Pif piscia sui luoghi comuni della tv, come della realtà. Il Testimone il più bel programma in onda
Un programma- gioiellino che si occupa di realtà. E un’ex Iena che è un patrimonio talentuoso della tv di nuova generazione.
Ho visto Pif pisciare in televisione e l’ho trovata una delle cose per nulla volgari della nostra televisione, piena di cagate malcelate. Pif ha fatto pipì su Mtv col disincanto del fanciullino che si ritrova in Islanda tra la natura, il che fa subito Leopardi, e ha lo stimolo di urinare dopo aver fatto il bagno nell’acqua gelata. Un’acqua che, poi, definisce magica, nel senso di taumaturgica.
E’ stato il punto più alto del secondo episodio della nuova serie de Il Testimone, ritrasmesso stasera su Mtv. Solo io trovo geniale che, su Mtv, un primo passaggio vada in seconda serata, quando il suo target è sintonizzato e concentrato, e un secondo in prime time, quando il nativo digitale (spesso in affitto) vuole un sottofondo mentre è in ritardissimo con la cena?
Nella puntata dell’Islanda al tempo della crisi Pif ha, inizialmente, pisciato sul mito dell’estero a tutti i costi, mostrando i limiti “paesani” di una capitale come Reykjavík, le lungaggini della burocrazia islandese nella consegna di una casa…
In più, ha rivestito – come sempre – i panni del provinciale un po’ ingenuotto in trasferta (lui, a differenza della Ventura a Hollywood, non si prende sul serio), chiedendosi cosa possa spingere due mantovani a farsi la casetta eco-sostenibile con vista lago, in cui far crescere da Heidi la propria bimba e passare da reclusi un intero inverno causa neve.
Pif, però, parte sempre dal limite della conoscenza per poi travalicarlo, non dando per scontato nulla e imparando da ogni esperienza. Così finisce per sublimare il vissuto del suo interlocutore, raccontandolo senza filtro meglio di qualsiasi reality. Oltre la siepe lui vede (e ci fa vedere) l’infinito.
Come è riuscito a tirar fuori le insicurezze di Fabri Fibra, ha raccontato croce e delizia, sfida e follia di chi vuole svoltare la propria esistenza in mezzo al nulla.
Io, pantofolaio cronico, vedendo Pif prima diffidente nel bagnarsi le scarpe e poi rigenerato dallo svago incontaminato, ho avuto per un attimo la tentazione di prendere il primo volo solo andata. Con lui sì che “si può fare”.
Pif fa pipì al Testimone