in tv. Niente di esclusivo, insomma:

“Avevo fatto delle cose prima, poi ho fatto Settevoci. Era stato giudicato un programma intrasmettibile. Se non chè un giorno non era arrivata la puntata di ‘Rin Tin Tin’. Hanno pensato ‘Un cane vale un altro cane’… Ma poi è piaciuto”.

L’intervista, che la Parodi non ha gestito con accondiscendenza, senza premerei mai troppo l’acceleratore, tocca anche un’altro must di Baudo, Sanremo:

“Tutti [quelli che ho condotto] sono stati importanti. Ho portato la Hunziker, Serena Autieri, la Ferilli ha debutto con me, e poi tante canzoni. La cosa più malinconica è quando non vinse, per quelle stupide porcherie, Mia Martini, con ‘Tu che sei diverso’ “.

E poi, lo spazio-Fiorello, con relativo pentimento per non averlo scoperto, anche se l’occasione ci fu:

“Facevo dei provini per dei comici, e dovevano fare un provino di tre-quattro minuti. Lui lo fece di cinquanta. Gino Landi mi disse ‘Stai facendo un grande errore’… Come dico io, ho toppato!”

Insomma, sul fronte televisivo nulla di nuovo, con le solite critiche alla tv fatta poco dai giovani, e la ormai solita frecciatina a Bruno Vespa, co-conduttore di “Centocinquanta” (“Una tragedia. Di quel programma non salvo niente, ma neanche lui.”), ed il riferimento a Katia Ricciarelli (“E’ stato un momento che è durato 18 anni, troppo”). L’intervista si fa invece originale, anche se ancora siamo all’interno del già sentito, quando Baudo dice la sua su alcuni esponenti del mondo politico. Su Beppe Grillo, spiega:

“Dovremmo fare una lunga discussione. Ha avuto una trasformazione autentica. Poco tempo fa ci siamo visti, lui ha una rabbia autentica. Avrà successo in politica, anche se si ridurrà di entità. Ora pare che ci sia questo santone (Casaleggio, ndr), che lo gestisce… La gente vuole un cambiamento autentico, che non viene garantito, e lui lo interpreta. Ma dopo l’astrattezza ci vuole la concretezza. Su questo ho dei dubbi”.

A Baudo non sembra dispiacere il cambio di rotta del comico verso la politica, cosa che però lui, nonostante le proposte che gli sono state fatte, non affronterebbe mai:

“Non è il mio mestiere. Io sono molto passionale, non saprei sopportare, quando domenica vedevo gli operai dell’Alcoa a Roma pensavo ‘Ma si può stare in queste condizioni?’. Poi Monti ha detto che nel 2013 ci sarà la ripresa. A me sembra più la previsione di un mago”.

Anche se, sottolinea la Parodi, pare intendersene, anche sul fronte economico (ma da qui a diventare ministro dell’Economia, ne passa):

“C’è gente che guadagna 700-800 mila euro l’anno, tra questi privilegiati ci siamo anche noi. Dovevano fare la patrimoniale, non l’hanno fatta, Dovremmo pagare noi per primi. (…) L’Euro non si può abbandonare, hanno fatto un’Europa troppo allargata. Quando fecero l’Europa, la pensarono ristretta, non si può fare un’Europa di 27-28 Paesi, dove per fare una legge basta che San Marino dica di no per bloccarla”.

Per Berlusconi, invece, la solita allusione sessuale (“In Superman non ci credo. Ho 76 anni, io a tutte le avventure erotiche di Berlusconi non ci credo. Tecnicamente non ce la fa”), mentre degli apprezzamenti arrivano per Matteo Renzi:

“Ho scoperto che è una persona intelligente e devo fare i complimenti a Bersani che ha voluto partecipare alle Primarie. L’establishment del Pd non voleva farle, sono attaccati alla poltrona. Io dò fiducia ai giovani.”

Però lui, dopo 54 anni, continua a stare in tv, commenta la conduttrice. Ma, come detto, la rivelazione “shock” dell’intervista a Baudo, questa volta, tocca la Chiesa. In una busta il conduttore avrebbe scritto una dichiarazione sul cardinale Martini, scomparso da poche settimane:

“La Chiesa non ha mai amato il cardinal Martini e se ne è liberata”

Baudo spiega il senso di quell’affermazione:

“Era un uomo che ha scritto cose bellissime, voleva unire le fedi religiose in un unico abbraccio. Sarebbe stato un grande Papa, ma lui non ha mai voluto, forse per via della malattia. Mi aspettavo che Ratzinger venisse al funerale. Ha usato delle parole di circostanza, non c’era cuore. La Chiesa di oggi avrebbe bisogno di un cardinale Martini. Incontro Bagnasco e gli dico ‘mettete meno oro, fate come San Francesco’, la Chiese non deve avere una banca, deve dare, prendere e dare. Sapessi che differenza c’è tra la Chiesa vaticana ed i piccoli preti che si occupano della comunità. Ne ho conosciuti tantissimi, quello è sacerdozio”.

Ed ecco che, anche questa volta, Pippo Baudo non le ha mandate a dire a nessuno. Il format dell’intervista-Baudo, ormai è ben noto ai conduttori che, invitandolo, sperano di ottenere qualche dichiarazione affilata contro qualcuno. A volte ci riescono bene (come Luisella Costamagna), a volte si devono accontentare a metà, come in questa intervista, che non offre niente di nuovo ma che sottolinea come Baudo ormai interessi alla tv più come intervistato che come protagonista.

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Pippo Baudo ospite a Cristina Parodi Live

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