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Pif a Tvblog: “Il Testimone potrebbe non finire più. Le puntate migliori? Quelle dove non c’entro niente”

Pif come non l’avete mai visto nell’intervista esclusiva a Tvblog

pubblicato 9 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:50

A margine della conferenza stampa di presentazione della sesta stagione de Il Testimone (13 nuove puntate dal 15 aprile ogni martedì alle 21.10 e il giovedì alle 23.10 su Mtv), abbiamo incontrato Pif per farci racconta aspetti inediti della sua carriera da artista a tutto tondo.

Ciao Pif. Dopo sei stagioni cosa ha ancora da dire Il Testimone?

Tecnicamente è un programma che non potrebbe finire più. Io cerco semplicemente di raccontare il mondo che è così diverso e vario, senza fine. Poi se si misura il conduttore, che forse, inizia ad annoiare, lo vedremo. Credo che potrei andare avanti ancora tanto. Ad un certo punto è anche normale che un programma cambi. Se guardo la prima puntata de Il Testimone e l’ultima è tutto cambiato anche se l’ho fatto volutamente. Ne avevo 34, adesso 41, come fai a fare sempre le stesse cose. E, forse, questo è la salvezza.

Il primo episodio verrà proiettato nei cinema e al tempo stesso avrai modo di commentarlo, in contemporanea, su Twitter durante la messa in onda tv. Come vivi questa doppia possibilità di contatto diretto col pubblico?

Durante la prima edizione de Il Testimone Facebook non c’era… sembra impossibile ma è così (ride, ndb) In realtà io vivo il rapporto con la gente che mi guarda in maniera più diretta possibile. Voglio continuare a farlo anche durante questo periodo di maggiore popolarità. E’ un rischio… se la gente ti vuole insultare lo fa però fa parte del gioco. Uno che ogni tanto ti dà una bastonata, a volte, fa bene. Ti riporta in Terra.

Dopo la breve trasferta in Rai per Sanremo 2014, il ritorno sugli schermi ti carica di nuove responsabilità o richieste maggiori da parte di Mtv?

Torno a casa con maggior rilassatezzamentre andare su Raiuno metteva ansia. Io sono partito da qua, questa è la mia casa. Mi stai facendo crescere il dubbio che forse dovrei iniziare seriamente a preoccuparmi (ride, ndb).

Come ti approcci, invece, ai temi ricorrenti in queste inedite tredici puntate che, magari, ti sono meno congeniali. Mi riferisco in particolare a quella dedicata a Milano Fashion Week o al Capodanno iperchic di Miami…

Le puntate migliori sono proprio quelle dove io non c’entro niente. Mi attira maggiormente quel mondo, come la moda, che non sento mio. E, poi, tutto pensavo di fare nella vita che passare un Capodanno a Miami. Il bello è proprio quello.

Vorrei approfondire due aspetti molto interessanti emersi in conferenza stampa: è concreta la possibilità di spostare Il Testimone in studio?

L’ho sparata io grossa stavolta. Ho immmaginato che tra le possibili evoluzioni de Il Testimone potrebbe esserci qualcosa fatto in studio. Ho ancora il brutto vizio di parlare ai giornalisti come se fossero persone normali (ride, ndb). Ora come ora credo che il testimone non abbia bisogno di grossi cambiamenti perché funziona. Nel momento in cui mi rendessi conto che ci sono cose che stancano opterò per un cambiamento. La gente mi vede come quello della televisione ed ora si è un pò intimidita. Prima non succedeva, alcuni mi schifiavano pure. Ed era una cosa buona perché uscivano al naturale.

Hai espresso anche il desiderio di intervistare Papa Francesco: consapevolezza dei propri mezzi o voglia di sognare in grande?

E’ l’ego (ride, ndb). E’ un Papa che stimola molto, si presta tanto. Il mio scopo è quello di portare tutto giù con Il Testimone. Lui ha fatto un’impresa: far capire al mondo che non è lui il protagonista nonostante sia il Papa. E mi son detto: “Perché no”. Capisco che non sono il solo che voglia intervistarlo ma lui mi sembra ideale per Il Testimone.

Due ultimissime brevi curiosità: sei sei pronto alla sfida come sceneggiatore della miniserie Rai tratta dal tuo film, La mafia uccide solo d’estate

Sai che, a Viale Mazzini, ci sono tutti piani normali… poi ti accorgi man mano dei piani del potere quando inizi a vedere la moquette. Scriverò la sceneggiatura assieme a Michele Astori e Stefano Bises però non sarò né attore né regista perché non avrei lo stimolo di girare cose che ho già girato.

… E sei hai ricevuto la telefonata dal direttore Leone per una convocazione in autunno…

Altre proposte? Sì ci siamo incontrati, ne abbiamo parlato e vedremo. Ad Mtv sto molto molto molto bene. Who knows? Io voglio continuare a fare Il Testimone, questo è il mio unico pensiero. Per il resto, chissà…

MTV Italia