Piero Chiambretti: “Abbiamo creato la scelta di seconda serata. Appuntamento a settembre anche in prime time”
Chiambretti Night ha chiuso i battenti per questa stagione la settimana scorsa e il conduttore Piero Chiambretti, così come l’aveva annunciato nella conferenza stampa di apertura che si era svolta nel circolo Arci con la presenza di Pier Silvio Berlusconi in un “covo di comunisti”, ha voluto tracciare un bilancio non in un hotel lussuoso
Chiambretti Night ha chiuso i battenti per questa stagione la settimana scorsa e il conduttore Piero Chiambretti, così come l’aveva annunciato nella conferenza stampa di apertura che si era svolta nel circolo Arci con la presenza di Pier Silvio Berlusconi in un “covo di comunisti”, ha voluto tracciare un bilancio non in un hotel lussuoso del centro o negli studi del programma, bensì presso un noto bar della movida notturna milanese. Sotto il sole cocente, coperti dagli ombrelloni che a fatica contenevano il caldo di queste giornate da 35 gradi nella metropoli lombarda, Piero ha iniziato così la conferenza:
“Siamo partiti dal Circolo Arci, ci sembrava giusto finire in un chiosco in uno dei punti verdi della città; non siamo della Lega ma il verde ci entusiasma sempre perchè è il colore della speranza. Abbiamo fatto 49 puntate, abbiamo avuto 150 ospiti, abbiamo vinto diverse seconde serate con competitor molto più attrezzati di noi. Abbiamo contenuto i costi, abbiamo dato visibilità alla seconda serata di Italia 1 che per stessa ammissione dell’azienda era stata lasciata un po’ cadere a favore di un prime time molto competitivo. Abbiamo costruito un appuntamento, abbiamo effettuato operazioni di marketing sui nostri personaggi molto richiesti in estate, stiamo lavorando su una compilation musicale che conterrà tutti o quasi i brani che si sono sentiti al Chiambretti Night e uno special riassuntivo con backstage per tutta l’estate”.
E’ questo, in breve il sunto che il conduttore traccia della sua prima esperienza a Mediaset, giudicata senz’altro in modo positivo:
“Abbiamo lavorato 5 mesi più altri 3 prima per preparare il programma. All’inizio ho faticato a trovare me stesso, ho chiesto all’azienda un mese per rodare e alla fine i risultati sono arrivati. Mi sono occupato di un progetto che ho condiviso con almeno 60 persone che era un disegno avanzato di quello che è stato Markette. Ho sempre detto che Chiambretti Night era un Markette.2 e non mi vergognavo a dire come ha scritto qualcuno, che fosse un “Markette con i soldi”, visto che trattavasi di trasmissione mia, non di altri. Il fatto di poterlo trasbordare su una rete più importante per mezzi e per visibilità e cambiarlo nell’arco del tempo (oggi di Markette ha pochissimo), è stata una grande soddisfazione. Ho avuto carta bianca da Pier Silvio Berlusconi che mi ha messo a disposizione tutti i mezzi che Mediaset e Italia 1 mi poteva concedere in un periodo delicato per la tv italiana, soprattutto quella commerciale”.
Chiambretti cita la media del programma, che ha superato ampiamente le aspettative della rete come dirà poco dopo il direttore Luca Tiraboschi, presente alla conferenza:
“Abbiamo avuto nella prima fase un incremento di un punto e mezzo rispetto alla media di rete e abbiamo chiuso l’ultimo mese al 13,50% che è sicuramente un dato molto importante, credo mai raggiunto prima da un prodotto di seconda serata su Italia 1. E’ indubbio che il risultato ci sia stato, avevo immaginato che ci sarebbe stata una transumanza di pubblico che inizialmente scappava da Italia 1 perchè non abituato a programmi di questo tipo, e questo in effetti è avvenuto; ad un certo punto il pubblico della rete è rientrato e si è aggiunto a quello che con la rete giovane di Mediaset non aveva nulla a che fare. Questa è la mission che mi era stata assegnata e che ho pienamente conseguito, magari con qualche colpo di fortuna anche se Milingo, Maurizia Paradiso e tutta la Moana’s Story e Mourinho (la puntata della svolta) non sono arrivati lì per caso. Con l’allenatore dell’Inter per esempio, il lavoro di relazioni è partito molto tempo prima che il programma cominciasse”.
