Home Notizie Piero Chiambretti a Blogo: “La Repubblica delle Donne, le novità, gli ascolti, Adrian e Sanremo Giovani” (video)

Piero Chiambretti a Blogo: “La Repubblica delle Donne, le novità, gli ascolti, Adrian e Sanremo Giovani” (video)

Riecco La Repubblica delle Donne, in onda ogni giovedì su Rete 4 (fino ad aprile, con una pausa per le festività natalizie e Sanremo). Intervista a Piero Chiambretti.

pubblicato 27 Novembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 10:47

Riecco La Repubblica delle Donne, da questa sera su Rete 4 con Piero Chiambretti. Il padrone d casa promette un’esizione in continuità con quella precedente, ma gli innesti non mancano. Da Vittorio Feltri ad Antonella Elia, passando per Valeria Marini e Massimo Lopez nelle vesti della Monaca di Monza. “Non le chiamerei novità ma variazioni. Si gioca sulle parole, perché le parole sono importanti”, dice Chiambretti a Blogo a margine della conferenza stampa. “Nessuna novità, è il programma dello scorso anno con una squadra che, dopo aver vinto molte partite, mette qualche tassello in più per rafforzarsi. Ma rimane la stessa filosofia: l’improvvisazione, la preparazione, lo spiazzamento. E’ un programma che dovrebbe fare informazione, con la licenza di fare qualche sana risata, che in televisione se ne fanno sempre meno”.

Cercheremo di ridurre al minimo gli ospiti, perché non se ne può più degli ospiti“, ha detto in conferenza. Come mai? “Tra opinionisti e ospiti, la televisione dovrebbe costituire un sindacato. Gli ospiti sono importanti, perché danno vivacità e luce ai programmi. Però fare programmi solo con ospiti, e solo con opinionisti, credo che sia diventato un leitmotiv che deve finire per dare spazio a delle idee. Non che io le abbia, però perlomeno metto in cantiere l’eventualità di trovarne una che possa sostituire un ospite”.

Gli ascolti. “Noi facciamo un programma che esula dagli appuntamenti quotidiani della rete. Bisognerà aspettare qualche puntata per stabilire quale pubblico potrà vedere questa trasmissione e in quali numeri. Siamo una tv commerciale. Io stesso come artista non essere visto solo da quelli del videocitofono. Se si dovesse stare sotto a una cifra improbabile, faremo delle variazioni o cambieremo Paese. Sono un artigiano. Anzi, un calzolaio, che si fa le scarpe da solo… prima che gliene facciano gli altri”.

Adrian. “Adrian è un programma che è stato esageratamente contestato, laddove c’è il coraggio di un grande artista di mettersi in gioco. Nessuno si mette in gioco in questo Paese, in nessuna categoria. Lui a 83 anni lo fa ancora, già solo per questo motivo dovremmo dargli una medaglia. Poi si può disquisire sul contesto. Forse un cartone animato, in prima serata, su Canale 5, non è adatto. Probabile. Però il coraggio di quel signore mi vede al suo fianco. Mi ritengo coraggioso come lui”.

I 10 anni con Mediaset. “Sono stati anni belli, ma anche molto sofferti. Sono arrivato sulla coda del grande successo commerciale di Mediaset. Sono entrato nella crisi economica e globale, e ho dovuto abbandonare il Chiambretti Night, un programma che oggi potrebbe essere tranquillamente alla decima edizione ed essere un riferimento per la televisione italiana. Ho fatto programmi più piccoli e più corti, ho anche saltato un anno, però mi sono sempre fatto tenere pronto ogni qualvolta c’era la possibilità di tornare. Questa è una di questa occasioni”.

La polemica sulla giuria di Sanremo Giovani. “Massì, va benissimo. Per vivere a lungo, bisogna invecchiare. Non faccio una battaglia per difendere i senatori, dico semplicemente che non è detto che un senatore sia bravo, ma non è neanche detto che un ragazzino sia preparato. Dietro a quella scelta c’è un’idea: lavorano tutti quelli che hanno presentato o diretto il Festival. Va bene così, dai”.

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