Piero Marrazzo sospeso 10 giorni: caso Gerusalemme chiuso
Il corrispondente dall’Israele sarebbe stato punito per omesso controllo, mentre il senior producer della sede è stato licenziato dalla Rai
Per Piero Marrazzo alla fine è arrivata una sospensione di dieci giorni. Il giornalista, corrispondente a Gerusalemme dall’estate 2015, era stato sospeso dalla Rai in via cautelativa il 25 luglio scorso, mentre, come spiega il sito lospecialista.tv, “era stato licenziato il senior producer, un professionista italo-israeliano che da anni seguiva l’aspetto organizzativo (spostamenti, riprese, quindi la parte amministrativa) della sede d’Isreale“, con l’accusa di “responsabilità dirette relative a irregolarità nella gestione amministrativa“.
A quanto si apprende, quel procedimento, partito da una lettera anonima arrivata a marzo scorso in Viale Mazzini che avvertiva sulla scomparsa di 15 mila euro, è chiuso e l’audit ha emesso la sentenza: sospensione di dieci giorni per Marrazzo, probabilmente per “omesso controllo”.
Intanto, dopo lo scambio di sede New York-Pechino avvenuto in pieno agosto tra Giovanna Botteri e Claudio Pagliara, per quanto riguarda i corrispondenti della Rai c’è una novità: Leonardo Sgura, ex caporedattore centrale del Tg1 ed ex vicedirettore di Rai Parlamento, è il nuovo corrispondente della Rai dall’Egitto, dove ha raggiunto Giuseppe Bonavolontà.