Il programma è risultato molto seguito nel web, ci sono state parecchie discussioni su Facebook e MySpace e noi di TvBlog ad un sondaggio sul gradimento della trasmissione rivolto ai nostri lettori abbiamo potuto constatare che il 42% l’ha apprezzato, dato che fa capire quanto sia stato recepito da un pubblico prettamente giovane.
“Nel fare un bello o brutto programma si pensa sempre di avere un apprezzamento il più alto possibile; il fatto che questo gradimento sia arrivato dal pubblico giovane che frequenta TvBlog mi fa estremamente piacere, vista la mia non più giovane età, quindi ringrazio per il seguito che i vostri lettori hanno avuto in questi mesi nei nostri confronti”.
Chiambretti parla anche della concorrenza in seconda serata:
“Il lavoro fatto in questi mesi ha contribuito a rendere Chiambretti Night competitivo tanto che a volte i nostri competitor hanno dovuto cambiare la loro programmazione per correre verso lo spettacolo puro a scapito di quella che dovrebbe essere la mission dei programmi di approfondimento di seconda serata di Canale 5 e Raiuno”.
Chiambretti passa la parola a Luca Tiraboschi, direttore di rete, non senza averlo elogiato per l’entusiasmo e la vicinanza avuta nei suoi confronti e in quelli del programma per tutto il periodo, specie durante le difficoltà iniziali.
“Ringrazio Piero per il rispetto enorme e non scontato che lui ha avuto nei confronti della programmazione, non sindacando mai sulle scelte di emissione di Chiambretti Night, nè nella prima fase del warm up intorno alla mezzanotte, nè successivamente quando quasi a sorteggio anticipavamo alle 23 la messa in onda senza avere un appuntamento fisso – precisa Tiraboschi -Voglio sottolineare come il programma sia riuscito ad acquistare pubblico che l’ha scelto così come avviene generalmente in prima serata. I dati sono importanti, la media è attorno al 13% sul totale individui quando noi raramente superavamo il 10% e il profilo è maschile con un 28% nei 15-19 anni, fino ai 24 anni al 23%, fino ai 34 anni al 20%. E’ come se Italia 1 avesse preso gli anabolizzanti. Questo risultato ci consentirà di essere ancora una volta la terza rete nazionale in tutto il daytime per quanto concerne tutto l’anno”.
Uno sguardo alla prossima stagione di Chiambretti Night. Piero annuncia che lascerà gli studi di Via Belli dove aveva lavorato negli anni trascorsi a La 7 per trasferirsi allo studio 11 di Cologno Monzese:
“Avevo chiesto a Mediaset di poter realizzare per il primo anno il programma fuori dagli studi di Cologno perchè c’era la difficoltà di entrare in un sistema aziendale che ancora non conoscevo, certo non per mancato rispetto ai lavoratori dell’azienda. Quest’anno ci trasferiremo a Cologno Monzese e sarà molto interessante vedere i nostri personaggi alla mensa gomito a gomito con Barbara D’Urso, Sandro Piccinini o i ragazzi del Grande Fratello. Saremo nello studio 11 dove, praticamente isolati e nella stessa palazzina ricostruiremo la scenografia riadattata, la redazione, la sala trucco, la regia, la sala prove e tutto il resto. Stiamo già lavorando sulla prossima stagione; insieme a Pier Silvio e Luca Tiraboschi stiamo discutendo anche di qualche speciale in prima serata “.
Squadra che vince non si cambia, ma non ci sarà Danah Matthews la vedette del Moulin Rouge molto gradita ai telespettatori che tornerà a calcare le scene del celebre teatro a Parigi:
“Danah è l’esempio più lampante di un programma diverso. Una ragazza che faceva la can can dancers, fidanzata con un cameriere del Moulin Rouge, prelevata da Bill Goodson e convinta non senza difficoltà a venire in Italia. Si è messa a completa disposizione del programma e ha avuto successo. Ora vuole tornare a Parigi dal suo fidanzato perchè sente la ‘saudade’. Questo probabilmente sarà il giusto happy end di una brava professionista che lontana dai rumori di una tv becera che cerca sempre di mettere la testa, lei come l’ha messa, l’ha tolta”.
Chiambretti Night ha avuto molti ospiti, uno tra questi poteva essere Renato Brunetta, che ha risposto picche all’invito. Chiambretti chiude con una battuta delle sue:
“L’avevo invitato ma non ha accettato. Si vede che non sono alla sua altezza…”